“Nelle mie borse non c’è paura”: lo dice con fermezza Daniela Santanchè mentre alla Camera è in corso il voto per la mozione di sfiducia. La ministra del Turismo si riferisce a quanto emerso da un articolo di Selvaggia Lucarelli: l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi Francesca Pascale avrebbe ricevuto da Santanchè una borsa Hermès contraffatta come regalo.
Daniela Santanchè si difende: “Sono una signora”
“Lo dico senza problemi: ho una collezione di borse“, queste le parole di Daniela Santanchè alla Camera il 25 febbraio, il giorno in cui è in corso il voto sulla mozione di sfiducia. Il dibattito sulle borse della ministra si è spalancato dopo le rivelazioni di Francesca Pascale, per questo oggi Santanché prende la parola per dire la sua sulla vicenda.
“Mio padre che era ottavo figlio di contadini mi ha insegnato una cosa: si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere“, tuona Santanché in aula.
Daniela Santanchè parla delle presunte borse false alla Camera mentre è in corso il voto sulla mozione di sfiducia: “Non ho nulla da nascondere”
Poi continua sostenendo di essere “l’emblema di ciò che detestate”, ovvero “una donna libera” che porta “i tacchi alti” e che veste bene. “Voi non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza“, continua la ministra.
Non manca la reazione concitata delle opposizioni che le ricordano la vita di chi si trova in cassa integrazione. Daniela Santanché conclude: “Anche se voi non lo pensate, sono una signora”.
La vicenda delle borse false
Il dettaglio delle presunte borse false è emerso il 21 febbraio, quando Selvaggia Lucarelli ha pubblicato su Il Fatto Quotidiano uno scoop su Francesca Pascale che riguardava proprio Daniela Santanchè.
Quest’ultima, quando era ancora la fidanzata di Silvio Berlusconi, avrebbe ricevuto dalla futura ministra due borse del marchio Hermès sulle quali l’ex cavaliere l’avrebbe messa in guardia sull’autenticità di quegli accessori. Nello specifico, secondo Lucarelli, si sarebbe trattato di un modello Birkin e di un Kelly del valore, complessivamente, di 18 mila euro.
Sempre secondo Lucarelli la beffa sarebbe venuta fuori due anni dopo quando Pascale si era recata in uno store ufficiale di via Montenapoleone per riparare la cerniera interna del modello Kelly. Il commesso che la stava servendo, tuttavia, si trovò costretto a sequestrarla in quanto la borsa risultava contraffatta. Successivamente la merce sospetta fu restituita a Pascale, ma non senza i dubbi del caso.
Su questa vicenda Santanchè ha sempre respinto e le accuse di Francesca Pascale e quanto riportato da Selvaggia Lucarelli la quale, secondo un post pubblicato su X dalla ministra, potrebbe essere chiamata a risponderne in tribunale.
Il voto per la mozione di sfiducia
Come noto, alla Camera si vota la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, nello specifico dal Movimento Cinque Stelle e co-firmata dal Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra.
Diversi gli interventi in aula della maggioranza e dell’opposizione. Fra i tanti, Giuseppe Conte si è rivolto direttamente a Daniela Santanchè ma indirettamente a Giorgia Meloni “che avrebbe dovuto farla dimettere. Perché Meloni oggi mette a rischio il prestigio delle istituzioni e l’immagine dell’Italia nel mondo”.
Mentre il leader del Movimento Cinque Stelle interveniva, tuttavia, Santanchè parlava al telefono. “L’educazione non è di questo mondo”, ha commentato l’ex premier.
Fonte foto: IPA
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