Scenario economico 2025: crescita globale tra opportunità e incertezze

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


L’anno 2025 si è aperto con un mix di segnali positivi e sfide inedite per l’economia globale. Da un lato, la crescita mondiale appare sostenuta dalla solidità dei consumi negli Stati Uniti e dal dinamismo dei mercati finanziari; dall’altro, l’Europa fatica a trovare una direzione chiara, la Cina rallenta e il rischio di nuove tensioni commerciali aumenta. L’Osservatorio Ceresio Investors – Febbraio 2025 fornisce una panoramica dettagliata delle principali tendenze economiche globali, mettendo in evidenza i driver di crescita e le potenziali minacce per i mercati nei prossimi mesi.

Il motore della crescita globale: gli Stati Uniti

PIL in crescita e consumi solidi

Gli Stati Uniti si confermano il principale traino della crescita globale. Le previsioni per il PIL americano nel 2025 sono state riviste al rialzo, grazie al ruolo centrale giocato dai consumi interni e dal mercato del lavoro ancora solido. La combinazione di salari reali in crescita e una domanda interna sostenuta ha permesso all’economia americana di superare le turbolenze di fine 2024, quando le condizioni climatiche avverse avevano pesato su occupazione e vendite al dettaglio.

Dopo il calo registrato a gennaio a causa del “grande gelo” che ha paralizzato molte aree del paese, si prevede un rimbalzo significativo nei mesi successivi, con effetti positivi sul commercio al dettaglio e sulla produzione industriale. Tuttavia, la tenuta dell’economia USA dipende da diversi fattori, tra cui le scelte della Federal Reserve e l’evoluzione della politica fiscale del governo.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Politica monetaria: la Fed resta ferma sui tassi

La Federal Reserve ha scelto di mantenere i tassi d’interesse invariati, nonostante le pressioni di alcuni settori per un taglio che stimoli ulteriormente l’economia. L’inflazione sta calando, ma a un ritmo più lento del previsto, a causa della persistente tensione sul mercato del lavoro, che mantiene elevati gli aumenti salariali.

Se da un lato la stabilità dei tassi garantisce prevedibilità per le imprese e i consumatori, dall’altro rappresenta un freno per il mercato immobiliare e per alcuni comparti industriali che beneficerebbero di un costo del denaro più basso.

Dazi e protezionismo: il rischio di una spirale recessiva

Uno dei principali fattori di incertezza per l’economia globale è rappresentato dalla possibilità di nuovi aumenti dei dazi commerciali da parte degli Stati Uniti. Il ritorno di politiche protezionistiche potrebbe innescare una spirale recessiva, con effetti negativi sugli scambi internazionali e sulla fiducia degli investitori.

Se i dazi venissero implementati in modo aggressivo, le ripercussioni sarebbero particolarmente pesanti per i paesi esportatori, tra cui Cina, Messico e Germania. Per il momento, la Casa Bianca ha adottato un approccio cauto, ma l’incertezza sulle future politiche commerciali rimane elevata.

Europa: tra stagnazione e attese per la politica monetaria

Eurozona debole: il problema franco-tedesco

Se gli Stati Uniti si confermano il motore della crescita globale, l’Eurozona mostra segnali di fragilità. La debolezza delle due principali economie del continente, Francia e Germania, pesa sull’andamento complessivo dell’area.

In particolare, il settore automotive, pilastro dell’industria europea, sta attraversando una fase di difficoltà, con una riduzione della domanda e un rallentamento nella transizione verso la mobilità elettrica. Questa crisi si riflette su tutta la catena di fornitura, mettendo sotto pressione PMI e fornitori dell’indotto.

Italia: stagnazione e preoccupazioni sul lavoro

L’Italia si trova in una fase di stagnazione economica, con una crescita del PIL quasi piatta e un mercato del lavoro che mostra segni di debolezza. Da agosto 2024, il livello di occupazione è rimasto pressoché invariato, segnalando un possibile peggioramento della situazione nei prossimi mesi.

Le difficoltà del settore manifatturiero e la debolezza della domanda interna rendono complesso il rilancio dell’economia italiana, che rimane fortemente dipendente dalle decisioni della Banca Centrale Europea.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

BCE: tassi in calo per stimolare la crescita

A differenza della Federal Reserve, la Banca Centrale Europea ha avviato una fase di riduzione dei tassi di interesse, nel tentativo di stimolare l’economia dell’Eurozona. Tuttavia, l’efficacia di questa misura dipenderà dalla capacità dei governi europei di implementare riforme strutturali e politiche fiscali espansive.

Il taglio dei tassi rappresenta una boccata d’ossigeno per imprese e famiglie, ma da solo potrebbe non essere sufficiente a rilanciare la crescita, soprattutto in un contesto di incertezza politica legata alle elezioni in Germania e alla riforma del Patto di Stabilità.

Asia: tra Cina in ripresa e India in rallentamento

Cina: crescita lenta e interventi statali

L’economia cinese continua a crescere, ma a un ritmo più moderato rispetto agli anni precedenti. Il governo di Pechino ha adottato diverse misure di stimolo per sostenere il mercato immobiliare e rilanciare i consumi, ma la fiducia degli investitori rimane fragile.

La transizione verso un nuovo modello economico, meno dipendente dagli investimenti e più orientato ai consumi interni, procede a rilento, con effetti negativi sulle esportazioni e sul commercio globale.

India: un rallentamento dopo anni di boom

Dopo diversi anni di crescita sostenuta, l’India mostra segnali di rallentamento. Il paese sta affrontando sfide strutturali legate all’inflazione e alla gestione delle risorse produttive. Sebbene il tasso di crescita dell’India rimanga superiore a quello della maggior parte delle economie avanzate, il rallentamento potrebbe avere ripercussioni sul commercio internazionale e sugli investimenti esteri.

Mercati finanziari: borse ai massimi e oro rifugio sicuro

Wall Street e le borse europee ai record storici

Nonostante le incertezze macroeconomiche, i mercati azionari globali hanno registrato nuovi record. Wall Street continua a essere sostenuta dai maggiori utili aziendali, mentre le borse europee beneficiano del taglio dei tassi da parte della BCE.

Le big tech americane rimangono protagoniste del mercato, con performance eccezionali nel settore dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’oro continua a brillare

L’oro si conferma un asset rifugio per gli investitori, con prezzi in costante crescita sostenuti dagli acquisti delle banche centrali. La corsa all’oro riflette l’aumento dell’incertezza economica e geopolitica, con molti investitori che cercano protezione contro possibili shock di mercato.

Insomma…

Il 2025 si profila come un anno di forti contrasti: da un lato, l’espansione economica negli Stati Uniti e la resilienza dei mercati finanziari; dall’altro, la fragilità dell’Eurozona, il rallentamento della Cina e il rischio di nuove tensioni commerciali. Gli investitori dovranno navigare in un contesto di opportunità e incertezze, monitorando da vicino le evoluzioni della politica monetaria e delle relazioni internazionali.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Source link