assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Le pagelle
Gianluca Tavellin
gianluca.tavellin@larena.it
Sconto crediti fiscali
Finanziamenti e contributi
La scatola magica slovacca nasconde il pallone ai rivali. È instancabile. Il francese diventa il goleador della vittoria più pesante della stagione. Piace l’evergreen Faraoni e il prestito Valentini. L’argentino con Coppola tra i migliori. Buone sensazioni pure da Niasse
L’undici di partenza scelto da Zanetti per la sfida alla Fiorentina
(FOTOEXPRESS)
L’undici di partenza scelto da Zanetti per la sfida alla Fiorentina
(FOTOEXPRESS)
Finanziamenti e agevolazioni
Agricoltura
Il migliore
8 Suslov Piccolo, grande uomo. Ha la retribuzione tra le più basse della Serie A ma in campo pare lo paghino a cottimo. Macina chilometri e serpeggia in ogni zona del campo. Si ha l’impressione che a volte vi siano tre Suslov in campo. Anima dell’Hellas, il migliore
6,5 Montipò Molto attento su un colpo di testa ravvicinato di Kean e poi dirige con grande personalità tutta la difesa. Tenere la porta inviolata quest’anno non è impresa semplice. Bravo.
6,5 Dawidowicz Involontario protagonista dell’infortunio di Kean, va vicino al gol di testa ma gioca una gara di grande attenzione e ottimo rendimento. Più che sufficiente.
7 Coppola Ha il cliente più difficile della giornata: Moise Kean. L’attaccante gli scappa una sola volta ma per fortuna c’è Montipò. Per il resto lo stopper gialloblù si conferma su grandi livelli.
Finanziamenti e agevolazioni
Agricoltura
7 Valentini Non ha la spinta di Cabal ma dietro lo si sente sempre. Dà sicurezza a tutta la retroguardia ed è molto bravo nell’impostazione. Disinnesca Zaniolo e mette la giusta cattiveria in ogni intervento.
6,5 Faraoni Zanetti lo ripesca dall’inizio. Finora era capitato soltanto a Napoli. Il capitano non tradisce ed esce dopo una lunga battaglia con l’ex Folorunsho. Divorato dai crampi c’è l’applauso convinto di tutto il Bentegodi.
6,5 Tchatchoua Zanetti lo sistema sulla sinistra, un po’ per necessità e un po’ perché Dodò ha un grande passo. Il camerunense non tradisce e si mette a disposizione dei compagni. Più apprezzato in fase difensiva che offensiva.
6,5 Duda Lo slovacco arretra il baricentro della propria azione e beneficia di due cose. La prima è la vitalità di Suslov, la seconda la condizione più centrata di Niasse che condivide con lui la mediana. Un paio di cambi di campo di grande importanza nobilitano la sua prova. Purtroppo, Ondrej, è ancora troppo nervoso.
6,5 Niasse L’ex Young Boys finalmente dà segni di vita e soprattutto non viene ammonito. Due fattori di grande rilevanza per l’Hellas. Soffre solo all’inizio la verve di Mandragora ma poi prende le misure sul regista avversario. Le sue lunghe leve cominciano a fare al caso del Verona. In una gara di transizione e ripartenza, lui può dire la sua.
5,5 Livramento Il capoverdiano sbatte spesso contro Comuzzo o Ranieri. L’impegno è notevole ma quello spunto nella ripresa meritava un’altra chiusura col sinistro. Rivedibile.
Prestito condominio
per lavori di ristrutturazione
Sarr difende palla
(FOTOEXPRESS)
6,5 Sarr A lui il compito più ingrato ovvero quello di reggere l’attacco da solo. A volte viene schiacciato dai due centrali della Viola ma di tanto in tanto riemerge con la palla al piede. Ci prova dal limite dell’area di rigore e De Gea si difende in calcio d’angolo. Ha bisogno di una spalla ma questo lo sa pure Zanetti.
7 Bernede C’è poco da fare, il suo dribbling è micidiale come l’aver piazzato quella palla alle spalle di De Gea. Il trequartista francese da oggetto misterioso diventa l’uomo copertina dopo avere toccato solo tre palloni. Bravissimo per come ha confezionato la rete della vittoria.
5,5 Mosquera Quando un attaccante in un momento come quel finale di grande coraggio dei suoi compagni non trova il gol, deve farsi una domanda. E pensare che era entrato col piglio giusto.
6 Oyegoke Subentra a Faraoni e si mette in luce. Rimedia un cartellino giallo ma è nella logica del finale concitato. Elemento interessante.
7 Zanetti La sua squadra subisce tanti gol e non sa o quasi pareggiare, però avere già otto vittorie in cascina è segno di salute. Ricompatta un ambiente sfiduciato e tiene sempre i gialloblù in partita. Pensa ad uno schieramento corto e bloccato sulla corsie laterali. La Viola ci capisce poco e nella ripresa viene aggredita con tanto coraggio e qualche idea. Conquista tre punti di platino grazie all’intuizione Bernede.