IPOCRISIA E MANCANZA DI RESPONSABILITÀ –

Le dichiarazioni dell’ormai ex sindaco di Cassano, Papasso, in merito all’aumento della TARI sono l’ennesima dimostrazione di un’amministrazione incapace di affrontare i problemi reali della città.

Le sue parole, cariche di una retorica che ha il solo scopo di giustificare l’ingiustificabile, non possono passare inosservate.

La sua difesa dell’aumento della tassa, basata sugli aumenti generali dei costi, non tiene minimamente conto di un aspetto fondamentale: che fine fanno i risparmi che dovrebbero derivare dalla raccolta differenziata e dalla royalties per la presenza sul nostro territorio di una discarica nella quale conferiscono altri?
Infatti, mentre in altre città i cittadini vedono ridursi il carico fiscale grazie alla differenziazione dei rifiuti, a Cassano, sotto la gestione Papasso, la storia è ben diversa.
Qui, nonostante pare sia alta la % di differenziata, si differenzia per pagare di più, non per pagare di meno. Dove sono i risparmi derivanti dalla minore gestione dei rifiuti? Perché questi vantaggi non si traducono in un abbassamento della tassa per i cittadini?
La differenziata, oltre a essere una necessità ambientale, dovrebbe essere un’opportunità economica, ma, a quanto pare, in questo caso è solo una scusa per aumentare i costi senza che se ne veda alcun ritorno.

Papasso ha ampiamente parlato della TARI, ma si è guardato bene dal trattare un altro punto cruciale: l’introduzione dell’IRPEF. Una tassa che, prima della sua amministrazione, non esisteva. Perché non affrontare anche questo tema?
L’introduzione dell’IRPEF è un ulteriore fardello che subdolamente è stato scaricato sulle spalle dei cittadini, senza che vengano mai forniti motivi chiari e convincenti. La verità è che questa tassa è stata introdotta per coprire il buco creato da spese folli e scelte politiche fallimentari. Dove sono i giustificativi e perché nessuna risposta trasparente?

E che dire dell’aumento della tassa di soggiorno? Un’altra decisione che grava pesantemente sul settore turistico, ma che non ha visto alcuna spiegazione chiara. Ancora una volta, l’amministrazione Papasso si è limitata ad agire senza fornire dettagli o risposte concrete. La mancanza di trasparenza e la continua imposizione di nuove tasse sono il marchio di fabbrica di un’amministrazione incapace di gestire il bilancio comunale con criterio.
Non si può più nascondere la verità: gli aumenti delle tasse non sono il risultato di eventi imprevisti o legati a cause esterne, ma sono il frutto di scelte politiche ben precise, fatte sin dal 2019 e su questo l’ex sindaco fa finta di nulla.

Oggi, con le aliquote al massimo e senza margini per ulteriori aumenti, l’amministrazione comunale di Cassano cerca di deviare il discorso, attribuendo la colpa agli aumenti generalizzati dei costi. Ma la verità è chiara: questi aumenti sono una diretta conseguenza di una gestione economica fallimentare, e i cittadini non devono essere presi in giro.
Papasso, invece di creare fantasmi e cercare pretesti per scontri inutili in vista della campagna elettorale, faccia i conti con il suo operato.
Criticare le sue scelte politiche non significa imbrattare o offendere, ma semplicemente esprimere una visione diversa, basata su un’analisi critica delle sue decisioni. Sappiamo bene che l’ex sindaco non è abituato al confronto: basti pensare al fuggi-fuggi dalle sue fila, con molti dei suoi collaboratori costretti ad abbandonare proprio per i modi di fare dell’ex Sindaco.

La verità è che noi siamo una comunità libera e non ci faremo né zittire né intimidire da chi ha portato il Comune di Cassano sulla strada del tracollo. La responsabilità è nelle mani di chi ha governato, e oggi è tempo di fare i conti con la realtà. La città ha bisogno di un’amministrazione capace, trasparente e attenta alle esigenze dei cittadini, non di chi si nasconde dietro a scuse e false giustificazioni per coprire il fallimento di una gestione che ha pesato troppo sulle tasche di tutti.
È ora che Papasso si faccia carico delle sue scelte e lasci spazio a un futuro diverso per Cassano.

Cassano All’Ionio 26/02/25,
Associazione ArticoloVENTUNO.