Blocco traffico Emilia Romagna: in vigore le misure antismog

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Il blocco del traffico in Emilia-Romagna durerà almeno fino a mercoledì 26 febbraio 2025. La misura è stata introdotta alcuni giorni fa per fronteggiare il problema della negativa qualità dell’aria a causa dello smog, che ha raggiunto livelli da bollino rosso. Ecco le regole da rispettare.

Le restrizioni antismog sono scattate lo scorso 22 febbraio soltanto nelle province dell’Emilia (Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza). Tuttavia, in seguito a ulteriori rilevamenti, dal 24 sono state estese anche alle province della Romagna (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini).

Quindi in tutto il territorio regionale resteranno in vigore fino al 26 febbraio una serie di limitazioni. Tra queste, lo stop ai veicoli con motore Euro 5 o precedenti e ad altre categorie di veicoli, allo scopo di limitare le emissioni di CO2.

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Misure antismog: a cosa servono?

Al pari di quanto avviene con maggior frequenza nelle principali metropoli italiane, come nel caso del blocco del traffico a Roma e del blocco del traffico a Milano, in Emilia-Romagna sono previste misure sia emergenziali che strutturali per contrastare gli elevati livelli di inquinamento atmosferico.

In particolare, l’inquinamento dell’aria in Pianura Padana tende spesso a superare la soglia di guardia, con maggiori rischi per la salute delle persone. I fattori sono molteplici: area geografica soggetta a scarsa ventilazione; elevata densità abitativa e produttiva (e dunque alto numero di abitazioni e veicoli); allevamenti intensivi e coltivazioni agricole che impiegano sistemi di produzione con ampio utilizzo di fertilizzanti.

In queste zone, quindi, sono sempre più importanti le iniziative come appunto il blocco del traffico, volte a favorire la mobilità sostenibile e a incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, della micromobilità elettrica, il bike sharing e le altre forme di mobilità dolce.

Blocco traffico Emilia-Romagna: le restrizioni di emergenza

Il 26 febbraio l’ARPAE (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Emilia-Romagna) comunicherà i risultati di un ulteriore controllo della qualità dell’aria. Di conseguenza, si decreterà o meno il termine del blocco del traffico in Emilia-Romagna.

Le misure emergenziali, cioè quelle a carattere straordinario, si attivano quando l’ARPAE accerta che i livelli di PM10 hanno superato il limite giornaliero per tre giorni consecutivi rispetto ai valori di riferimento. Le PM10 sono una delle due categorie più rilevanti di polveri sottili sospese nell’aria, o particolato atmosferico; l’altra sono le PM2.5, ancor più pericolose.

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Cosa prevedono le restrizioni? In primis lo stop alla circolazione dalle ore 8:30 alle 18:30, nei comuni superiori a 30.000 abitanti, nell’agglomerato urbano di Bologna e nei comuni che vogliono adottarle volontariamente, di alcune tipologie di veicoli in base all’alimentazione e alla classificazione Euro:

  • Diesel Euro 5 e precedenti;
  • Benzina Euro 2 e precedenti;
  • GPL-benzina e metano-benzina Euro 1 e precedenti;
  • Motocicli e ciclomotori Euro 1 e precedenti.

A tutti i veicoli non è consentito di sostare con il motore acceso. Nei comuni di pianura con meno di 30.000 abitanti valgono tutte le restrizioni, eccetto quella per i veicoli Euro 5.

Le misure riguardano anche il riscaldamento delle abitazioni, che non deve superare i 19 gradi. Negli spazi industriali, artigianali, commerciali e ricreativi il tetto è di 17 gradi. Vigono inoltre altri divieti: combustione in camini aperti; utilizzo di impianti a biomassa legnosa per riscaldamento domestico di classe inferiore a 3 stelle; spargimenti di liquami in agricoltura con tecniche non ecosostenibili.

Le misure strutturali a Bologna

Oltre alle misure di emergenza, l’Emilia-Romagna ha adottato delle misure strutturali per il miglioramento della qualità dell’aria. Queste riguardano la mobilità di Bologna. Nel capoluogo dal 1° ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì e la domenica nell’orario 8:30-18:30, non possono circolare i seguenti veicoli:

  • Motocicli e ciclomotori Euro 1 e precedenti;
  • Auto a benzina Euro 2 e precedenti
  • Veicoli diesel Euro 4 e precedenti;
  • Veicoli GPL-benzina e metano benzina Euro 1 e precedenti.

Sempre fino al 31 marzo non è permesso bruciare residui vegetali, salvo specifiche deroghe; utilizzare impianti di riscaldamento a biomassa con meno di 3 stelle; accendere fuochi all’aperto, esclusi i barbecue e solo in caso di eventi organizzati o approvati dalle autorità comunali.

Articolo Modificato Il:25 Febbraio 2025



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