“Il Faro” di Napoli: la nuova sede della Regione Campania, tra luci e ombre. – ArtesTV

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Il progetto “Il Faro”, la struttura che sarà realizzata a Napoli, in prossimità di piazza Garibaldi, e che ospiterà la nuova sede della Regione Campania, è stato presentato nel corso di un evento alla Stazione Marittima, nell’ambito della riqualificazione di Porta Est, alla presenza di centinaia di persone, tra cui moltissimi sindaci e rappresentanti dell’amministrazione locale. L’opera è dello studio Zaha Hadid Architects, che ha scelto il claim “Un faro per la Campania, una nuova porta per Napoli”.

“Volevamo organizzare un’opera di grande architettura contemporanea, un’opera che rappresentasse l’identità moderna di Napoli, della Campania, dell’Italia. Vogliamo dare all’Italia un simbolo di identità moderna. In Europa non c’è un’opera di queste dimensioni, di questo valore, con questa carica simbolica”, ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

“Un faro perché è un segno, un faro perché si vede dal mare, un faro come un segnale di speranza per i navigatori, una città persa che si deve ritrovare. Il Faro, che ha all’ultimo piano un giardino illuminato di notte”. Michele Pasca di Magliano, direttore dello studio Zaha Hadid Architects di Londra, ha illustrato così il progetto de “Il Faro”, l’edificio che sorgerà in via Galileo Ferraris, a Napoli, dove saranno collocati tutti gli uffici della Regione Campania.

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L’architetta Zaha Hadid, deceduta nel 2016, ha realizzato diversi progetti in Campania, in particolare la stazione di Napoli Afragola e la Stazione Marittima di Salerno.

“Il progetto de “Il Faro” è stato fatto in collaborazione con progettisti napoletani e inglesi, un vero team di progettazione internazionale con conoscenze sia delle ultime tendenze nella progettazione architettonica sia della realtà del territorio” – ha precisato Pasca di Magliano-.

L’opera sarà composta “da due torri di altezze diverse. La torre 1 è di circa 100 metri, la torre 2 di circa 80. Sono collegate da una grande piazza urbana coperta, che si collega al centro interscambi. Un podio che ospita tutta una serie di funzioni pubbliche, con centri congressi, sale polifunzionali e zone commerciali, pensate anche per mantenere la piazza attiva e viva per i cittadini, quindi collegata al parco e collegata alla città. La torre 1 è quella che abbiamo destinato prevalentemente agli uffici della Regione Campania”. Di Pasca Magliano ha annunciato, inoltre, che gli uffici del presidente saranno collocati al penultimo piano della Torre 1.

Il progetto “è nato con la passione per Napoli, per il territorio, e con la volontà di portare un segno di speranza e di ottimismo con l’architettura. Napoli è una città che per tanti anni ha sofferto gli abusi della speculazione e della mancanza di pianificazione. Penso che questo sia un progetto positivo, un progetto che porta vera riqualificazione urbana nella città. Con l’architettura si può creare per la città di Napoli un benessere sostenibile nel tempo, veramente trasformativo, e non effimero”.

“Avevamo questa idea di realizzare a Napoli un simbolo dell’Italia intera, un’opera di grande architettura contemporanea. Lo facciamo, con un investimento complessivo di 700 milioni, nell’ambito della riqualificazione di tutta l’area di piazza Garibaldi”, dice Vincenzo De Luca.

“Il progetto complessivo – ha ricordato il governatore – prevede l’interramento del fascio binari dell’Eav da Porta Nolana fino a corso Lucci e la realizzazione di un parco pubblico in via Galileo Ferraris, dentro il quale sarà collocata la nuova sede della Regione. Prevediamo anche una bretella, un ponte di collegamento con il Centro Direzionale, per evitarne l’isolamento”.

“È un’opera splendida – ha aggiunto dopo la presentazione del progetto -, una di quelle opere che caratterizzano un Paese nel mondo. In Italia non abbiamo un’opera così carica di valore simbolico come potrà essere il faro di Napoli, della Regione Campania. Avevamo questo obiettivo: creare un’identità moderna di Napoli. Ma è un’identità che vale per l’Italia intera, perché in tutto il Paese non c’è un’opera così importante dal punto di vista simbolo”.

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Non si sono fatte attendere le critiche all’ambizioso, nonché costoso progetto. “Troppi 700 milioni per la nuova sede della Regione”. “Il Faro presentato da De Luca è probabilmente finalizzato a lasciare il segno del suo passaggio su Napoli, come il Crescent a Salerno – sottolineano due esponenti di Sud Protagonista – con esso, infatti, si sperpererebbero soldi pubblici e si creerebbero problemi al Centro direzionale di Napoli, che verrebbe in parte svuotato, vanificando la sua mission di city della Pubblica amministrazione e delle professioni, degli affari, insomma un passaggio da Attila del 2000. Il progetto di De Luca, infine, non può realizzarsi se il Comune di Napoli non adotta la relativa variante urbanistica e, quindi, il sindaco Manfredi deve chiarire la propria posizione e non darsi ammalato”.



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