Virtualizzazione, soluzioni smart per PMI e studi professionali: quale scegliere

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Il termine virtualizzazione rappresenta un trampolino di lancio per tantissimi studi professionali e aziende che desiderano adottare un approccio moderno alle loro attività lavorative. Risorse IT gestite nel migliore dei modi garantiscono diversi benefici che, nel breve, medio e lungo periodo, possono incidere positivamente sulla produttività e i guadagni.

Per le piccole e medie imprese (PMI) e professionisti, la virtualizzazione rappresenta una soluzione efficace al fine di ottenere una ingente riduzione dei costi e un miglioramento nell’efficienza della produttività grazie soprattutto alla scalabilità. Opzioni come Windows 365 di Microsoft oppure NComputing permettono di implementare macchine virtuali con semplicità ed efficacia. In cosa consiste la virtualizzazione e come sfruttarla al meglio?

Cosa è la virtualizzazione e perché è utile alle PMI

Quando si utilizza l’espressione virtualizzazione ci si riferisce a quel processo che permette di creare ambienti di elaborazione simulati da un unico pool di risorse di un sistema fisico, usualmente un computer.

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Quando si realizza un sistema virtualizzato si può generare una o più versioni virtuali di risorse fisiche, come applicazioni, desktop o server rendendole di fatto accessibili grazie a una connessione di rete. Con un ambiente virtualizzato, ad esempio un server fisico installato nel proprio studio di lavoro, si possono ospitare più macchine virtuali (VM), accessibili dai dipendenti e utili per personalizzare applicazioni e sistema operativo a seconda delle necessità.

Le PMI implementano tali soluzioni per sfruttare i tantissimi benefici annessi. Ad esempio, grazie alla virtualizzazione è possibile ridurre notevolmente i costi; infatti, l’acquisto di meno hardware significa spese ridotte sulla manutenzione e il consumo energetico.

Ulteriore punto di forza della virtualizzazione è la scalabilità, ogni azienda può definire le risorse in base alle proprie esigenze. Si può aumentare o ridurre la base già esistente in qualsiasi momento, garantendo un numero di macchine virtuali superiore o inferiore quando i progetti lavorativi lo richiedono.

Da non trascurare nemmeno la continuità operativa, infatti, quando si crea una macchina virtuale è molto semplice replicarla o spostarla per evitare che il processo di lavoro venga interrotto. Sebbene vi sia comunque la necessità di un hardware fisico su cui la macchina virtuale deve avviarsi, soluzioni in cloud o multi-cloud consentono di ridurre al minimo le interruzioni lavorative.

Così come tali soluzioni vengono integrate nelle attività delle PMI per beneficiare di una maggiore sicurezza informatica. Quando viene generata una sessione virtuale, le applicazioni e i dati vengono protetti con backup automatizzati e policy centralizzate. Un attacco informatico mirato alla macchina virtuale proteggerà il server principale su cui essa è stata creata, proteggendo i dati più importanti ed evitando danni ingenti all’azienda.

Microsoft Windows 365: il cloud per le PMI

Come anticipato nelle righe precedenti, il cloud o il multi-cloud rappresenta una scelta particolarmente efficace per le PMI che non vogliono interrompere l’operatività dei processi aziendali.

Windows 365, ad esempio, è un’opzione cloud particolarmente efficace che permette di accedere a un computer virtuale ospitato nei data center di Microsoft. Il colosso statunitense offre, quindi, un servizio molto veloce che consente di beneficiare di server fisici performanti su cui avviare la propria macchina virtuale.

Negli ultimi mesi Microsoft ha lanciato un Next Unit of Computing (NUC) progettato per garantire una connessione più semplice a Windows 365. Tale prodotto sarà disponibile, salvo cambiamenti, da marzo 2025. Grazie a questa soluzione si può ottenere una maggiore fluidità dell’esperienza di virtualizzazione, oltre che eliminare del tutto la necessità di server fisici in azienda.

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Windows 365 però può funzionare anche senza un’unità dedicata, come un NUC, garantendo ai professionisti gli stessi vantaggi. Infatti, Windows 365 è una valida scelta per le PMI che desiderano un setup semplice, costi prevedibili e un accesso ovunque. Il sistema è pronto all’uso sin dalla prima installazione, riducendo sensibilmente la complessità tecnica. Così come i pagamenti mensili basati su un modello a consumo permettono di pianificare nel migliore dei modi le spese da affrontare nel corso dell’anno. Anche i dipendenti meno esperti di informatica potranno lavorare da qualsiasi luogo con una connessione internet, eliminando quasi del tutto un hardware dedicato.

Alternative economiche: soluzioni low-cost per le PMI

Windows 365 è tra i servizi più performanti ed efficienti per le PMI che desiderano un sistema virtualizzato di qualità, ma come ogni piattaforma di alto livello necessita di un investimento mensile non trascurabile. Quali alternative permettono di ottenere comunque dei vantaggi?

NComputing

Un’ottima scelta è NComputing, da cui si possono acquistare dispositivi NUC compatibili con ambienti virtuali Linux oppure Windows, come Verde VDI. Nello specifico, tali soluzioni consentono di ottimizzare l’efficienza delle risorse hardware e rappresentano la soluzione ideale per le aziende che desiderano spendere poco senza perdere in flessibilità del servizio.

Tra i punti di forza di NComputing ci sono l’efficienza delle risorse e il costo contenuto; due fattori rilevanti nel computo finale di una PMI che sta avviando la propria attività.

Provider di cloud low-cost

Servizi ancor più economici a cui le PMI spesso attingono i loro sistemi di virtualizzazione sono Aruba e SeFlow. Le infrastrutture virtuali sono di buona qualità, ma è nei prezzi il loro maggiore pregio. Questi due provider, nello specifico, ospitano macchine virtuali in datacenter esterni, abbassando notevolmente i costi iniziali. Ovviamente le prestazioni e l’affidabilità non raggiungono le soluzioni più costose elencate in precedenza.

Software open-source

Le aziende che non hanno un budget iniziale per integrare un servizio di virtualizzazione si affidano a soluzioni open-source completamente gratuite. Le alternative più apprezzate sono Proxmox e XenServer.

Proxmox

Questo programma open-source di virtualizzazione permette di accedere a una piattaforma completa per gestire macchine virtuali e container. Le PMI con competenze IT di base che cercano un controllo più che sufficiente delle risorse digitali aziendali troveranno in Proxmox un’ottima soluzione.

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Tra i vantaggi di tale piattaforma ci sono il costo iniziale, pari a zero, la personalizzazione della configurazione e la scalabilità. Quest’ultima caratteristica non è semplice da trovare in un software open-source. Sia le VM che gli LXC (container Linux) vengono creati con estrema facilità.

Questa piattaforma dispone anche di una vastissima community, che supporta costantemente gli aggiornamenti e permette anche agli utenti meno esperti di sfruttarne tutte le potenzialità. Tra le funzionalità più interessanti c’è la possibilità di consolidare server unificando server fisici in una singola macchina virtuale, oppure di creare ambienti di test per sperimentare applicazioni e configurazioni nuove. Ottime anche le opzioni per migrare sistemi operativi, gestire infrastrutture cloud private e automatizzare task dedicate.

XenServer

Chi non ama particolarmente l’interfaccia utente di Proxmox può optare per XenServer, alternativa open-source aggiornata con il nome Citrix Hypervisor. Questo strumento di virtualizzazione permette di consolidare più macchine virtuali su un singolo server fisico.

Questa opzione è ideale per le aziende che hanno la necessità di eseguire contemporaneamente più sistemi operativi (delle macchine virtuali) su un singolo hardware. I benefici principali di XenServer sono da identificare nel consolidamento delle risorse; infatti, riduce il numero di server fisici necessari, e nella scalabilità, grazie a un sistema di migrazione in tempo reale che minimizza i tempi di inattività. Eccellente anche la sicurezza, condizione data da funzionalità avanzate come Measured Boot.

XenServer offre prestazioni elevate, una gestione centralizzata intuitiva tramite un’unica interfaccia e uno storage condiviso, molto utile alle aziende che integrano SAN o NAS per la condivisione dei file. Anche con questo programma si possono consolidare server fisici, creare ambienti di test, migrare sistemi operativi e gestire le infrastrutture cloud private.

Come implementare la virtualizzazione: una guida passo passo

Non tutte le PMI hanno integrato o utilizzato un sistema di virtualizzazione, ciò si traduce in una reticenza generale verso tali soluzioni causata da un’ipotetica difficoltà dei dipendenti. In realtà, implementare una macchina virtuale o servirsi di una piattaforma in cloud da cui sfruttare risorse hardware è molto semplice e intuitivo. Come creare un sistema virtualizzato, quindi?

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Analisi delle esigenze aziendali

Prima di usufruire di una soluzione di questo tipo è opportuno identificare quelle che sono le necessità della propria azienda. Una valutazione oggettiva di quanti dipendenti utilizzeranno le macchine virtuali è indispensabile per pianificare nel migliore dei modi. Definito il numero di dipendenti e le macchine virtuali bisogna identificare quali applicazioni devono essere virtualizzate, ad esempio, pacchetti Office, strumenti per WordPress o software per la grafica. Completando poi la fase di analisi stabilendo il budget disponibile.

Valutazione delle opzioni disponibili

Terminata la fase di analisi dei bisogni, è altrettanto importante valutare le opzioni disponibili sul mercato. L’azienda dovrebbe confrontare le opzioni a disposizione identificando costi, scalabilità e facilità di integrazione.

Optare per Windows 365, ad esempio, garantisce un approccio più semplice e veloce, ma inevitabilmente più costoso; mentre NComputing o Aruba rappresentano alternative con una maggiore personalizzazione a costi inferiori. XenServer o Proxmox invece sono la scelta ideale per un controllo completo e un costo pari a zero.

Acquisto dell’hardware necessario

Definite le necessità aziendali e la piattaforma su cui utilizzare le macchine virtuali, è opportuno acquistare l’hardware su cui creare il proprio sistema centralizzato. Sebbene il cloud riduca al minimo le spese annesse ai dispositivi fisici, bisogna comunque acquistare delle componenti essenziali.

Elementi endpoint come NUC o personal computer sono indispensabili per accedere alle risorse digitalizzate, così come una connessione internet stabile per ridurre la latenza e incrementare la fluidità delle operazioni.

Configurazione del sistema

Affinché si possa implementare un sistema virtualizzato, oltre ai fattori appena elencati, è altrettanto rilevante la configurazione di sistema da adottare. Non tutte le soluzioni offrono lo stesso setup e ciò può incidere sulla facilità di utilizzo del software.

Ad esempio, Windows 365 necessita di una registrazione e una configurazione direttamente sul sito web Microsoft; mentre i provider cloud sfruttano la creazione e configurazione delle macchine virtuali dal pannello di controllo dedicato. I software open-source invece, necessitano di una configurazione manuale e soprattutto di un’installazione su un server locale.

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Formazione del personale

Sebbene i software utilizzati e i servizi in cloud per la gestione delle macchine virtuali siano sempre più user-friendly, è molto importante una formazione adeguata per i dipendenti che andranno a beneficiare di tali strumenti.

Fortunatamente la gran parte dei servizi elencati in precedenza, offre tutorial e guide per semplificare l’apprendimento; così come una vasta community da cui attingere informazioni utili.

Monitoraggio e manutenzione

Anche quando tutto il sistema di virtualizzazione funziona nel migliore dei modi, con server affidabili e software di gestione di qualità, è opportuno effettuare un monitoraggio costante con una manutenzione efficace.

Affinché si possa ottenere una manutenzione regolare è indispensabile aggiornare periodicamente il software, eseguire backup mensili o settimanali e verificare la sicurezza avviando test di scansione delle criticità. Diverse piattaforme in cloud consentono di attivare funzionalità di backup automatico, ma è necessario verificare manualmente.

Conclusioni

Gli studi professionali e le PMI stanno implementando sempre più sistemi di virtualizzazione per abbassare i costi e ottimizzare le risorse a disposizione. Windows 365, dispositivi NUC o i più economici servizi open-source rendono accessibile tale tecnologia anche a chi non ha competenze IT.

Sebbene la virtualizzazione non sia ancora una soluzione perfetta, garantisce tantissimi vantaggi per chi vuole ottenere competitività e una pianificazione oculata del budget a disposizione. Un server locale è ancora oggi l’opzione più comune, ma la possibilità che in qualsiasi momento possa danneggiarsi e bloccare le attività aziendali non è da sottovalutare.



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