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Il Lecco sbatte sul muro della Pergolettese e pure sul palo. La squadra di Curioni disputa un primo tempo gagliardo e trova pure il gol con Tonoli – sarebbe stato il 7° -, ma il terzino di casa viene fermato in posizione fuorigioco. l blucelesti soffrono in fase d’impostazione, ma sul finale di tempo hanno la loro chance con Martic, tradito da un rimbalzo del pallone tutt’altro che facile da leggere. È il segnale che porta verso una ripresa ben diversa, che porta la squadra di Valente a trovare profondità e occasioni nel finale: Sipos viene respinto da Cordaro, il siluro di Di Gesù si stampa sull’incrocio dei pali e nel recupero Battistini calcia decisamente male da posizione parecchio favorevole. Ai punti, insomma, i blucelesti non avrebbero rubato i due punti in più, per quanto il pareggio non sia un risultato da buttare per la classifica.
Pergolettese 0-0 Lecco, l’intervista di mister Federico Valente
Mister, siete stati pressanti e forti:
«In realtà, inizialmente siamo stati meno alti rispetto a quanto avrei voluto. Nel secondo tempo siamo stati più sciolti, si è visto che avremmo voluto vincerla. Continuiamo a lavorare, oggi la linea difensiva ha concesso poco».
Due punti persi?
«Sono autocritico, il primo tempo non è stato bellissimo da vedere da fuori e forse per la ripresa i numeri diranno che avremmo meritato di vincere. Sono critico non per niente, ma perché c’è una ragione se non abbiamo fatto gol. Le due-tre occasioni le abbiamo comunque create con un’idea: in campo ci vanno i giocatori e ogni giorno stanno apprendendo delle idee. Settimana prossima ci aspetta un avversario veramente duro».
Bene Zanellato dalla panchina, di nuovo:
«Sono d’accordissimo, sicuramente Nico ha l’esperienza per muovere veloce la palla e vedere soluzioni come Andrea, ma nel primo tempo abbiamo rincorso tanto la palla. Deve rientrare in forma, sta lavorando giorno dopo giorno».
Cambiati gli esterni, anche complice l’infortunio di Grassini:
«Di Dio ci ha dato ampiezza con la palla, è entrato benissimo senza preparazione. Kritta l’ho cambiato perché mi servivano più esplosività e gamba fresca, e poi Cavallini si è allenato benissimo. Grassini? Sì, ha avuto un problema all’adduttore destro e quando si toccano così non mi danno delle belle sensazioni».
Pergolettese 0-0 Lecco, l’intervista di Manuel Martic
Manuel, una buona prova personale. Per la squadra una ripresa migliore del primo tempo:
«Il primo tempo non è stato troppo buono per noi, il secondo è stato sicuramente migliore. Nel primo non abbiamo creato occasioni, il mister ci ha parlato negli spogliatoi e il secondo è stato “ok”, ma non abbastanza buono per fare tre punti. Guardiamo avanti, alla prossima partita: vogliamo spingere di più per cercare i tre punti».
Non sei riuscito ad avanzare e tirare:
«Nella prova gara proverò a tirare e fare gol, se dovessi segnare mi ricorderò di questa cosa».
Pergolettese 0-0 Lecco, l’intervista di mister Giacomo Curioni
Mister, importante mantenere la distanza:
«Un tempo per parte. Nel primo abbiamo costruito bene fino alla trequarti, nel secondo è emersa la profondità e fisicità della loro rosa. Pareggio giusto contro una squadra in crescita che arrivava con entusiasmo dopo la rimonta con la Pro Patria. Stiamo incrementando i punti fatti fino all’andata ed è un pareggio che mi tengo stretto».
Troppa imprecisione sulla trequarti:
«Abbiamo costruito bene fino a lì, poi abbiamo vanificato la mole di lavoro fatta fino a lì. Ci stiamo allenando, tanto poi lo dà l’interpretazione a livello personale: nel secondo tempo siamo abbiamo sofferto, abbiamo anche fatto prima del tempo i cambi».
Prestazione che ti soddisfa?
«Partiamo con un filotto di dieci partite con troppi pochi punti, la nostra risalita è stata costante e solida. La squadra ha accettato la sofferenza, mancano ancora nove partite e tutti gli scenari sono aperti: c’è la possibilità di star fuori dalle ultime cinque e di staccare le ultime tre».
Ti aspettavi un Lecco che venisse a prendervi così alto?
«Me l’aspettavo, ho studiato le caratteristiche del loro allenatore e so come interpreta la fase difensiva. A noi o al Lecco una vittoria avrebbe dato una certa impronta e avrebbe fatto male l’avversario. I ragazzi sono stati bravi, poi è mancata la giocata del singolo: si può allenare e stimolare, poi sta all’interpretazione dei giocatori».
Un punto alla volta…
«Quando affronti una partita pensi sempre di fare bottino pieno, sempre rispettando l’avversario: il Lecco non ha la struttura per quelle posizioni della classifica, a gennaio ha cambiato tanto e forse ora è in una fase di crescita. Il pareggio lo prendo volentieri, il percorso di una squadra che si deve salvare passa dalla sofferenza e dal punto negli scontri diretti: c’è concorrenza in quella parte della classifica».
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