Provincia di Modena » A Marano sul Panaro torna la rassegna “Azione Natura”. Le schede di presentazione degli ospiti di quest’anno

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Saranno
quattro gli ospiti della 36ª edizione di Azione Natura che
quest’anno avrà come titolo “Restare aperti alla bellezza della
terra”.

Claudio
Piani

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Claudio
Piani, milanese classe 1987, quest’anno è partito da casa sua
a Milano ed è arrivato fino al campo base dell’Everest,
coprendo un percorso di 10.300 km in bicicletta e 160 km a
piedi. Un viaggio che l’ha portato attraverso il Nord Italia, i
Balcani (Slovenia, Croazia, Serbia e Bulgaria), poi in Turchia, Iran,
Afghanistan, Pakistan, India e Nepal. Sono passati dieci anni dalla
sua prima avventura, nella quale raggiunge l’Australia via terra,
utilizzando solo mezzi pubblici e attraversando l’Asia.  È
solo l’inizio di una serie di avventure: due anni dopo, Claudio
riparte verso l’Italia in autostop, viaggiando da Singapore a
Milano. Poco dopo, si trasferisce in Cina, dove trascorre un
anno come allenatore di basket. Al termine del contratto, decide di
tornare nuovamente in Italia via terra, questa volta partendo
dal Tibet. Acquista una bicicletta in acciaio, la stessa che lo
accompagna ancora oggi e gli consente di percorrere ogni angolo del
continente. Successivamente, sempre con la stessain bicicletta,
affronta il percorso della Transiberiana, la Via della Seta
settentrionale e successivamente la Via della Seta meridionale,
attraverso il Caucaso e percorrendo anche l’Afghanistan.

Enrico
“il Mose” Mosetti

Enrico
Mosetti nasce sulle sponde goriziane dell’Isonzo, già da bambino
mette ai piedi per la prima volta gli sci e capisce che questa non
sarà solo una passione, ma la sua vita. A soli 17 anni scende da
solo l’Huda Palica, in Giulie: il canalone più lungo e forse più
elegante e selvaggio di queste montagne. L’estetica della linea,
l’etica dell’esecuzione sono le sue regole. Sulle orme di Mauro
Rumez, ripercorre le grandi linee di discesa delle Giulie, come lo
strettissimo canalone “Comici” e la super esposta parete nord del
Granda Nabois o la Ovest del Canin.

Dopo
aver ripetuto molte delle grandi classiche del ripido in Alpi
Centrali ed Occidentali, nel 2015 scende montagne come l’Artesonraju,
parete S/E, Tocclaraju, parete Ovest. Successivamente scia in
Pakistan, per provare a sciare il Laila Peak, in Georgia e, nella
primavera australe, in Nuova Zelanda per la prima discesa dalla
Caroline face all’Aoraki/mount Cook.  Guida Alpina dal 2017,
oltre allo sci alterna attivamente roccia e ghiaccio, falesia e bici,
ispirandosi a un alpinismo sempre vagabondo e sognatore.

Alessandro
Filippini

Alessandro
Filippini, nato a Milano, laureato in Filosofia, è giornalista
professionista alla Gazzetta dello Sport. Uno dei maggiori esperti di
montagna e di storia dell’alpinismo, da anni segue e commenta
attivamente l’alpinismo himalayano ed extraeuropeo, sia per gli
aspetti di cronaca, che per quelli più etici e “filosofici” dei
suoi protagonisti. Ha seguito da vicino la spedizione italiana al K2
di questa estate, volta a celebrare la prima salita italiana del
1954, con occhio critico, illustrando passato e presente della
cosiddetta “montagna degli italiani”.

Organizza,
cura e presenta eventi legati alla montagna e allo sport, tra cui il
Festival dello Sport di Trento.

Cura
su Gazzetta.it il blog “Alpinisti e montagne”. Autore di film e,
insieme a Reinhold Messner, del libro “Walter Bonatti, il fratello
che non sapevo di avere”, con Luca Calvi ha curato il libro di
Messner “L’assassinio dell’impossibile”.

Contabilità

Buste paga

 

Mario
Vielmo

Nato
a Lonigo, in provincia di Vicenza, partecipa alla sua prima
spedizione himalayana nel 1996, tentando l’ascensione alla
cima del Broad Peak e arrivando fino a quota 7 500 m s.l.m.
Nel 1998 raggiunge la sua prima vetta di ottomila metri,
il Dhaulagiri I. Negli anni successivi scala il
Manaslu (2000) e il Cho Oyu (2001). Il 26 maggio 2003,
raggiunge da solo la vetta dell’Everest e nel 2004 sale la cima
centrale dello Shisha Pangma.

Nel
luglio del 2005 scala il Gasherbrum 2 e nel 2006 raggiunge
la vetta del Makalu, il suo settimo Ottomila. Nel 2007
partecipa alla spedizione sul K2, raggiungendo la vetta il 21
luglio. Il 20 maggio 2013 arriva sulla vetta del Kangchenjunga,
la terza montagna più alta della terra. Nella primavera del 2015
tenta la salita del Lhotse assieme all’alpinista Annalisa
Fioretti, ma nella giornata del 25 aprile si trova al campo base,
dove è coinvolto nel drammatico terremoto. Nella primavera del
2016 ritorna in Nepal e raggiunge la vetta dell’Annapurna I. Il 26
maggio 2017, raggiunge la vetta del Lhotse senza ossigeno, coronando
il suo decimo Ottomila. Vielmo raggiunge la vetta del Broad
Peak il 17 luglio 2019, mentre il 27 luglio 2021 raggiunge la
vetta del Gasherbrum I (8 068 m s.l.m.). Nel 2023 ritorna
al Nanga Parbat dopo il tentativo dell’anno prima e il 3 luglio
2023 raggiunge la vetta senza uso di ossigeno supplementare.
Dopo un tentativo nel settembre 2023, il 9 ottobre 2024 Mario Vielmo
raggiunge la cima principale dello Shishsa Pangma completando la
salita di tutti i 14 Ottomila.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link