Il Papa ha passato una notte tranquilla. In giornata i risultati della Tac

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L’ala del Policlinico Gemelli dove è ricoverato il Papa – Reuters

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Nuova notte tranquilla per papa Francesco ricoverato al Policlinico Gemelli. Lo ha fatto sapere di buon mattino la Sala Stampa vaticana, aggiungendo che Francesco «sta riposando». Successivamente fonti vaticane aggiungono che «è probabile» che i dati della Tac alla quale è stato sottoposto ieri Papa Francesco vengano resi noti in giornata, verosimilmente con il bollettino medico della sera. Le stesse fonti specificano che «il Papa si è svegliato, è in poltrona, continua le terapie», anche l’ossigeno con le modalità dei giorni passati. Non è escluso, prima della fine della settimana, un incontro stampa con i medici per essere aggiornati della situazione generale. Ed è stato ribadito anche oggi che «il Papa può mangiare normalmente». Al momento non si ha notizia invece di altre visite ricevute, a parte quelle degli stretti collaboratori che lo assistono dall’inizio della degenza in ospedale.

A mezzogiorno, come già era avvenuto mercoledì scorso, è stato distribuito il testo della catechesi, che il Pontefice avrebbe dovuto tenere nella consueta udienza generale. Testo «preparato precedentemente», ha spiegato il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni, dopo la pubblicazione (cosa che può essere ripetuta anche per altri testi papali pubblicati in questi giorni di ricovero, ndr). La catechesi, ha precisato Bruni, rientra nel ciclo di udienze che caratterizzano tutto il Giubileo, sul tema “Gesù Cristo nostra speranza”. Si continua a parlare dell’infanzia di Gesù. E oggi in particolare si fa riferimento all’episodio del Vangelo della presentazione di Gesù al Tempio, con al centro il cantico di Simeone, che dopo aver visto Gesù, sottolinea il testo, «vede la morte non come la fine, ma come compimento, come pienezza, la attende come ‘sorella’ che non annienta, ma introduce nella vita vera che egli ha già pregustato e in cui crede». Simeone, aggiunge il Pontefice, «è testimone della fede». E come lui Anna, l’altra protagonista del brano evangelico, «donna più che ottuagenaria, vedova, tutta dedita al servizio del Tempio e consacrata alla preghiera». «Il canto della redenzione di due anziani sprigiona così l’annuncio del Giubileo per tutto il popolo e per il mondo. imitiamo anche noi Simeone ed Anna – conclude il testo della catechesi -, questi “pellegrini di speranza” che hanno occhi limpidi capaci di vedere oltre le apparenze, che sanno “fiutare” la presenza di Dio nella piccolezza, che sanno accogliere con gioia la visita di Dio e riaccendere la speranza nel cuore dei fratelli e delle sorelle».

Ieri sera le condizioni del Papa venivano definite «critiche ma stazionarie», nel bollettino medico diffuso come al solito dopo le 19,00. Una buona notizia va considerato il fatto che, come affermano i medici nel testo, «non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i paramenti emodinamici continuano ad essere stabili. In serata – prosegue il bollettino – Francesco ha effettuato una tac di controllo programmata per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale (ma per sapere i risultati bisognerà attendere domani o comunque il tempo necessario, affermano le fonti vaticane). La prognosi rimane riservata». «In mattinata, dopo aver ricevuto l’Eucarestia – conclude il testo -, il Papa ha ripreso l’attività lavorativa. È stata in sostanza una giornata interlocutoria, ma tutto sommato non negativa. I miglioramenti di lunedì 24 sono rimasti tali ed è sicuramente un fatto incoraggiante.

La giornata si era aperta con una buona notizia. «Il Papa ha riposato bene. Tutta la notte», precisava la Sala Stampa della Santa Sede nell’ormai consueto ragguaglio delle 8,00 sulle condizioni del Pontefice. E più tardi, nel bollettino vaticano ordinario dove si dava l’annuncio dei nuovi decreti per le Cause dei Santi (Salvo D’Acquisto e Bartolo Longo, tra gli altri, come riferiamo più ampiamente a parte) si faceva presente che Francesco, il 24 febbraio, aveva ricevuto in udienza il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e il sostituto delle segreteria di Stato, l’arcivescovo Edgar Peña Parra. Nello stesso bollettino veniva poi annunciata l’intenzione del Pontefice di convocare un concistoro che riguarderà le prossime canonizzazioni del fondatore del Santuario di Pompei e di un laico venezuelano, il beato Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros. Ma senza parlare di date.
Erano comunque notizie che confermavano il miglioramento di lunedì 24 febbraio. Francesco ha anche inviato un messaggio al IV Congresso latinoamericano sulla prevenzione degli abusi nella Chiesa, avvertendo che l’Intelligenza artificiale facilita la produzione di contenuti dannosi e rende difficile la protezione di eventuali vittime.
Nel corso della mattinata di ieri fonti vaticane confermavano che le condizioni del Papa erano rimaste sostanzialmente immutate rispetto a quelle della sera precedente. Francesco, veniva dunque fatto notare, non ha più avuto crisi respiratorie e continua la terapia abituale di questi giorni per curare la polmonite bilaterale. Le medesime fonti sottolineavano anche che nei bollettini medici non si è mai parlato di sedativi.
E mentre scorrevano le ore della giornata, in tutto il mondo, a Roma e in particolare al Policlinico Gemelli sono continuate, tutto ieri, le manifestazioni spontanee di affetto e le preghiere per il Papa . Alle 13,00, la Messa nella cappellina della hall è stata presieduta da fra’ Massimo Fusarelli, il ministro generale dei Frati minori che si trova anch’egli in cura in questi giorni al policlinico Gemelli. «Oggi preghiamo in modo particolare per Papa Francesco. Ci sta facendo vedere con questo momento di prova che vive un esempio di grandezza evangelica, semplicità, vicinanza agli ultimi», ha detto. «Chiediamo al Signore – ha proseguito nel corso dell’omelia – che continui ad ascoltare la nostra preghiera perché sostenga Papa Francesco. Ne abbiamo bisogno come bussola di un tempo oscuro che stiamo vivendo. Speriamo torni rinvigorito nello spirito e nel corpo», ha quindi concluso.
La comunità del Policlinico e dell’Università Cattolica ha varato un programma di appuntamenti di preghiera che comprendono anche l’adorazione, subito prima della Messa delle 13, e il Rosario alle 16,30 presso la statua di san Giovanni Paolo II che campeggia sul piazzale di ingresso, proprio sotto le finestre dell’appartamento al decimo piano dove è ricoverato il Papa.
Oggi, ad esempio, sarà il cardinale Baldassarre Reina, vicario generale di Francesco per la diocesi di Roma, a presiedere la messa delle 13 nella cappella del Policlinico. Lo ha annunciato padre Nunzio Currao, cappellano del Gemelli, al termine della preghiera di adorazione di ieri. Lo stesso Currao ha detto che il Giubileo del Gemelli, fissato per sabato prossimo., si farà. «Era prevista l’udienza dal Santo Padre, ma naturalmente non si farà. Ci saranno invece il pellegrinaggio, il passaggio per la Porta Santa e poi la celebrazione sarà officiata dal nostro vescovo assistente generale Claudio Giuliodori».
Anche ai piedi della statua di papa Wojtyla sono proseguiti per tutta la giornata gli omaggi di affetto al Pontefice infermo. Tanti lasciano un lumino o un fiore. Ieri c’era anche un gruppo di religiosi vietnamiti. Sono rimasti in preghiera, in assoluto silenzio, davanti al monumento, diventato ormai punto di incontro e raccoglimento per tanti. Il loro affetto, lentamente, sale nell’aria fino alle finestre del decimo piano.





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