Bollette alle stelle. Una generazione di energivori a rischio di blackout -Gazzetta del Mezzogiorno del 23/2/2025

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Dobbiamo probabilmente cominciare a sostituire le immagini che utilizziamo per esprimere concetti complessi. Qualche giorno fa si è celebrata la giornata del risparmio energetico, una bellissima occasione per sensibilizzare sull’uso corretto dell’energia. Simbolicamente la giornata è caratterizzata da momenti in cui le luci si spengono, anche presso luoghi simbolo della nazione come palazzi monumenti ecc.

CONSUMI. Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo sto usando il computer, ho la lampada sulla scrivania accesa e anche la luce della stanza. La spia rossa della webcam è accesa, così come quella del microfono esterno che uso per le call. Anche la stampante ha il display acceso.  In realtà nessuna delle cose che in questo momento stanno consumando energia mi serve, salvo il pc e la lampada per illuminare la tastiera. Anzi nemmeno questa: mi basta scostare la tenda e acquisisco altra luce. Il resto è consumo, ma in questo caso obiettivamente spreco.

AUMENTI. Alcune stime annunciano un aumento in bolletta per il 2025 di oltre trecento euro annui in bolletta: un salasso per molti. A essere colpiti sono anche i c.d. vulnerabili, gli appartenenti cioè alle categorie più fragili. Gli aumenti toccano tutti ma ovviamente incidono diversamente sulla tasca di ciascuno di noi, a seconda della capienza del nostro portafoglio.

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I COMPARATORI. La soluzione immediata è quella di cercare l’offerta più conveniente e questo spiega il grande successo dei comparatori. Naturalmente non mancano le proposte telefoniche, i volantini per strada e perfino i negozi di esperti di energia. Tutti con la ricetta giusta per noi. Eppure ci sono molte che possiamo fare da soli. La prima è quella di analizzare i nostri consumi e cercare le migliori condizioni sul mercato consultando un sito preziosissimo messo a disposizione dall’Arera, l’Autorità per l’energia, che si chiama “ilportaleofferte.it”. Davvero con pochi click possiamo individuare la proposta commerciale migliore per noi e farlo su un sito istituzionale e non commerciale.

COMPORTAMENTI SOSTENIBILI. Da più parti siamo invitati a tenere comportamenti sostenibili, ma scarseggia la coscienza collettiva che trasforma il problema della bolletta troppo alta di uno in problema di sostenibilità del fabbisogno energetico del sistema paese. Circa il 50% del costo in bolletta è dato dal prezzo dell’energia sul mercato; un residuo 25% tra costi di trasporto, accise, ecc. Solo il 25% circa di quello che pago in bolletta rappresenta i miei consumi. Certamente possiamo intervenire su questo 25% (come nel frattempo ho fatto io spegnendo la luce, staccando webcam microfono ecc.). Ma questo mio comportamento indirettamente si ripercuote sul 50% di costo di cui parlavo prima. Se consumo meno io, di conseguenza il Paese comprerà meno energia.

ENERGIVORI. Siamo tutti energivori, cioè grandi consumatori di energia, certamente in scala, ma lo siamo tutti. La grande azienda come la piccola famiglia sono accomunate da un comune bisogno: bisogno di energia. Prima di scrivere questo contributo mi sono interfacciato con la redazione del giornale, ho inviato e ricevuto messaggi sul cellulare, inviato mail con file allegato e ricevuto risposta. Tutto questo ha comportato un uso di energia che ha alimentato il mio smartphone e il mio pc; lo stesso dicasi per quelli che dal giornale mi hanno risposto. È solo un piccolo esempio, ma spero renda l’idea.

BLACKOUT: È quello che non possiamo permetterci, smettere di usare energia. Chi ricorda i tempi delle austerity può raccontare di quella misura varata negli anni ’70 che limitava la circolazione a targhe alterne la domenica. Anche le nuove generazioni hanno fresche in memoria le limitazioni all’utilizzo dei veicoli più inquinanti in determinate giornate per ridurre il tasso di inquinamento cittadino. Tutte misure che, con qualche disagio, comunque abbiamo gestito. L’assenza di energia, o la limitazione all’uso dell’energia, invece metterebbe in difficoltà gran parte dei Paesi, il nostro di sicuro. Il blackout è il vero pericolo del nostro tempo. Il contributo che possiamo dare è di gran lunga superiore al 25% di consumi che viene riportato in bolletta.

Avv. Massimo Melpignano

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