Forum di Assago, test per il 2026. L’analisi del vigile del fuoco: “Bagni mortificanti per la disabilità, ok le tribune: restino sempre così”

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Milano, 1 marzo 2025 – Quando all’occhio del vigile del fuoco si aggiungono l’occhio del papà e quella predisposizione a non lasciare nulla di intentato tipica di chi ha scelto di impegnarsi in un’associazione senza scopo di lucro nonché in una Consulta cittadina, allora può accadere che un luogo destinato ad ospitare una manifestazione di respiro internazionale che si vuole “inclusiva” si riveli in tutti i suoi limiti in fatto di accessibilità per le persone con disabilità e, al tempo stesso, si ponga come conferma che pure l’accessibilità è una scelta e in quanto tale basterebbe sceglierla sempre. Occhi e predisposizione sono di Fortunato Nicoletti, vigile del fuoco, papà di Roberta, una bambina con grave disabilità, vicepresidente di “Nessuno è Escluso“ e della Consulta per i diritti delle persone con disabilità del Comune di Milano. Il luogo scelto per la manifestazione dal respiro internazionale è il Forum di Assago. Quanto alla manifestazione, trattasi delle Olimpiadi Invernali del 2026, quella di Milano e Cortina. Anzi, per l’esattezza e per esteso: Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. 

Il Forum di Assago sarà uno degli spazi che ospiteranno gli eventi del 2026

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Lo “stress test”

Sei giorni fa, al palazzetto dello sport si è tenuto il test event in vista dell’evento a cinque cerchi, che inizierà tra meno di un anno. Nicoletti era presente e ha potuto verificare quanto si sia indietro in fatto di accoglienza delle persone con disabilità e quanto sia facile fare meglio di quanto si faccia ogni giorno in quasi tutti i luoghi che ospitano manifestazioni di grande richiamo. Nel primo caso ci si riferisce ai bagni per le persone con disabilità con i quali gli organizzatori delle Olimpiadi Invernali intendono presentarsi all’appuntamento del 2026: anziché intervenire su quelli già presenti nell’impianto, eliminando le barriere architettoniche, si è deciso di ricorrere ai bagni chimici, di quelli che si vedono nei cantieri per capirsi, ma più grandi.

Il vigile del fuoco Fortunato Nicoletti

Il vigile del fuoco Fortunato Nicoletti

Bagni chimici extralarge. Già l’impatto estetico non è proprio dei migliori. E qualcuno deve essersene accorto ma il rattoppo è stato peggio del buco: i bagni (chimici) per persone con disabilità sono ottimamente segnalati dai cartelli di rito ma sciattamente chiusi alla vista da semplici tendine. Siamo, per l’esattezza, al secondo anello dell’impianto, nello spazio che di solito, in occasione di eventi sportivi e concerti, viene adibito a magazzino o a retrobottega dei bar provvisori che si alternano lungo la circonferenza che fa da anticamere alle tribune. Al di là dell’aspetto estetico, ci sono questioni di sostanza: la porta dei bagni chimici extralarge si apre verso l’esterno e questo complica non poco la vita a chi si muova su una sedia a rotelle e abbia necessità di servirsi della toilette. L’apertura verso l’esterno obbliga infatti ad indietreggiare, a fare retromarcia: non così scontato se si è in carrozzina. 

La sorte del primo anello

Eppure qualcosa capace di offrire uno spaccato diverso è emerso durante il test event del Forum. Il primo anello, quello tutto intorno al campo da basket, sarà chiuso al pubblico perché interamente occupato dalla pista di ghiaccio utile allo Short Track (una delle due discipline ospitate ad Assago nel 2026 insieme al Pattinaggio di figura). Per questo sono stati ricavati posti per persone con disabilità lungo l’anello al livello superiore. E sono stati ricavati bene, sono posti come si deve, con lo spazio che serve. Ma è bastato poco per riuscire a fare le cose per bene, è bastato togliere alcuni dei seggiolini che di solito stanno sulle tribune. 

La domanda aperta

Da qui la domanda che si è posto Nicoletti e con lui altre persone con disabilità e che la Consulta comunale proverà ad approfondire – esattamente come farà per l’altra questione, quella dei bagni – per ricevere una risposta: perché non rendere questa soluzione permanente? Perché non ricorrervi sempre, considerate quante difficoltà incontrino le persone con disabilità per assistere a concerti e altri eventi al Forum così come in tanti altri palazzetti? “Stupisce la soluzione scelta per i bagni, stupisce che non si abbia criterio nel fare le cose, è l’ennesima mortificazione per le persone con disabilità, rischiamo seriamente di fare una brutta figura con chi verrà ad assistere alle gare – rimarca Nicoletti –. Quanto ai posti per la disabilità, invece, si è scelta una soluzione semplice e efficace: perché questo si fa solo per le Olimpiadi?”.



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