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Il rafforzamento delle azioni congiunte del sistema di prevenzione e lotta contro le droghe, realizzate in differenti ambiti, ha permesso nel 2024 d’assicurare a livello nazionale 1051 chili di queste sostanze, con maggior incidenza di cocaina, marijuana, metanfetamine e cannabinoidi, che impattano nell’Isola per le attive operazioni e l’uso delle rotte vicine al nostro territorio.
In accordo con i rapporti del Ministero degli Interni, nel 2024 si è mantenuto lo scontro principale per il canale marittimo, con 133 fatti di pacchi di droga con 844,13 chilogrammi (kg). Hanno predominato il sequestro di cocaina (619,72 kg), seguita dalla marijuana (222,089 kg) e hachis (2,322 kg). Sono stati risolti nove fatti di escamotage, con 25 detenuti e 37,47 kg di droga sequestrata.
Spiccano come tendenze complesse per questa via, il predominio di derivati dalla cocaina, sostanze molto additive e nocive alla salute, in corrispondenza con l’espansione mondiale di questa droga e il danno con i pacchi nel mare, nella maggioranza delle province del paese.
Si sono svolti cinque processi relazionati con operazioni con l’uso di motoscafi penetrati illegalmente nel territorio nazionale, provenienti dagli Stati Uniti, Messico, Repubblica Dominicana e Giamaica, con l’obiettivo d’introdurre droga e trafficare persone.
In cooperazione con servizi omologhi, continuano le investigazioni e le azioni corrispondenti su 20 organizzatori all’estero, relazionati con queste doppie operazioni.
È stata segnalata nella costa sud della penisola di Guanahacabibes, in Pinar del Río, la detenzione di tre cubani ai quali sono stati sequestrati 8,19 kg di metanfetamina e identificati poi, come risultato di queste azioni, come l’organizzatore e i l’equipaggio che avevano partecipato all’azione.
Rispetto alla frontiera aerea, gli organi di scontro hanno corroborato l’intenzionalità di stranieri e di cubani radicati all’estero d’introdurre droga nel territorio nazionale per vari aeroporti da dieci paesi della regione, con l’utilizzo di passeggeri, carichi e invii postali, combinando modi d’operare e smascherarne tradizionali con altri nuovi, così come il triangolo delle operazioni.
Dagli Stati Uniti si mantengono i problemi principali con i cannabinoidi sintetici (chimici), nello stato naturale –polvere–impregnandola in pezzetti e pieghe della carta, e con la metanfetamina.
Nel contesto del piano Frontiera Sicura, le azioni congiunte della Dogana Generale della Repubblica e del Ministero degliInterni hanno permesso di frustrare, negli aeroporti, 28 tentativi d’introdurre droghe – cinque per il canale postale–.
In altri 13 casi si è agito in profondità, e sono stati prevenuti tre tentativi negli USA, evitando che giungessero al territorio nazionale.
Sono state detenute 94 persone (75 cubani e 19 stranieri). Sono stati assicurati 90,60 kg di droghe (cocaina 74,14 kg, marijuana 7,8977 kg, cannabinoidi sintetici 5,8808 kg, metanfetamina 2,6275 kg, e 0,05719 di extasi).
Inoltre con Interpol sono sempre ricercati 59 cubani e due stranieri per il delitto di traffico illecito di droghe.
Sono state ostacolate 157 operazioni di traffico interprovinciale, con 267 detenuti e 73,03 kg di droga assicurata, con le maggiori incidenze a L’ Avana, Camagüey, Holguín, Granma e Santiago di Cuba.
Sono stati scoperti 105 punti di coltivazione di marijuana e sono state sequestrate 49 018 piante e 207 444 sementi, soprattutto a Granma, Holguín, Las Tunas e Guantánamo.
Cuba mantiene una stretta cooperazione nelle operazioni con i servizi antidroghe stranieri e Interpool, con i quali si scambiano informazioni d’intelligenza, come le esperienze ottenute nei modelli di prevenzione e scontro in corrispondenza con gli accordi adottati nell’ordine multilaterale e bilaterale, contesto nel quale mantiene una condotta di rispetto e trasparenza e contribuisce alla lotta contro questi illeciti nell’ordine internazionale.
Per questo si conta con 37 punti di contatto dei servizi antidroghe stranieri con i quali sono stati scambiati 105 messaggi con 24 paesi.
Si mantiene il rigore nell’applicazione della politica penale e penitenziaria per questi fenomeni nocivi. La Procura ha controllato 1 237 espedienti in fase preparatoria per fatti di traffico di droghe, nei quali s’includono quelli di narcotraffico internazionale, oltre a 897 attestati tra i quali sono stati investigati soprattutto reati di possesso di droghe.
Per il suo carattere lesivo, ha applicato al 92 % delle persone accusate per reati di droghe la misura cautelare di prigione provvisoria.
I tribunali del paese hanno radicato 980 cause per questi delitti, 744
nell’istanza provinciale e 236 nei tribunali municipali. Sono state giudicate 1 193 persone, delle quali sono state condannate 1 157 (97 %), di queste 1 087 (94 %) con condanne che implicano privazione di libertà o l’alternativa del lavoro correzionale con internamento. Agli autori è stata applicata la sanzione ulteriore di confisca d’ immobili veicoli, denaro, gioielli, terre e altri beni materiali, secondo il caso.
La combinazione di condanne principali e accessorie rende coerente la ripsosta penale con la gravità di queste condotte.
Come risultato di questo sforzo unito e permanente, nonostante l’ostilità e la politica di asfissia di Washington, le autorità cubane hanno mantenuto ferma la volontà politica di tolleranza zero alle droghe; sono stati incentivati interventi integrali di prevenzione nei differenti centri d’insegnamento , nei dibattiti di quartiere e in altre azioni comunitarie indirizzate a sviluppare una cultura di rifiuto e a elevare la percezione di rischio nella società.
Tra le azioni preventive costituiscono una priorità quelle che contribuiscono a elevare la percezione del rischio e la condanna del fenomeno delle droghe. In questo impegno sono state sviluppate 32 463 capacitazioni, con la partecipazione di 363 521 dirigenti dell’educazione e lavoratori, 438 665 conversazioni educative, 346 140 video dibattiti, 45 472 scuole d’educazione familiare, e 33 814 mattutini.
A L’Avana, in maniera distinta, è stata sviluppata la capacitazione in nove istituzioni selezionate in maniera intenzionale.
È stata offerta un’attenzione speciale a 68 adolescenti che, per il deterioramento del loro comportamento, necessitavano una valutazione da parte dei consigli d’Attenzione ai Minori del Minint, ai quali sono state imposte misure individualizzate, indirizzate a un nuovo orientamento della loro condotta.
Illavoro di comunicazione e divulgazione assieme alle azioni di prevenzione, realizzato con la direzione della Commissione Nazionale delle droghe, con la partecipazione degli organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato, le organizzazioni sociali, di massa e giovanili, permettono d’influire direttamente sulla percezione dei rischi, lo stabilimento e la correzione di deficienze nel lavoro preventivo a livello comunitario, la valutazione del fenomeno e sul mantenimento della condanna della maggioranza della popolazione di fronte a questi reati. (GM/Granma Int.)
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