il solo modo per costringere Ibra, Furlani & C. a prendere atto del loro fallimento e andarsene

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Se i tifosi del Milan volessero davvero bene al Milan, domani sera al fischio d’avvio dell’arbitro Manganiello per Milan-Lazio San Siro dovrebbe essere vuoto. Completamente. Senza lo straccio di uno spettatore, fatto salvo il manipolo di tifosi della Lazio che prenderebbero posto come loro diritto nel settore ospiti.

Naturalmente non succederà. Perchè gli abbonati ne avrebbero un danno (hanno pagato per vedere tutte le 19 partite casalinghe del Milan) e perchè i non abbonati, che potrebbero prendere due piccioni con una fava e risparmiarsi sofferenze e prezzo del biglietto, o il biglietto l’hanno già comprato oppure non resisteranno all’amore che li lega ai colori rossoneri e che alla fine avrà il sopravvento su tutto.

Non lasceranno San Siro deserto: e sbaglieranno tutti. Perchè chi pensa che il peggio al Milan col tramontare di questa disgraziata stagione sia passato non ha capito che il peggio deve ancora venire. E il peggio comincerà ad arrivare la stagione prossima col Milan che sparito dalla Champions (o più probabilmente da tutte le coppe: più che sperare di superare Bologna e Fiorentina, messo com’è il Milan deve stare attento a non farsi superare da Roma e Udinese) avrà meno soldi da spendere rispetto ai già pochi che Red Bird è stato disposto a scucire in tempi di vacche grasse (si fa per dire), figuriamoci in tempi di vacche magre; e cosa ancor più grave li farà spendere agli inetti, improbabili, improvvisati dirigenti che hanno ridotto il Diavolo in questa pietoso stato, e cioè Ibrahimovic, Furlani e Moncada, quelli di Emerson Royal e Morata, di Fonseca e Conceiçao, quelli che non sapendo da che parte sbattere la testa, dopo aver disfatto la tela tessuta ad agosto, a gennaio hanno deciso di mettere “ufficialmente” la squadra nella mani di Jorge Mendes, il super procuratore portoghese che già in estate aveva tentato di piazzare il suo assistito Lopetegui sulla panchina rossonera.

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Il quale Mendes, incredulo, ne ha subito approfittato trasformando il Milan in una succursale della sua agenzia Gestifute. Conceiçao è senza panchina? Conceiçao prende il posto di Fonseca al Milan. Joao Felix deve rilanciarsi dopo i flop al Barcellona e al Chelsea? Joao Felix si rilancerà al Milan. E pazienza se a Reijnders Conceiçao chiederà di fare il Gattuso: era il miglior giocatore del Milan, segnava come un attaccante ma questi sono gli ordini superiori e bisogna obbedire.

Quello che ai tifosi rossoneri ancora non è chiaro è che la tragedia (sportiva) che da agosto stanno vivendo non è la pur tragica stagione che il Milan sta disputando, orribile sotto ogni punto di vista; la tragedia vera, mille volte peggio di questa, è che l’attuale proprietà e l’attuale dirigenza continuino ad andare avanti a gestire il Milan come se niente fosse accaduto per una, due, tre o chissà quante altre stagioni. E lo so che non succederà: ma l’unico modo per mettere all’angolo l’Armata Brancaleone di Gerry Cardinale, per mettere spalle al muro Ibrahimovic, Furlani e Moncada e costringerli a farsi da parte è quello di una protesta enorme, plateale e clamorosa al punto da avere effetti di risonanza mondiale. Se i notiziari di tutto il mondo dessero la notizia e mostrassero le immagini dello stadio di San Siro vuoto per Milan-Lazio in segno di protesta contro le nefandezze compiute dai dirigenti rossoneri che hanno ridotto il secondo club più titolato d’Europa a una ciofeca, il ritorno d’immagine negativo che ricadrebbe su Red Bird sarebbe spaventoso. E sarebbe impossibile non trarne le conseguenze: che non potrebbero che essere l’allontanamento dei dirigenti responsabili di tanto sfascio, Ibra, Furlani e Moncada, e a Dio piacendo magari anche il disimpegno della proprietà Red Bird. Che a dire il vero è una proprietà molto sui generis se è vero che per comprare il Milan dal fondo Elliott si è fatta prestare i soldi proprio da Elliott: ne deve restituire ancora 489 milioni ma si ritrova in mano un asset che per propria colpa invece di valorizzarsi ha già subìto un grave deprezzamento destinato ad aggravarsi, per la disperazione dello stesso Elliott, fin dalla stagione prossima quando il Milan sparirà da tutti i radar europei e chissà in che condizioni si presenterà al via se al mercato si presenteranno ancora i dirigenti inetti di oggi, quelli che fanno scouting in ogni angolo del mondo e poi acquistano Emerson Royal per 20 milioni dal Tottenham.

Quella che il Milan sta vivendo è un’emergenza biblica, un’undicesima piaga d’Egitto che metaforicamente parlando segue quella già avvenuta della morte dei primogeniti Paolo Maldini e Sandro Tonali. Tutto è finito in mano a una manica di incapaci: se qualcuno richiamasse al loro posto Galliani e Braida (avete letto bene, ho detto l’ottantenne Adriano Galliani e il settantottenne Ariedo Braida) il Milan tornerebbe almeno ad essere una cosa seria. Non la baracconata che è oggi.

Se i tifosi del Milan volessero davvero bene al Milan dovrebbero fare in modo che lo stadio di San Siro, domani per il match con la Lazio, si presenti deserto: agli occhi di Ibrahimovic e Furlani e agli occhi del mondo. Domani e poi ancora per Milan-Como, Milan-Fiorentina, Milan-Atalanta, Milan-Bologna e Milan-Monza. Perchè magari senza il supporto dei tifosi il Milan le partite le perderebbe tutte; ma quella più importante, costringere la compagnia di giro di Gerry Cardinale a togliere le tende del Circo e a farsi da parte, potrebbe concludersi in gloria.

Prima di pensare agli acquisti, urge sfoltire i quadri. Dirigenziali. Il solo modo per uscire di casa e tornare a dire: domani è un altro giorno, si vedrà.



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