fragole in calo, arance da 1 a 2 euro

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In attesa del cambio stagione nei mercati all’ingrosso le dinamiche di vendita non sono esaltanti secondo gli operatori. E’ periodo di fragole che sono al ribasso rispetto alla ricorrenza di San Valentino, stabili le arance, zucchine chiare di calibro medio sui 2 euro e abbondantemente sopra l’euro le scure. Sempre alti i peperoni: intorno ai 3 euro. Le clementine vedono la presenza delle varietà tardive a prezzi sostenuti. 

La variabilità climatica incide sulle quotazioni 

I mercati ortofrutticoli  stanno attraversando una fase di lentezza nelle dinamiche commerciale come si è scritto su myfruit.it da inizio anno. Abbiamo sentito Luca Peppe, presidente di AgriPeppe, che opera nel mercato ortofrutticolo di Fondi

Conto e carta

difficile da pignorare

 

“La situazione non è facile, con pochi articoli che riescono a mantenere una buona domanda. Se non si ha un pacchetto clienti consolidato, è difficile far fronte a questa fase critica,” spiega l’imprenditore. 

Zucchine con forti oscillazioni di prezzo

Vediamo i prodotti. “Le zucchine hanno registrato forti oscillazioni di prezzo: prima in forte rialzo, poi un calo improvviso, riflettendo un andamento di mercato altamente instabile. Tuttavia, non è solo una questione di prezzo: anche l’elemento  climatico sta avendo un impatto significativo”.

Idem per le insalate 

“Stesso discorso per l’insalata Romana e la Cappuccina dove una settimana sono presenti in grandi quantità e la successiva si registra mancanza di prodotto. Così si creano squilibri settimanali. Si registra anche alta umidità. Uno degli elementi  che hanno reso la situazione ancora più difficile, poiché il freddo vero e proprio non è mai arrivato“, sottolinea il presidente di AgriPeppe. 

“Facciamo il possibile e ci difendiamo anche se il mercato è confuso e i volumi non sono elevati. La stabilità dei prezzi è difficile da garantire in un contesto così incerto”, conclude Luca Peppe.

Arance: prezzi stabili 

Più varietà di arance in questo periodo mentre i prezzi sono stabili.  La Navelina quota tra 0,90 e 1 euro il chilo. Con il Tarocco, a seconda della pezzatura e della tipologia di confezionamento, le quotazioni variano da un minimo di 0,70 euro il chilo per i calibri più piccoli, fino a un massimo di 1,80 euro per quelle monostrato di maggiore dimensione. 

In particolare, le calibro 10 hanno un prezzo compreso tra 0,70 e 0,80 euro il chilo, mentre il calibro 6 arriva fino a 1,50 euro il chilo e il 4 chiude in media a 1,80 ma in alcuni mercati il prodotto extra supera i 2 euro: Firenze (2,30), Bergamo (2,50), Bologna (2,40). 

Le Washington Navel registrano prezzi tra 0,90 e 1,60 euro il chilo, le pezzature maggiori (calibro 4) si collocano nella fascia più alta del mercato. Meno presente la varietà Moro che può raggiungere 1,60 euro il chilo. 

Clementine: spazio alle tardive e alla varietà Orri sopra i 2 euro 

Capitolo  clementine. Le Hernandina calibro 1x di origine italiana si attestano tra 1,60 e 2  euro il chilo. C’è anche prodotto spagnolo tra 1,50 e 1,80 euro. Le Orri di origine israeliana, vendute alla rinfusa e con calibro 2, quotano tra 2,30 e 2,40 euro il chilo, mentre quelle a più strati con calibro 1x raggiungono prezzi tra 2,50 e 2,70 euro il chilo

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La varietà Tango calibro 2, sono soprattutto di origine spagnola, variano tra 1,70 e 2 euro il chilo.

Limoni tra 1,20 e 1,50 il chilo

Limoni, il primo fiore calibro 4 proveniente dalla Sicilia si colloca in media  tra 1,20 e 1,50 euro il chilo – in alcuni mercati fino  a 1,70 –  mentre lo stesso calibro di origine spagnola in alcuni mercati quota qualche cent in meno. Lo Sfusato della Costa d’Amalfi Igp, monostrato con foglie e calibro 3, registra prezzi tra 2,20 e 2,40 euro il chilo.

I mandarini tardivi di origine siciliana si attestano in media  su valori tra 0,90 e 1,50 euro il chilo. Infine, i pompelmi gialli e rosati provenienti da Cipro, con calibro 105-110, hanno prezzi compresi in media tra 1,10 e 1,40 euro il chilo.

Fragole in discesa, concorrenza greca sui kiwi e melograni dalla Turchia 

Le quotazioni delle fragole dopo San Valentino sono in discesa. La vaschetta origine Basilicata si attesta tra 4,50 e 5,50 euro il chilo con picchi oltre i 6  euro in alcuni mercati. Le altre origini – Campania e  Sicilia – variano tra 3,50 e 4,50 euro il chilo.

I  kiwi gold di origine italiana, nel formato monostrato e con peso tra 120 e 130 grammi, registrano quotazioni tra 4 e 4,50 euro il chilo, mentre quelli alla rinfusa della marca Zespri, con peso tra 110 e 120 grammi, oscillano tra 5,30 e 5,50 euro il chilo, in alcune piazze  raggiungono e superano i 6 euro. 

La varietà Hayward origine Italia alla rinfusa varia tra 2,30 e 2,40 euro il chilo e fino ai 3 euro in alcuni mercati. I kiwi  greci della stessa categoria si  vendono anche sotto i 2 ovvero  tra 1,80 e 2 euro il chilo. Si sale sensibilmente con il marchio Zespri dove si superano i 4 euro il chilo

Gli effetti salutari del melograno lo rendono sempre più presente sul mercato. In questo periodo i melograni, monostrato, arrivano dalla Turchia e registrano prezzi tra 2,00 e 2,20 euro il chilo.

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Stabili le mele 

Per le mele l’offerta di varietà è ampia e i prezzi stabili. Le Pink Lady  quotano tra 2,10 e 2,30 euro il chilo, le Fuji alla rinfusa si collocano tra 0,80 e 1,20 euro il chilo. COn i diversi marchi il prezzo sale sopra 1,50 euro il chilo.

 Per le pere, la varietà Abate Fetel monostrato dell’Emilia-Romagna varia da 1,80 a 2,80 euro il chilo a seconda del calibro. Le Conference monostrato spagnole oscillano  da 1,80 a 2,50 euro il chilo, l’origine olandese alla rinfusa oscilla tra 1,50 e 1,60 euro il chilo. Le Decana Comizio olandesi, nella versione a 12 pezzi, si attestano tra 2,80 e 3 euro il chilo, mentre quelle alla rinfusa variano tra 1,70 e 2 euro.

Uva da tavola peruviana da 3 a 5 euro il chilo

Immancabile, seppure con consumo di nicchia, l’uva da tavola d’importazione. La bianca senza semi monostrato proveniente dal Perù registra prezzi tra 4,80 e 5 euro il chilo, mentre l’uva rosata Red Globe monostrato sempre dal Perù, in confezioni da 8,2 kg, varia tra 3 e 3,20 euro il chilo. Ma in alcuni mercati raggiunge anche i 4 euro. 

Le zucchine: ampia forbice di prezzo

Le chiare lunghe calibro medio (14/21)  presentano una ampia forbice di prezzo, da 1,50 a oltre i 2 euro, ma in media superano i 2 euro il chilo. Bologna (2,50), Firenze (1,50, 2,50), Treviso (2/2,20), Verona (2,30/2,60). Con le scure i prezzi cambiano. Siamo abbondantemente sopra l’euro: Bologna (1,40/1,60) Firenze (1,20/1,60), Treviso (1,30/1,70). 

Sempre sostenuti i peperoni spagnoli: sui 3 euro 

Come la settimana scorsa continua la corsa verso l’alto dei peperoni. Siamo intorno ai 3 euro. La varietà quadrata dalla Spagna – sia gialla che rossa – presenta queste quotazioni: Bologna e Firenze (2,70), Verona (3 euro),  Bergamo (3,10). 

Il pomodoro a grappolo competizione tra Italia e Spagna 

E’ derby Italia Spagna sul pomodoro a grappolo. Questi i prezzi:  Firenze (Italia 1,80; Spagna 1,70); Treviso (Italia 1,30; Spagna 1,60), Verona (Italia1,10; Spagna 1,30), Napoli  (Italia 1,50; Spagna 1,30). 

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