Onu, approvata risoluzione sulla guerra in Ucraina

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Politica

di Giuseppe Ariola





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Nel terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione promossa dagli Stati Uniti che chiede la “rapida fine della guerra”. Tuttavia, il testo non cita la Russia come aggressore né fa riferimento alla sovranità e all’integrità territoriale di Kiev, come invece sancito in Assemblea Generale grazie agli emendamenti proposti dall’Unione Europea. La risoluzione Onu è stata adottata con 10 voti a favore e cinque astensioni, tra cui quelle di Francia, Slovenia, Grecia, Danimarca e Gran Bretagna. Russia, Stati Uniti e Cina hanno votato insieme, un fatto che segna un significativo riallineamento della politica internazionale dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. L’ambasciatore russo Vassily Nebenzia ha accolto positivamente il risultato, definendolo “un passo nella giusta direzione”, dopo aver posto il veto su due emendamenti europei. La rappresentante statunitense Dorothy Shea ha descritto il testo come “elegante nella sua semplicità”, un segnale della nuova strategia diplomatica americana. Francia e Gran Bretagna, che avrebbero potuto bloccare la risoluzione con il veto, hanno preferito astenersi, permettendo l’approvazione della versione proposta dall’amministrazione Trump. In mattinata, l’Assemblea Generale aveva adottato lo stesso testo con 93 voti favorevoli, ma solo dopo essere stato modificato dagli emendamenti europei, che includevano riferimenti alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Sebbene il numero di consensi sia inferiore rispetto al 2022, quando circa 140 Paesi si erano schierati a favore di Kiev, la diplomazia europea ha considerato il risultato positivo, dato il contesto di crescente polarizzazione internazionale. Parallelamente, altri 93 Paesi hanno votato per una risoluzione ucraina sostenuta dall’Ue. La vice ministra degli Esteri ucraina, Betsa Mariana, ha definito il voto “un momento storico che influenzerà il futuro dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità internazionale”. L’Italia ha sostenuto entrambe le risoluzioni in Assemblea Generale. Il Rappresentante Permanente all’Onu, Maurizio Massari, ha ribadito la necessità di una pace “globale, giusta e duratura”, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. “Questi principi non riguardano solo l’Ucraina e l’Europa, ma rappresentano le fondamenta dell’unità della comunità internazionale”, ha dichiarato. Il voto in Consiglio di Sicurezza conferma il nuovo equilibrio geopolitico, con un’inedita convergenza tra Washington e Mosca e il ridimensionamento dell’influenza europea nelle decisioni globali.


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