Finalmente buone notizie per le famiglie: grazie ad una novità importante ora ci potranno guadagnare davvero tutti. Vediamo che cosa è cambiato.
Risparmiare oggi è sempre più faticoso e questo vale un po’ per tutti: single, coppie senza figli e famiglie con bambini. Queste ultime, a maggior ragione, hanno la necessità di risparmiare, di mettere da parte denaro per i loro figli, per la scuola, l’Università e il loro avvenire in generale.
Finalmente una buona notizia per le famiglie, per i piccoli risparmiatori, lontani quanto la Luna dai grandi esperti di Finanza che operano su altrettanto grandi mercati e possono permettersi di osare e azzardare con investimenti che, la maggior parte di noi, può ritenere solo “folli”.
Con il Btp Più – il nuovo titolo di Stato pensato proprio per le famiglie e per tutti i piccoli risparmiatori – è possibile fare investimenti sicuri e ottenere un buon rendimento già nel breve termine: dopo appena 12 mesi. Non solo: a breve arriverà un nuovo Titolo di Stato, Il Btp Short Term con una cedola nominale annua lorda del 2,55%,
Ma questa non è l’unica bella notizia per la quale noi tutti possiamo gioire: con la manovra di Bilancio 2025 è stata introdotta un’altra novità saliente che ha a che fare proprio con i risparmi e i Titoli di Stato. Nei prossimi paragrafi vediamo tutto nei dettagli e, soprattutto, vediamo cosa conviene fare nell’immediato per massimizzare i vantaggi.
Titoli di Stato: la buona notizia per le famiglie
Il mondo non è fatto solo di “whale” – squali – che guadagnano cifre da capogiro grazie al trading. Il mondo è fatto anche – anzi: soprattutto – da famiglie, coppie, persone, tanti piccoli risparmiatori che cercano ogni giorno di mettere da parte qualcosa e di far crescere un po’ i risparmi. Per tutti loro una bella notizia.
Il nuovo Titolo di Stato Btp Più è pensato proprio per tutti noi “piccoli pesciolini” che, spesso, nuotiamo alla cieca in questo Oceano di investitori e trader super esperti i quali riescono a fare soldi con una facilità per noi inimmaginabile. Il Btp Più, invece, è stato studiato proprio per le famiglie.
Ma quanto si guadagna effettivamente con questo titolo di Stato? Il rendimento non è male e, soprattutto, permette di riscuotere anche nel breve periodo. Facciamo un esempio. Per il Btp è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e una cessione integrale alla fine del primo anno.
Questo, in parole povere, significa che: se io oggi investissi 10.000 euro scegliendo questo Titolo di Stato, il guadagno netto scegliendo il Btp arriverebbe a 266 euro entro 12 mesi. Non moltissimi ma nemmeno pochi. Il guadagno salirebbe nettamente sul lungo periodo. Nel giro di soli 4 anni arriverebbe a 1.104 euro, grazie anche alla tassazione agevolata al 12,5%.
Con un conto deposito vincolato, nello stesso arco temporale, il guadagno netto sarebbe di poco più di 1000 euro. Tra l’altro, dopo il Btp Più arriveranno, a breve, altri due Titoli di Stato specifici per i piccoli risparmiatori: il BTP Short Term e il BTP a 10 anni indicizzato all’inflazione europea
Leggi anche: Mutuo, il trucco che nessuno ti dice per risparmiare un mucchio di soldi
Titoli di Stato e Isee: ecco cosa cambia da quest’anno
Come anticipato, le famiglie possono gioire grazie al nuovo Titolo di Stato Btp Più che consente di fare crescere in misura notevole i propri risparmi anche sul breve periodo ed è pensato proprio per i piccoli risparmiatori più che per i grandi maghi della Finanza e degli investimenti.
Ma questa non è l’unica buona notizia. Da quest’anno i Titoli di Stato non verranno più conteggiati per l’Isee. Titoli di Stati, libretti di risparmio e buoni fruttiferi entro i 50.000 euro non contribuiranno più a far salire il nostro Isee. Di conseguenza anche chi ha 50.000 euro da parte potrà comunque fruire di parecchi bonus e agevolazioni.
Leggi anche: Isee sbagliato o incompleto, perdi i bonus ma puoi ottenere un risarcimento: ecco come muoversi
Ricordiamo che l’Isee del 2025 si riferisce alla situazione economica del 2023: pertanto i soldi devono essere stati investiti entro il 31 dicembre 2023. Chi ha effettuato investimenti negli ultimi mesi o nel corso del 2024, invece, non potrà beneficiare di questa novità introdotta dal Governo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link