Messina, le voci e le considerazioni dopo l’incontro Basile-Alaimo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


La notizia era trapelata ieri: il sindaco di Messina Federico Basile aveva “convocato” (in realtà “invitato” sarebbe stato il termine più indicato) Pietro Sciotto, Stefano Alaimo e Doudou Cissè a incontrarlo presso lo studio del Notaio Silverio Magno per trovare la soluzione allo stallo in cui si trova la società che rappresenta la nostra città nel calcio professionistico.


Appuntamento intorno alle 12.30, al quale si presenta, in perfetto orario, Stefano Alaimo, attualmente uno degli amministratori, insieme a Cissè, con potere di firma dell’Acr. Il rappresentante di AAD Invest viene raggiunto, qualche minuto più tardi, da Basile, accompagnato dall’Assessore allo Sport del Comune Massimo Finocchiaro e da alcuni consiglieri comunali di tutti gli schieramenti politici.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Poco meno di un’ora dopo, il primo ad uscire dal portone dello stabile in centro dove si trova lo studio Magno è Basile, insieme ai suoi accompagnatori, che si presta a rispondere alle domande dei cronisti rimasti sul marciapiede in attesa della fine dell’incontro: “La notizia – esordisce il primo cittadino – è che la AAD Invest ha intenzione di continuare a portare avanti questo progetto. Oggi ho appreso questo, non so se si tratti di una buona notizia, ma la società si è presentata spiegando cosa sia accaduto. Ritengo che, da quello che mi è stato detto, si sbloccheranno le somme per continuare l’investimento. L’unica alternativa è che Sciotto, insieme all’AAD Invest, venga dal notaio, eserciti la facoltà di rescindere l’atto di cessione, tornando così in possesso del 100% del pacchetto azionario del Messina. Al momento, questo non è avvenuto. Non sono tranquillo in senso assoluto, come sempre nella mia vita, da sindaco ho chiesto, a cedente e cessionario, di incontrarsi oggi davanti a me e al notaio, per trovare una soluzione. Una delle parti non era rappresentata (Pietro Sciotto) e ho appreso le motivazioni del mancato pagamento di contributi e ritenute. Adesso prosieguo nei miei impegni istituzionali, ma resto sempre attento ed attivo su questa vicenda, attendendo il riscontro dei fatti, come tutti i messinesi.”


Le ultime parole di Basile vengono ascoltate anche da Stefano Alaimo, che saluta il sindaco e cerca di chiarire alla stampa lo stato dei fatti: “Venerdì sera – afferma Alaimo – sono stati sbloccati i 75 milioni di euro provenienti dal fondo, di cui ha parlato Doudou Cissè nella conferenza stampa di fine gennaio qui a Messina.  Tutta la documentazione è in mano al notaio, anche per rassicurare Sciotto che la rata per il trasferimento delle quote verrà saldata. Doudou Cissè, da ieri, è in banca per poter consentire l’accreditamento delle somme sul conto di AAD Invest. Affinché ciò avvenga serve la compliance (l’autorizzazione ndr) da parte dell’Istituto di Garanzia deputato a fare questa procedura, secondo la legislazione bancaria del Lussemburgo. La tempistica dell’accreditamento al momento non è certa, ma sarà definita a breve. Ovviamente, non tutto l’importo dello stanziamento dal fondo sarà destinato al Messina, ma, comunque, a questo nostro progetto dedicheremo l’investimento previsto al momento in cui abbiamo acquisito l’80% della società. Le prossime scadenze? Intanto i calciatori sono stati interamente pagati fino alla mensilità di gennaio, salderemo anche contributi e ritenute rimasti esclusi, dovuti all’imprevisto legato al blocco del fondo. In questo momento, esclusi appunto contributi e ritenute, abbiamo chiuso posizioni debitorie relative al periodo precedente al nostro arrivo, oltre a quelle che riguardavano la nostra gestione e, quindi, nessuno può dire di pretendere qualcosa da AAD Invest come proprietaria della maggioranza di quote del Messina.”


 Alaimo cerca di spegnere l’ansia di cui sono preda gli appassionati biancoscudati da lunedì 17 febbraio scorso: “Posso rassicurare i tifosi, capisco la loro preoccupazione, ma devono essere certi che, qualunque cosa succeda, in riferimento ai risultati della squadra, noi ci saremo sempre. Queste scadenze saranno sistemate a giorni e salderemo la quota di Sciotto. Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno dato un contributo in un momento così complicato, ma, una volta sistemata la problematica legata al blocco del fondo, saranno restituite le somme ai donatori, che abbiamo annotato uno per uno, proprio per questo motivo.”


Cosa succederà adesso? Innanzitutto, occorre sgombrare il campo dall’ipotesi di una imminente procedura di fallimento del Messina. Infatti, occorre avviare una serie di atti preliminari (decreti ingiuntivi, richiesta dei creditori, stato di insolvenza, decisioni del Tribunale) che non sono immediati alle prime difficoltà finanziarie di una azienda, o, in questo caso, in una società calcistica professionistica, nella quale, tra l’altro, alcune posizioni, come ad esempio gli stipendi dei tesserati, sono garantite da fidejussioni a prima richiesta, quindi una parte degli emolumenti (il netto in busta) non è messa in discussione, visto anche il saldo delle mensilità fin qui maturate.

Microcredito

per le aziende

 


Oltre questo, la presenza di debiti tributari o previdenziali, appartenenti alla gestione caratteristica (quella della stagione agonistica legata alle prestazioni dei calciatori e dirigenti tesserati) non può essere lasciata lì senza nessuna conseguenza per i soci, soprattutto coloro i quali detengono anche una quota minoritaria, ma hanno una consistenza patrimoniale accertata, come nel caso del Messina, dove i legami patrimoniali tra i bilanci dell’Acr e le società con le quali la famiglia Sciotto esercita le proprie attività, sono molto stretti e facilmente individuabili. In sostanza, non si tratta di uno dei tanti club calcistici italiani presenti in tutte le categorie, anche nel nostro girone di serie C, nei quali la proprietà è frazionata in una serie di aziende o società create solo per gestire le partecipazioni azionarie intestate anche a enti giuridici stranieri o persone molto diverse dai presidenti o amministratori delegati. Un aspetto, questo, da considerare attentamente prima di decretare la fine, anche dal punto di vista economico e finanziario, del Messina.


Occorre, quindi, attendere ancora qualche giorno per comprendere se le parole di Alaimo abbiano un minimo di fondamento, confidando nell’attenzione particolare dimostrata dall’amministrazione comunale in questa ultima settimana proprio sulla specifica questione del cambio di assetto societario in casa Messina.


Nel frattempo, però, non bisogna spegnere i riflettori su AAD Invest, Pietro Sciotto e tutte le parti coinvolte, perché il futuro del Messina, a dispetto di quanto prevale nella percezione dell’opinione pubblica, non è ancora scritto e, sia in campo che fuori, è possibile pervenire alla salvezza e al mantenimento del professionismo, magari ricorrendo a quel senso di appartenenza e di comunità attorno al calcio che, negli ultimi decenni, ha contribuito, per la sua parte, a non poter uscire dalla mediocrità.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link