Furti agli sportelli bancari, la Ciociaria è terza in Italia

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Con le rapine in banca e alle Poste praticamente azzerate, la provincia di Frosinone risulta tra quelle più esposte per i furti in banca e nelle tabaccherie nonché ai distributori automatici di carburante. Secondo il “Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria” realizzato dal dipartimento della pubblica sicurezza-direzione centrale della polizia criminale, Associazione bancaria italiana e Ossif la Ciociaria è terza in Italia per furti agli sportelli bancari con 4,3 ogni 100 sportelli, quinta per furti nelle tabaccherie con 2,2 ogni 100 tabaccherie e diciassettesima con 1,9 attacchi ogni accettatore di banconote ai distributori di carburante.

Per quanto riguarda le rapine, in Italia nel 2023 sono state 28.067, più 9,5% rispetto all’anno precedente. E si conferma una tendenza al rialzo dopo gli anni delle restrizioni per il Covid. Tuttavia, rimane lontano il picco del 2013 con quasi 44.000 casi. Per la maggior parte si tratta di rapine sulla pubblica via (59%), seguono con il 13,6% quelle ai negozi, poi con il 6,6% quelle in casa, con il 3,8% quelle negli esercizi pubblici, con l’1,3% i colpi in farmacia. Numeri ridotti per le rapine ai distributori di carburante (0,6%), uffici postali (0,5%), tabaccherie (0,4%) e banche (0,3%). «Come di consueto, le rapine in banca sono risultate essere le più complicate da portare a compimento – si legge nel dossier – Nel 2023 le rapine fallite sono state pari al 51,3% del totale risultando, per la prima volta, superiori alle rapine riuscite». Percentuale che scende al 33,8% per le rapine agli uffici postali. «Confermata la “redditività” più elevata per le rapine in banca, con un ammontare medio che, seppur in calo, è stato superiore ai 46.000 euro – prosegue lo studio – Seguono le rapine agli uffici postali con una media superiore ai 24.000 euro ad evento, le rapine alle tabaccherie con una media di oltre 7.000 euro e le rapine alle imprese della DMO con una media di 400 euro».

In provincia di Frosinone, secondo dati del ministero dell’Interno, nel 2023 si sono registrate 67 rapine, di cui 29 sulla pubblica via, 12 nelle abitazioni, 15 negli esercizi commerciali, 1 in ufficio postale e nessuna in banca.
I furti in banca sono in crescita del 14,5% rispetto al 2022, alle cifre più basse mai registrate in Italia. Per il livello di rischio Frosinone si trova ai primi tre posti in Italia: davanti c’è Caserta con 7,6 furti ogni 100 sportelli, poi Vercelli con 5,7, Frosinone con 4,3, Foggia con 4,32 e Lodi con 3,9. In valore assoluto, invece, il primato è a Roma davanti a Milano e Torino, poi Napoli e Caserta. Per gli attacchi agli Atm, invece, Frosinone non compare tra le prime dieci. Milano, Torino e Trento sono le prime in valore assoluto, Vercelli, Barletta-Andria-Trani e Foggia al top in base al numero di attacchi ogni 100 Atm. Per le rapine agli uffici postali svettano Roma, Napoli e Caserta per i numeri e Caserta, Napoli e Roma per l’incidenza. Per i furti negli uffici postali, invece, si registrano più casi a Napoli, Lucca e Caserta, mentre per ogni 100 uffici presenti sul territorio i numeri più alti si hanno a Lucca, Foggia e a Barletta-Andria-Trani.

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Frosinone torna a essere una delle province a rischio per i furti nelle tabaccherie: è quarta con 15 episodi, dietro solo Roma e Palermo che ne hanno registrati 20 e Salerno con 17. Inoltre è quinta per il livello di rischio con 2,2 furti ogni 100 tabaccherie, preceduta solo da Fermo con 4,8, Palermo con 2,6, Avellino e Potenza con 2,4.
Infine, un altro dato d’allarme per il Frusinate arriva dagli attacchi ai distributori automatici di carburante. Sul fronte delle rapine al top ci sono Napoli, Caserta e Roma, invece per quanto riguarda gli attacchi agli accettatori di banconote presenti nei distributori di carburante Frosinone è diciassettesima con 1,9 attacchi ogni 100 distributori al pari di Viterbo, Monza e Reggio Calabria. In questo caso al top ci sono Potenza con 14,5, Bari con 13 e Foggia con 8,3. Secondo il rapporto si tratta, in questo caso, di obiettivi ritenuti appetibili per l’operatività h24, la localizzazione periferica o in aree isolate e con ampie fasce orarie non presidiate e un’elevata redditività per singolo colpo.



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