Come diventare manager della sostenibilità: il ruolo del green economy expert

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Ti stai chiedendo ma il sustainability manager cosa fa? Si tratta di un professionista a cui spetta il compito di rendere le aziende più sostenibili. In poche parole, si occupa di ridurre l’impatto delle imprese sull’ambiente.  

In che modo? Gestendo tutte le politiche green, dall’ottimizzazione dello smaltimento dei rifiuti al miglioramento dei processi produttivi.  

Negli ultimi anni, la richiesta di questi professionisti è in continuo aumento. Le politiche ambientali sono diventate molto importanti per le aziende, che si affidano ai manager della sostenibilità per assicurarsi anche la corretta adesione alle norme.  

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Continua la lettura della guida e scopri tutte le informazioni sulla figura del sustainability manager.  

Sustainability manager: cosa fa?

Il manager della sostenibilità ha un ruolo sia direttivo che tecnico. Qual è, dunque, la risposta alla domanda ma il sustainability manager cosa fa? Il compito principale di questo professionista è ridurre l’impatto ambientale delle attività aziendali e sensibilizzare l’azienda stessa nei confronti delle politiche green.

Ridurre l’impatto ambientale significa, per esempio, stabilire dei piani di intervento per diminuire le emissioni di carbonio nell’atmosfera, in modo da contribuire al contrasto del cambiamento climatico.  

 Il green manager cioè studia e individua soluzioni da proporre alle aziende. Ma in cosa consistono queste strategie? Gli interventi sono diversi e possono prevedere la riduzione del carbon footprint dei prodotti, il recupero dei materiali di scarto della produzione per ridurre gli sprechi, l’utilizzo di materiali riciclati e così via.  

Qui sotto, un piccolo elenco con tutte le mansioni quotidiane di un sustainability manager: 

  • Valutazione dell’impatto ambientale – effettua studi di valutazione dell’impatto sull’ambiente delle attività dell’azienda per cui lavora
  • Sviluppo delle politiche ambientali – mette a punto strategie che hanno l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente delle attività aziendali  
  • Controllo della conformità alle norme – il manager della sostenibilità si occupa del rispetto della normativa ambientale. Non solo, monitora le attività e aggiorna permessi e certificazioni previste dalla legge 
  • Gestione dei rifiuti  – identifica programmi di riciclaggio dei rifiuti e introduce strategie di riduzione e riutilizzo dei materiali di scarto. Infine, il manager della sostenibilità controlla il corretto smaltimento dei rifiuti  
  • Formazione – si occupa della formazione e della sensibilizzazione dei dipendenti con corsi, workshop e campagne informative  
  • Monitoraggio – monitora le attività e i progetti pro ambiente e stila rapporti periodici. Questi ultimi vengono redatti con l’obiettivo di evidenziare i progressi e individuare ulteriori aree di miglioramento  

Green manager e reputazione aziendale

Il lavoro del manager della sostenibilità è molto complesso. I suoi suggerimenti, infatti, non tengono conto solo del fattore ambientale, ma anche di quello economico, produttivo e sociale. Gli interventi proposti da questo professionista devono cioè ridurre l’impatto ambientale, senza risultare controproducenti dal punto di vista economico.  

La domanda ma “il sustainability manager cosa fa?” ha cioè una risposta ulteriore: migliora la reputazione delle aziende. Oggi, i consumatori sono molto attenti alle tematiche ambientali. Le aziende rispettose dell’ambiente acquisiscono una reputazione tale da generare anche un’importante ricaduta economica.  

Quando il manager della sostenibilità è bravo, il suo lavoro aiuta le aziende a migliorare l’immagine. Questo miglioramento fa sì che le imprese acquisiscano un vantaggio competitivo sul mercato, che si traduce nella possibilità di avere un accesso facilitato a finanziamenti e linee di credito.  

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Oggi per misurare le performance di un’azienda si usano i criteri ESG. Acronimo che sta per Environmental, Social e Governance. Per valutare un’azienda si utilizzano cioè i tre parametri ambientali (environmental), sociali e di governance.  

Questi criteri servono per elaborare un punteggio o rating che gli investitori utilizzano per quantificare il rischio di un’azienda. La decisione di investire non si basa cioè solo sull’aspetto economico, ma anche su aspetti più legati all’ambiente e alla società.

Detto in parole semplici se l’azienda ha un buon punteggio ESG e, di conseguenza, buone politiche ambientali, attira un maggior numero di investitori. Proprio per questo motivo il manager della sostenibilità è diventato così importante.  

Sustainability manager: come diventare un green manager

Per diventare un manager della sostenibilità bisogna avere competenze sia di economia che di diritto. Chiaramente, sono necessarie anche tutta una serie di conoscenze ambientali e tecniche.  

In realtà, le norme sull’ambiente sono in continua evoluzione. Il green manager, infatti, ha il dovere di tenersi aggiornato in maniera costante. Chi sceglie questa professione deve mettere in conto la frequenza periodica di corsi di aggiornamento, soprattutto sull’aspetto normativo.  

In linea di massima, comunque, il bagaglio formativo di un manager della sostenibilità è molto trasversale. In realtà, per assumere questo ruolo sono importanti anche qualità personali come la propensione all’ascolto e alla comunicazione, le capacità di leadership, la tendenza alla risoluzione dei problemi e la capacità di lavorare sotto stress.  

Esistono diversi percorsi di studio adatti a questa professione. Qui sotto un piccolo elenco:  

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Molto indicata è, per esempio, la laurea in ingegneria civile con curriculum Ambiente e sostenibilità. Il piano di studi della triennale include materie come Gestione sostenibile delle acque e dei rifiuti, Tecnica ed economia dei trasporti, Geotecnica, Economia applicata all’ingegneria, Scienza e tecnologia dei materiali, Energia & Ambiente e così via.  

Sustainability manager: master

Scegliere percorsi universitari in economia o in ingegneria, fornisce un bagaglio di competenze che ha bisogno di essere integrato. Per diventare cioè manager della sostenibilità bisogna seguire un master post laurea. I corsi incentrati su queste tematiche, infatti, consentono di completare la formazione e di acquisire tutte le competenze necessarie allo svolgimento della professione.  

L’Università Niccolò Cusano propone, per esempio, il master in Green economy e management sostenibile. Si tratta di un corso di I livello destinato a persone in possesso della laurea triennale. Il master viene erogato a distanza con la formula didattica e-learning. É possibile cioè specializzarsi senza seguire le lezioni in ateneo. Basta connettersi alla piattaforma universitaria con le lezioni disponibili in formato video. In questo modo, si può conciliare lo studio con la propria attività lavorativa senza alcuna difficoltà.  

Il programma del corso è molto interessante e include materie come:  

  • Green Economy: dalla teoria alla pratica (Il concetto di green economy. Il rapporto tra l’impresa, l’ambiente e la società. I concetti di sostenibilità e di impresa sostenibile. Le condizioni per la transizione verso modelli di crescita “verde”. Gli indicatori economici applicati alla green economy. La cooperazione tra le imprese e le istituzioni per modelli di crescita verde.)
  • Tecnologie per la protezione e per la sostenibilità ambientale 
  • Sostenibilità e gestione d’impresa (Il concetto di rischio ambientale e il management strategico ecologico. Le “innovazioni verdi”, il consumo sostenibile, la corporate finance e l’impresa verde. Le diverse tipologie di certificazione.) 
  • Principi di diritto ambientale (La nozione di ambiente nel diritto comunitario, internazionale e costituzionale. Il codice dell’ambiente e il danno ambientale. L’informazione e il diritto di accesso in materia ambientale.) 

Sustainability manager: stipendio

Il manager della sostenibilità è una figura ben pagata. Lo stipendio varia in base a un insieme di fattori: gli anni di esperienza, le dimensioni dell’azienda per la quale lavora, l’area geografica di lavoro e così via.  

In media, in Italia un green manager percepisce uno stipendio lordo annuo che si aggira sui 40-50 mila euro.  

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Al di là dello stipendio, il sustainability manager è senza dubbio una professione su cui puntare. Negli ultimi anni, infatti, rientra in tutte le liste delle professioni più richieste dal mercato. Nel 2024, per esempio, Linkedin ha stilato una classifica dei lavori più gettonati. La lista include 15 figure professionali. Ebbene al quarto posto c’è proprio il manager della sostenibilità!

Credits: AnandaFasai/DepositPhotos.com



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