Corte dei conti Emilia Romagna, Delibera n. 13 del 3 febbraio 2025
Nella fattispecie in esame, la Sezione verifica l’applicazione dei principi contabili negli Enti Locali, in particolare riguardo al fondo cassa e al fondo rischi da contenzioso per il bilancio 2021.
L’indagine, che coinvolge 103 comuni, è stata prorogata fino al 2024 ed è rivolta soprattutto agli Organi di revisione contabile, responsabili della verifica e certificazione delle informazioni finanziarie. Per raccogliere i dati necessari e garantire il rispetto delle regole di armonizzazione contabile, è stato predisposto un questionario, il cui scopo è assicurare la trasparenza dei conti pubblici e prevenire manovre elusive che possano compromettere l’equilibrio di bilancio. Questa iniziativa si inserisce in un quadro normativo volto a garantire la sostenibilità economica degli Enti Locali, in linea con la Costituzione e con le pronunce della Corte Costituzionale che evidenziano il rischio di pratiche contabili scorrette.
Una delle principali criticità emerse riguarda l’aumento dei residui attivi e la persistenza di residui datati, problemi che minacciano la stabilità dei bilanci pubblici.
L’armonizzazione contabile è fondamentale per rendere confrontabili i bilanci degli enti territoriali e per prevenire squilibri finanziari. Il mancato rispetto delle regole non è solo un’irregolarità formale, ma può anche nascondere strategie elusive che alterano i dati di bilancio. Il nuovo ordinamento contabile ha introdotto strumenti per una gestione più responsabile, come il Fondo pluriennale vincolato e il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che dovrebbero garantire un uso più prudente delle risorse.
Tuttavia, per evitare danni agli equilibri finanziari, è necessario un controllo più rigoroso sugli avanzi di amministrazione e sulle riserve accantonate.
Un altro problema rilevato riguarda la scarsa attenzione degli organi competenti nel rispettare i principi di armonizzazione contabile. In molti Comuni, le irregolarità non vengono segnalate o non si adottano misure correttive adeguate, compromettendo la corretta gestione finanziaria. La Corte Costituzionale ha sottolineato che la trasparenza e l’affidabilità dei bilanci pubblici dipendono dalla rappresentazione corretta e coerente dei crediti e debiti reciproci tra enti. La simmetria contabile tra funzioni e risorse non è solo un aspetto tecnico, ma uno strumento essenziale per mantenere l’equilibrio di bilancio ed evitare distorsioni che potrebbero compromettere la sostenibilità economica del sistema. Un punto centrale dell’indagine riguarda la mancata asseverazione dei crediti e debiti reciproci tra Enti Locali e Società partecipate, obbligo previsto dal Dlgs. n. 118/2011. La mancata riconciliazione di queste voci mina la trasparenza del bilancio e può portare alla creazione di debiti sommersi, compromettendo l’equilibrio finanziario.
La Corte Costituzionale ha ribadito che tutti gli enti della finanza pubblica allargata devono contribuire al mantenimento della stabilità economica, ed è quindi essenziale che il monitoraggio dei bilanci sia accurato e affidabile.
Un altro aspetto cruciale riguarda il ruolo degli Organi di revisione, responsabili della verifica della veridicità dei dati contabili. La normativa distingue tra pareri, verifiche, attestazioni e asseverazioni: mentre il parere esprime solo un giudizio, l’asseverazione certifica con certezza giuridica la correttezza delle informazioni contabili. Questo obbligo non riguarda solo gli Enti Locali, ma anche gli organismi controllati e partecipati, per garantire che i rapporti finanziari siano attendibili e privi di incongruenze. Il mancato rispetto di questi obblighi può portare a gravi conseguenze, incluse responsabilità amministrative e penali.
Il documento sottolinea anche l’importanza della corretta governance delle Società partecipate dagli Enti Locali, regolata dal Testo Unico sulle Società a partecipazione pubblica (Dlgs. n. 175/2016, Tusp). La riconciliazione delle partite contabili tra Ente Locale e Società partecipate è essenziale per garantire trasparenza, equilibrio di bilancio ed efficienza nella gestione delle risorse pubbliche. Il controllo deve essere proporzionato alla quota di partecipazione dell’ente, con una particolare attenzione per le Società in house, che devono essere gestite in modo da garantire il buon andamento della Pubblica Amministrazione. La Corte Costituzionale ha più volte ribadito che le Società in house devono rispettare il principio di buon andamento amministrativo (art. 97 della Costituzione) e garantire un equilibrio tra autonomia gestionale e controllo pubblico. Se i bilanci non sono allineati, possono crearsi debiti sommersi con conseguenti danni erariali, per i quali rispondono anche gli amministratori delle Società partecipate. Per questo motivo, è fondamentale che la governance tra Ente Locale e Società partecipate sia chiara ed efficace, altrimenti potrebbero essere necessarie azioni correttive, come la razionalizzazione delle partecipazioni o sanzioni per le negligenze riscontrate.
Per colmare le lacune informative e garantire un controllo più efficace, è stato predisposto un questionario specifico. Questo strumento aiuta gli Organi di revisione a svolgere al meglio i propri compiti e a determinare con precisione le poste di bilancio rilevanti per il risultato di amministrazione. Il questionario mira a ottenere un quadro chiaro e dettagliato della situazione contabile degli enti, con particolare attenzione all’equilibrio di bilancio. La Corte Costituzionale ha ribadito più volte che una gestione finanziaria trasparente e sostenibile è essenziale per la stabilità economica dell’intero sistema pubblico.
In sintesi, il documento evidenzia la necessità di controlli più rigorosi sui bilanci pubblici per evitare manovre elusive e garantire la trasparenza nella gestione delle risorse. La corretta armonizzazione contabile, la simmetria tra funzioni e risorse e una governance efficace delle società partecipate sono elementi fondamentali per preservare l’equilibrio finanziario degli enti locali e assicurare la sostenibilità economica del sistema pubblico nel lungo periodo.
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