Riduzione dei contributi INPS: scadenze e modalità di accesso
Il 28 febbraio 2025 rappresenta una data estremamente significativa per i titolari di partita IVA in regime forfettario che mirano a beneficiare della riduzione dei contributi previdenziali INPS. Questa misura consente una diminuzione del 35% sui contributi dovuti e si applica solamente a coloro che sono iscritti alla gestione IVS dell’INPS nelle categorie di artigiani e commercianti. È importante sottolineare che l’agevolazione non è automatica e richiede la presentazione di una domanda specifica all’ente previdenziale. La scadenza per l’invio della richiesta è fissata al 28 febbraio 2025, ed è fondamentale rispettare tale termine per poterne usufruire, in quanto solo coloro che erano già operativi dal 1° gennaio 2025 possono beneficiare di questa riduzione per la prima volta.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Nel caso di nuovi avvii di attività nel corso del 2025, è indispensabile presentare la domanda subito dopo l’iscrizione alla gestione IVS, onde evitare ritardi nell’attivazione della riduzione. Per chi ha già richiesto l’agevolazione in precedenti anni fiscali, c’è da sapere che non è necessario ripetere la procedura annualmente: la riduzione resterà attiva fino a eventuale rinuncia. Qualora si decidesse di rinunciare all’agevolazione, è necessario presentare una richiesta esplicita entro il 28 febbraio 2025, e va notato che, una volta effettuata questa rinuncia, non sarà più possibile richiedere nuovamente la riduzione in futuro.
Chi può usufruire della riduzione contributi INPS
I soggetti in grado di beneficiare della riduzione dei contributi INPS sono limitati a specifiche categorie di lavoratori autonomi. Possono usufruire di tale agevolazione esclusivamente coloro che operano in regime forfettario, registrati alla gestione IVS dell’INPS, e appartengono alle categorie di artigiani e commercianti. È cruciale notare che i professionisti iscritti a casse previdenziali di categoria, come ad esempio avvocati, ingegneri e commercialisti, non possono accedere a questa opportunità fiscale.
La stessa esclusione si applica ai professionisti non iscritti a un ente ordinistico, i quali sono obbligati a iscriversi alla gestione separata INPS, ambito in cui la riduzione contributiva non si applica. Recentemente, è stata introdotta la novità che consente a artigiani e commercianti di richiedere la riduzione anche se non operano in regime forfettario, ma ulteriori dettagli su questa possibilità sono in attesa di esplicazioni operative dall’INPS. È fondamentale per i potenziali beneficiari comprendere queste distinzioni per pianificare efficacemente le proprie strategie fiscali e previdenziali.
Effetti della riduzione sulla pensione e considerazioni finali
Quando si considera la **riduzione del 35%** prevista per i contributi previdenziali, è necessario analizzare le implicazioni a lungo termine, in particolare con riferimento alla pensione futura. Questa agevolazione, sebbene attraente per il risparmio immediato, comporta una diminuzione dei contributi accreditati al sistema pensionistico, incidendo quindi sull’importo finale dell’assegno pensionistico. È fondamentale, per i lavoratori autonomi, comprendere che tale abbattimento potrebbe condurre a una base pensionistica inferiore rispetto a chi decide di versare l’intero ammontare contributivo.
Ad esempio, per coloro che prevedono di mantenere un’attività o che intendono avere una pensione dignitosa, potrebbe risultare più vantaggioso rinunciare a questa riduzione e continuare a versare i contributi nella loro interezza. È un bilanciamento tra il beneficio immediato e la sicurezza futura. Le scelte fatte oggi influenzeranno il tenore di vita durante la pensione; pertanto, è essenziale valutare con attenzione le proprie esigenze finanziarie attuali e future, così come le aspettative riguardanti il mercato del lavoro e l’evoluzione del sistema previdenziale.
La domanda per la riduzione deve essere inviata tramite il portale dell’INPS per garantire che il processo di richiesta sia gestito in modo corretto. Qualora si decida di revocare tale agevolazione in futuro, è importante notare che la rinuncia è definitiva e non consente una successiva riapplicazione della riduzione. Pertanto, è cruciale ponderare tutte le opzioni disponibili per prendere la decisione più informata e vantaggiosa, tenendo sempre presente l’impatto potenziale sulle proprie finanze a lungo termine.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link