Commissioni, a Palermo l’Aula modifica il regolamento

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PALERMO – Sulla carta bisognava discutere del piano delle alienazioni e procedere poi al bilancio, il cui termine scadeva a febbraio. Nei fatti la maggioranza a Sala Martorana, con un blitz, modifica il regolamento del consiglio comunale e azzera le commissioni.

Tutti contro tutti

Un colpo di scena arrivato in una seduta ad altissima tensione, con le minoranze che hanno puntato il dito contro la mancanza del numero legale per i numeri risicatissimo del centrodestra, con tanto di annunciato ricorso agli Enti locali. Urla e accuse incrociate anche dentro la maggioranza, in un “tutti contro tutti” che ha spinto perfino il presidente Giulio Tantillo a lasciare i lavori, guidati poi dal capogruppo forzista Ottavio Zacco.

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Il nuovo regolamento

Alla fine il consiglio comunale ha approvato alcune modifiche al regolamento che però entreranno in vigore solo tra 15 giorni.
Il nuovo regolamento assegna almeno tre impiegati comunali a commissione, affidando in caso di necessità a un consigliere il compito di verbalizzare. Un modo per superare l’impasse in cui si sono ritrovati alcuni organismi.

Commissioni azzerate

La modifica più importante però riguarda la decadenza, a due anni e mezzo, non solo di presidenti e vice ma di tutte le commissioni che adesso andranno ricostituite proporzionalmente ai gruppi
Una novità che fuga ogni dubbio e rimette tutto in discussione, ponendo sullo stesso piano tutti i presidenti a prescindere dalla data di elezione o da possibili rielezioni.

Una soluzione tecnica a un problema politico che adesso andrà affrontato, tanto in maggioranza quanto in minoranza.

I nuovi equilibri

Forza Italia potrebbe perdere una delle tre commissioni, con un prevedibile scontro su chi dovrà farsi da parte. Una faida interna che è stata il vero ostacolo a una soluzione politica della vicenda e che ha provocato lo stallo in consiglio.

La Dc chiede una seconda poltrona e a farne le spese potrebbe essere la Lega.
Non va meglio tra le opposizioni dove il M5s chiede di entrare al Bilancio e all’Urbanistica e a farne le spese potrebbe essere il gruppo Oso.
Un clima incandescente destinato a riaccendere scontri e tensioni, alla vigilia della delicatissima sessione di bilancio che dovrà riprendere dal piano delle alienazioni.

Di Gangi (Pd): “Episodio grave”

“Quanto accaduto è di una gravità inaudita e apre scenari inquietanti – dice Mariangela Di Gangi del Pd -. Il centrodestra ha tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti della presidenza e dei funzionari presenti in aula, il tutto per coprire l’inadeguatezza politica e gestionale della stessa maggioranza che, nonostante abbia numeri consistenti, non riesce a garantire una presenza minima e deve ricorrere a sotterfugi per i quali peraltro chiederemo una verifica di legittimità in ogni sede competente”.
“Lagalla non ha una maggioranza ed è alla mercé di gruppi in concorrenza fra loro – continua -. Non si possono piegare le regole agli interessi di parte”.

Bonanno (Dc): “Soddisfatti”

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione di alcune importanti modifiche al regolamento del consiglio che garantirà un funzionamento ottimale delle commissioni e dell’organo consiliare, scongiurando qualsiasi eventuale giochetto politico – dice Domenico Bonanno della Dc -. Serve una regolamentazione chiara che garantisca la proporzionalità e la rappresentanza dei gruppi. L’approvazione di un sub-emendamento da me redatto prevede esplicitamente a metà consiliatura il rinnovo di tutte le commissioni secondo un criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari, ha permesso di porre fine ad una vicenda tutta politica che andava avanti da settimane e che rischiava di impantanare pericolosamente i lavori d’aula”.

Alotta (Fi): “Proposta condivisa”

“La modifica regolamentare approvata dal consiglio comunale faciliterà l’attività dell’Aula, sono certo che arriveremo ad una proposta condivisa in tempi rapidissimi per poterci così concentrare sulle scelte strategiche che come eletti siamo chiamati ad assumere per la città”. Lo dichiara il consigliere comunale Salvo Alotta.

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