non passa la mozione con 206 no, 134 sì, ultime news

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Il voto sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanché in diretta oggi dalla Camera: dopo la discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Nordio per il caso Almasri, è ripresa la seduta in Aula con l’intervento della Ministra del Turismo. La mozione di sfiducia a Santanchè è stata respinta con 206 no, 134 voti a favore e 1 astenuto.

Nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo sono intervenuti la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader M5s Giuseppe Conte. La leader dem: “Mentre lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette?”. Il presidente del M5s: “Ministra Santanchè ha detto che odiamo la ricchezza e siete voi avete fatto la guerra ai poveri. Noi odiamo sa cosa? La disonestà”.

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La mozione di sfiducia a Daniela Santanché, il voto in diretta alla Camera

Respinta la mozione di sfiducia a Santanchè con 206 no

L’Aula della Camera ha respinto con 206 no, 134 sì ed un astenuto, la mozione di sfiducia individuale, presentata da Movimento cinque stelle, Partito democratico ed Alleanza verdi e sinistra, nei confronti del ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè.

Arrivano due denunce contro Meloni e ministri per favoreggiamento e omissione di atti d’ufficio sul caso Almasri

Mentre prosegue la prima chiama dei deputati sulla mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè, arriva la notizia che la Procura di Roma ha inviato al Tribunale dei Ministri una denuncia presentata il 3 febbraio da Lam Magok Biel Ruei, cittadino sudanese vittima delle torture del generale libico Njeem Osama Almasri, detto Almasri. Nella denuncia si accusano la premier Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi di favoreggiamento, peculato e omissione di atti d’ufficio. Il Tribunale dei Ministri avrebbe già richiesto l’esibizione degli atti presso il Ministero della Giustizia e il Viminale.

Per il caso Almasri “la procura di Roma ha trasmesso al Tribunale dei ministri la denuncia sporta” anche da una donna ivoriana “vittima di stupri e percosse nella prigione di Mitiga in cui si ipotizzano i reati di omissioni e/o favoreggiamento a carico di organi dello Stato italiano coinvolti nella vicenda del carceriere libico accusato di crimini contro l’umanità e rimpatriato”. A renderlo noto Angela Maria Bitonti, legale della donna, dichiarando che “la comunicazione ufficiale è giunta dalla Procura di Roma alla donna ivoriana che si è resa disponibile a fornire ogni chiarimento e documentazione utile alla vicenda. Attraverso il rimpatrio di Almasri per mancata dovuta collaborazione delle Autorità italiane con la Corte penale internazionale significa aver impedito alle vittime delle atrocità commesse nelle prigioni libiche di ottenere giustizia e aver calpestato i diritti fondamentali di ogni uomo sovraordinati nel nostro ordinamento ad ogni azione o ragione di Stato”.

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Emma Pavanelli (M5s): “La storia punirà Meloni per averci consegnato questa avvilente classe dirigente”

“Oggi abbiamo assistito a una pagina mesta e raggelante della storia parlamentare italiana. Non la prima, purtroppo, da quando al governo c’è Giorgia Meloni”, a dichiararlo in una nota la deputata del Movimento 5 stelle, Emma Pavanelli.
“Daniela Santanchè si è presentata in aula a parlare di tacchi a spillo di 12 cm, di stato di forma, di borse, di Billionaire, facendo la vittima e autodefinendosi “competente” e garantista, dopo che negli anni all’opposizione ha chiesto le dimissioni di decine di ministri. Una replica lacrimevole e patetica, con l’impresentabile ministra che non è stata in grado di dire una parola relativamente alla gestione spregiudicata delle sue aziende”, ha poi detto Pavanelli, aggiungendo “E niente neanche sull’incuria istituzionale che c’è nel restare imbullonata alla poltrona a rappresentare un settore, quello del turismo, composto in larghissima maggioranza da persona oneste. Colpisce che Fratelli d’Italia possa accettare tanta sciatteria politica. La storia punirà Meloni per averci consegnato questa avvilente classe dirigente”.

Al via la chiama dei deputati sulla mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè

La prima votazione sulla mozione di sfiducia, presentata da M5s, Pd e Avs, nei confronti della ministra Santanchè, è ufficialmente iniziata, con l’invito ai colleghi, da parte di Giorgio Mulè, Vice-Presidente della Camera dei Deputati, di procedere con l’appello nominale.

Schlein contro Meloni: “Dice di non essere ricattabile, allora perché non si prende responsabilità di far dimettere la Santanchè”

Elly Schlein ha duramente criticato la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, accusandola di conflitto di interessi e incoerenza politica: “Lei ha aziende nel turismo e oggi è Ministro del Turismo. Un conflitto di interessi evidente”, ha detto Schlein, sottolineando come la Ministra non abbia fatto un passo indietro nonostante le accuse gravi a suo carico. “Conflitto di interessi, falsi bilanci, truffa ai danni dello Stato. Come fa a non dimettersi?”, ha aggiunto. La leader del Pd ha poi rivolto un appello diretto alla Ministra: “Ecco, dopo tutto questo, cara Ministra, si faccia una domanda e si dia una risposta su se stessa e sul ruolo che svolge e si dimetta per il bene e la dignità delle istituzioni del nostro Paese”. Riguardo alla posizione del governo, Schlein ha espresso la sua delusione verso la Presidenza del Consiglio, dicendo: “Giorgia Meloni, che per anni ha chiesto dimissioni per ogni ministro, oggi continua a tacere e non interviene. Ha detto che non è ricattabile. Come mai allora non si prende la responsabilità di far dimettere la Ministra Santanchè?”. Schlein ha poi concluso con il sostegno alla mozione di sfiducia dei 5 Stelle, annunciando che il suo gruppo voterà favorevolmente.

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Ingrid Bisa (Lega): “Opposizione scambia l’aula come tribunale senza contraddittorio e senza prove certe”

“L’opposizione avrebbe dovuto dire politicamente il perché è inopportuno che il Ministro Santanchè continui a svolgere le sue funzioni e dirci se c’è stato un atto per il quale non ha adempiuto a quello che è un compito del suo ufficio. Questo avrebbe dovuto fare l’opposizione in una mozione di sfiducia e invece si ripercorrono date, si ripercorrono fatti, si ripercorrono soggetti senza che questo sia stato preceduto da un contraddittorio tra le parti e si scambia quest’aula, come se fosse un tribunale senza però il contraddittorio e senza soprattutto prove certe”, ha dichiarato così Ingrid Bisa (Lega), per poi aggiungere: “Il principio non è negoziabile e rappresenta un caposaldo della nostra azione politica che mira a garantire che nessun individuo sia prematuramente giudicato colpevole fino al passaggio definitivo e è il preciso e sottolineo definitivo di una sentenza”.
Bisa ha poi concluso il suo intervento in Aula: “A fronte di tutto quello che ho detto sopra, quindi esprimo a nome del gruppo che rappresento il voto contrario alla mozione di sfiducia”.

Giuseppe Conte (M5s): “Vergognatevi voi tutti che andrete a votare per difendere Santanchè”

Giuseppe Conte ha criticato aspramente il governo e la ministra Santanchè, dichiarando: “Giorgia Meloni ha dichiarato al popolo italiano che lei è una del popolo, e in realtà riempie d’oro l’industria delle armi”. Conte ha poi accusato la premier di difendere l’indifendibile e di non fare abbastanza per chi è più povero, dicendo: “Siete voi che avete fatto la guerra ai poveri e che odiate i poveri. Noi contrastiamo la disonestà, e non vogliamo respingere la solidarietà spiccia che ci arriva da lei”. Il leader M5S ha poi anche sottolineato che la sua attenzione non è sui processi penali ma sulla responsabilità politica e ha poi accusato Fratelli d’Italia di non aver fatto giustizia riguardo alla truffa sui fondi Covid.

Conte si è poi rivolto alla ministra Santanchè: “Si alzi da quella poltrona. Vergognatevi voi tutti che andrete a votare per difenderla”.

Giuseppe Conte (M5s): “Pensate di essere al di sopra di qualsiasi legge dello Stato”

Giuseppe Conte ha espresso sconcerto per il fatto che il Parlamento stia dedicando troppo tempo a questa questione invece di concentrarsi su temi urgenti come il crollo della produzione industriale e la crisi degli imprenditori. Ha poi accusato la maggioranza di difendere Santanchè nonostante le accuse “gravissime” e ha indicato la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come responsabile principale per non aver preso provvedimenti nei confronti della ministra. Il leader del M5s ha poi ipotizzato due possibili spiegazioni per il comportamento di Meloni: la prima, che la Presidente sia ricattata dalla ministra Santanchè, forse a causa di attività condivise nel passato che ora la mettono in difficoltà; la seconda, che il partito Fratelli d’Italia, una volta al governo, si sia sentito al di sopra della legge, intollerante a qualsiasi norma, come evidenziato anche in altri casi, come quello di Delmastro.

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“Avete bramato giustamente dall’opposizione di andare al governo, di gestire il potere. Ora siete al potere, al governo, vi siete inebriati. Vi sentite casta intoccabile. Vi sentite completamente intolleranti a qualsiasi legge dello Stato, a qualsiasi legge morale. Il caso Delmasro è un altro esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge. Vedete, nel primo caso come nell’altro sono due spiegazioni che ci riportano al degrado politico e istituzionale in cui state precipitando il Paese. E addirittura tutte e due le spiegazioni potrebbero cumularsi in questo caso”.

Enrico Costa (Forza Italia): “Uso strumentale della giustizia rischia di compromettere credibilità delle istituzioni”

Enrico Costa, di Forza Italia, ha criticato la mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè, sostenendo che non si dovrebbe decidere sul destino di un ministro basandosi solo sulla sua posizione giudiziaria. Ha dichiarato che la mozione non riguarda le sue capacità politiche, ma il principio di utilizzare il sistema giudiziario come uno strumento politico. Costa ha poi sottolineato che l’automatismo che chiede le dimissioni in caso di indagini è un pericoloso precedente che ignora la presunzione di innocenza e mina i principi costituzionali: “l’uso strumentale della giustizia da parte della politica rischia di compromettere la credibilità delle istituzioni”, e ha aggiunto: “Molti oggi cercano la scorciatoia giudiziaria per eliminare gli avversari, senza fare proposte concrete”. Ha concluso evidenziando come questa prassi, diffusa anche a livello locale, danneggi la reputazione di chi viene coinvolto in indagini, senza una condanna definitiva.

Pisano (Noi Moderati): “Concedere il beneficio del dubbio al ministro Santanchè”

Calogero Pisano, esponente di Noi Moderati, ha dichiarato: “Penso che nella sostanza, l’atto in cui dobbiamo decidere oggi sia viziato dalla pretesa di arrogarci un diritto che non è il nostro”, precisando insomma che non spetta al Parlamento giudicare la colpevolezza di un ministro, ribadendo che tale responsabilità è invece di competenza esclusiva della magistratura. L’esponente di Noi Moderati ha parlato del principio di presunzione di innocenza: “La legge, la nostra civiltà giuridica, dichiara il ministro Santanchè innocente fino a prova contraria”, ha dichiarato, sottolineando che non si può considerare colpevole una persona solo perché oggetto di inchieste giornalistiche o della magistratura. Ha poi criticato chi, come l’ex magistrato Davigo, sostiene che “non esistono innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti”, affermando che una persona non è colpevole fino a una sentenza definitiva.

Cosa ha detto la ministra Santanchè durante la discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti

La ministra del Turismo Daniela Santanchè, parlando alla Camera durante la discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti, ha attaccato i parlamentari delle opposizioni, accusandoli di essere mossi da “grettezza” e “cattiveria umana”. Ha poi sottolineato la sua identità personale, dicendo di rappresentare tutto ciò che molti avversari detestano, come la sua libertà di espressione e il suo stile di vita, rivendicando anche la sua “collezione di borse”, ma chiarendo che non ha nulla da nascondere. Ha dichiarato: “Io sono l’emblema di tutto quello che detestate, lo rappresento plasticamente”, aggiungendo anche una riflessione sulla sua immagine, tra la moda e l’impegno nel dare posti di lavoro con le sue aziende. Santanchè ha poi anche affermato di essere pronta a valutare le proprie dimissioni, ma solo in seguito a un’eventuale udienza preliminare: “Non voglio essere un problema per FdI”, ha dichiarato, chiarendo che prenderà una decisione da sola, senza pressioni esterne. Ha anche ribadito che il suo operato nel turismo ha portato dei risultati positivi, sottolineando che il settore ha finalmente trovato la centralità che merita con il governo Meloni.

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Santanchè ha infine concluso dicendo che, se dovesse scegliere le dimissioni, sarà una decisione guidata dal cuore e dal rispetto per il governo e il partito.

Antonio D’Alessio (Azione): “Con lei esce dall’aula anche la dignità”

“Oggi la figura del Ministro Santachè è una figura che deve parlare di borse, di borsette, non di turismo, di vicende giudiziarie, non di vicende politiche costruttive legate al futuro del nostro Paese. È possibile andare avanti così? Noi riteniamo di no. E il maggiore imbarazzo, signor Presidente, deriva dal conflitto con le posizioni dell’INPS. C’è un pezzo dello Stato in aperto conflitto, in aperto contrasto con un altro pezzo dello Stato”, ha detto Antonio D’Alessio (Azione) per poi concludere: “Esce dall’aula anche la dignità”, riferendosi alla Ministra Santanchè, “e quando si esce dall’aula dobbiamo dire che non è bello, non è dignitoso, non è rispettoso”.

Piccolotti (Avs): “Il problema non è la ricchezza di Santanchè, il punto è che ha umiliato i lavoratori”

“La nostra richiesta di dimissioni ha bisogno solo delle dichiarazioni dei lavoratori della sua azienda. Possiamo accettare che la maggioranza con la mano destra scriva dichiarazioni di circostanza contro lo sfruttamento dei lavoratori e con la sinistra scriva e con la sinistra tiene in piedi una ministra accusata di far lavorare persone senza pagargli lo stipendio? Il problema per noi non è la ricchezza della ministra, il problema è che ha umiliato persone più povere”, ha detto l’onorevole Piccolotti (Avs). “Siete forti con i deboli e deboli con i forti, due pesi e due misure. Per questo la ministra ha richiamato le sue amicizie importanti, come quella con il presidente del Senato La Russa. Perché lo fa? Siete ricattabili? Perché Meloni continua a coprirla, dicendo che ‘non ha le idee chiare’. Su cosa non ha le idee chiare? Da mesi la ministra mente sapendo di mentire, mente con sfacciataggine, per nascondere la sua condotta vergognosa nei confronti dello Stato e dei cittadini”.

Faraone (Iv): “Santanchè è stata sfiduciata dalla sua maggioranza e dalla premier Meloni”

“La ministra Santanchè è stata sfiduciata dalla sua maggioranza e dalla premier Meloni, che non ha fatto un post in sua difesa, come ha fatto per il sottosegretario Delmastro”, ha attaccato l’onorevole Faraone di Italia Viva. “Lei è vittima del suo cognome Santanché…Santan…de che?”, ha detto Faraone con un gioco di parole. “Lei che è simbolo delle borse griffate è diventata simbolo delle borse taroccate. La quereli Pascale e anche il ‘vucumprà’. Lei è vittima del contrappasso”, ha aggiunto.

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Santanchè: “Dimissioni? Ci penserò da sola, per amore del mio partito”

La ministra del Turismo Santanchè nel suo discorso ha citato anche la possibilità delle dimissioni: “Ho la certezza che i vostri attacchi e la vostra persecuzione non finiranno qui. A breve ci sarà un’altra udienza preliminare e in quella occasione è giusto che io faccia una riflessione per valutare le mie dimissioni, ma lo farò da sola, con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura, guidata solo dal rispetto per la presidente del Consiglio e per il mio partito, per il quale non voglio mai diventare un peso ma restare una risorsa”.

Santanchè: “Le borse? Non le nascondo, sono l’emblema di tutto quello che detestate”

“In queste ultime 76 ore sono rimasta basita e ho capito bene chi siete voi dell’opposizione: quando persone del centrodestra mi attaccano, improvvisamente diventano paladine della verità. Ma lo vedremo in tribunale, nelle mie borse non c’è paura. Io non ho nulla da nascondere, si ruba solo quello che si nasconde, come diceva mio padre. Io sono l’emblema di tutto quello che detestate, lo rappresento plasticamente: ma voi non volete combattere la povertà, voi volete combattere la ricchezza. Io avrò sempre il mio tacco 12, ci tengo al mio fisico, avrò sempre il sorriso e non sarò mai come voi”, ha detto la ministra del Turismo, in replica alla Camera sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei suoi confronti, riferendosi alla polemica sulle borse lanciata da Francesca Pascale.

La ministra Santanchè: “Voi non volete combattere la povertà volete combattere la ricchezza”

“Voi non volete combattere la povertà volete combattere la ricchezza”, ha continuato la ministra. “Io sono una signora. Sono una donna libera, ed anche se non lo pensate, io sono una signora. Non riuscirete mai a farmi diventare come voi o pensare come voi, mai: avrò sempre i tacchi a spillo, avrò sempre il sorriso sulle mie labbra, sarò battagliera perché sono felice di vivere”.

“Ho portato a casa un risultato, cioè riuscire a far ritornare al centro del dibattito un settore come il turismo che è strategico per l’economia”.

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Santanchè: “Io sottoposta a ergastolo mediatico, è fine pena mai”

Santanchè se la prende poi con i giudici: “L’ergastolo mediatico è una condanna che rimarrà per tutta la vita. Fine pena mai”. E a quel punto scatta l’applauso dell’Aula

Santanchè: “Io mi difenderò nel processo, non scappo. Ma ci vuole forza per non impazzire”

“Io mi difenderò nel processo, non scappo. Ci vuole una grande forza per non impazzire, per continuare questa battaglia. Ma questa forza mi viene dalla mia famiglia, i miei fratelli, mio figlio, il mio compagno, perché è la sofferenza che stiamo vivendo che si tramuta in una forza dirompente, ma continuerò questa battaglia per la verità”, ha detto ancora la ministra.

Santanchè: “Voi sventolate la Costituzione, allora rispettate la presunzione di innocenza”

“Voi citate spesso la Costituzione, allora siate coerenti. O per far fuori un avversario siete disposti a calpestarla? All’articolo 27 la Costituzione sancisce la presunzione di innocenza”, ha ricordato Santanchè. “Ora parlate di opportunità, ma siamo seri, questa contraddice il garantismo istituzionale”.

Santanchè: “Io accusata di conflitto di interesse dal M5s? Loro sono incompetenti”

“Mi trovo oggi a rispondere, per la seconda volta, a una mozione di sfiducia anche se questa ha per oggetto fatti, tutti da verificare, che sono antecedenti al mio giuramento da ministro”, ha detto Santanchè prendendo la parola. “Ho fiducia nella magistratura”.

“Sulla casa integrazione Covid il mio intervento si è limitato nel richiedere il beneficio per la salvaguardia dei posti di lavoro, come hanno fatto altri imprenditori italiani. Baldino mi accusa di conflitto d’interesse perché mi sono occupata di turismo? Mi fa sorridere detto dal M5s, da chi ha fatto della mancanza di merito e dell’incompetenza una squadra di governo”, mentre al contrario “io credo nel merito e nella competenza e ritengo che essere competenti non sia una colpa”.

Santanchè ha risposto in Aula sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle e sottoscritta dal partito democratico e da Alleanza verdi e sinistra, nei suoi confronti. Santanché è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio per il caso Visibilia e accusata di truffa ai danni dell’Inps.

In Aula per la mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè intervengono Conte e Schlein

Nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè interverranno, tra gli altri iscritti a parlare, la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader M5s Giuseppe Conte. Gli interventi dei deputati avranno inizio dopo le repliche della ministra. Complessivamente, tra repliche di Santanchè, dichiarazioni di voto e votazione per appello nominale, la seduta dedicata alla mozione di sfiducia durerà circa tre ore.

Boldrini (Pd): “La mozione sfiducia per Nordio e Santanchè va usata, è nostro dovere”

La mozione di sfiducia “è un atto politico e va fatto, non si può sdoganare tutto, altrimenti qualsiasi cosa viene normalizzata. E’ nostro dovere, come nel caso di Santanche’ e Nordio, passare per questi strumenti parlamentari”. Lo ha detto la deputata del Partito democratico, Laura Boldrini, parlando con i cronisti fuori Montecitorio. La maggioranza “ha i numeri, è evidente che loro, fintanto che non avranno un minimo di rispetto delle istituzioni, saranno sempre dalla parte di chi può fare tutto ciò che vuole”, ha aggiunto. “Abbiamo un ministro peggio dell’altro”, ha sottolineato Boldrini.

Fratoianni: “Maggioranza imbarazzante. Da tempo attendiamo dimissioni di Delmastro, Santanchè e Nordio”

“Non so cosa farà la ministra Santanchè e questa imbarazzante maggioranza che continua a proteggere chi da tempo avrebbe dovuto lasciare l’incarico istituzionale per dignità e per il rispetto delle Istituzioni”, ha affermato Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti all’ingresso di Montecitorio. “Insomma ci sono delle cose che  dovrebbero consigliare comportamenti ed azioni adeguate, ma che mi pare dalle parti della destra siano sconosciute. Vale per Santanchè, vale per Delmastro e dovrebbero valere per la verità anche per Nordio, che si è presentato in Parlamento e ha raccontato una storiella palesemente infondata e ammettendo, quasi rivendicando, di aver violato le norme”, ha proseguito il leader di SI. Ma che cosa deve ancora succedere – conclude Fratoianni – perché una ministra, un ministro, un sottosegretario, non si cancellino dalla vita politica, ma smettano di ricoprire incarichi istituzionali, nel rispetto delle norme costituzionali che parlano di disciplina ed onore nell loro svolgimento?”

Quando riprende il dibattito alla Camera sulla mozione di sfiducia a Santanché

I lavori alla Camera riprenderanno alle 15.30. Prima della discussione sulla mozione alla ministra del Turismo Daniela Santanché si terrà la commemorazione nei confronti dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi entrambi in un agguato a Goma, nella Repubblica democratica del Congo, il 22 febbraio del 2021. Al termine seguiranno e le dichiarazioni di voto e il voto sulla mozione di sfiducia a Santanché.

Nordio dopo la discussione sulla mozione: “Risponderò, ho una missione in Argentina”

Al termine della discussione sulla mozione di sfiducia contro Nordio, il ministro non è intervenuto in replica, riservandosi di farlo nelle prossime sedute. “Risponderò. Ho una missione in Argentina e quando ritorno..”, ha detto Nordio ai cronisti che lo hanno intercettato a margine della seduta.

Si è conclusa la discussione generale sulla mozione contro il ministro Nordio

Si è conclusa la discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro Nordio. Nove gli iscritti a parlare che hanno svolto il loro intervento, tutti di opposizione. Il ministro, che era presente insieme a quello dell’Interno Matteo Piantedosi, si è riservato di intervenire in altra seduta. La seduta alla Camera è sospesa e riprenderà alle 15.30 con le dichiarazioni di voto sulla mozione contro la ministra del Turismo Daniela Santanché.

D’Orso (M5s) contro il ministro Nordio: “Con lei l’Italia ha toccato il fondo”

“L’Italia ha toccato il fondo della vergogna. Ma è l’ultimo atto di una messa in scena tragica. Lei signor ministro, non ne ha azzeccato una”, ha dichiarato la deputata M5s, Valentina D’Orso. “Con lei è diventato priorità mettere a riparo da indagini scomode politici e colletti bianchi, pur sapendo che questo comporta un arretramento nel contrasto non solo alla corruzione ma anche alle mafie. è diventato priorità attaccare la magistratura, destinataria di una campagna di delegittimazione. È come se un allenatore non credesse nella sua squadra e li insultasse tutti i giorni invece, di valorizzarne le abilità. Quell’allenatore verrebbe subito esonerato”, ha aggiunto ricorrendo a una metafora.

Ascari (M5s): “Nel caso Almasri Nordio si è coperto di ridicolo”

La deputata M5s, Stefania Ascari è intervenuta in Aula contro il ministro Nordio sul caso Almasri. “La vicenda è tragica ma lei è riuscito a coprirsi di ridicolo anche in questo caso. Ha usato argomentazioni imbarazzanti. Basta dire che un ministro nel 2025 dica che non si è potuto procedere all’arresto perché la documentazione era in inglese. Si commenta da solo”, ha dichiarato. “La verità è che ignora che era dovere suo quello di cooperare con la Cpi. Lei non aveva il diritto di valutare ma aveva il dovere di eseguire. Non è pagato per fare l’avvocato di Almasri, ma come ministro è tenuto a rispettare il diritto internazionale.”

Almasri, Giuliano (M5s): “Da Meloni fuga vigliacca dal Parlamento”

“In quest’aula dovrebbe esserci anche e soprattutto la presidente del Consiglio: immaginare che l’enormità” del rilascio del criminale internazionale Almasri “si sia verificata senza l’i’intervento del capo del governo è qualcosa che non si può sentire. La responsabile è Giorgia Meloni e la sua è una fuga vigliacca dal parlamento”, ha detto la deputata del M5s, Carla Giuliano, in Aula alla Camera durante la discussione della mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. “Il ministro della giustizia non ha detto perché ha scelto di non rispondere alla procura di Roma, pur avendone tutto il tempo, e il ministro dell’Interno non ha detto perché ha rimpatriato in tutta fretta con un volo di stato in Libia un criminale internazionale. Le scuse goffe, gli alibi e le bugie sgangherate di questo governo sono una offesa agli italiani. La liberazione del torturatore Almasri è stato un atto voluto da voi, non un atto dovuto”, ha aggiunto Carla Giuliano.





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