Bologna città ideale per gli umarells? In effetti il periodo è buono per i curiosi e gli esperti di cantieri, che possono scegliere quali mettersi a osservare fra tram, manutenzione ordinaria, danni da alluvione e abbattimento delle barriere architettoniche. Scherzi a parte, quello dei lavori in corso è un tema che coinvolge sempre molto la cittadinanza: i bolognesi sono attenti a quello che accade intorno a loro, sotto le loro case e le loro attività commerciali, svolgendo effettivamente e fortunatamente anche il ruolo di sentinelle. Una recente ricerca ha stilato la classifica delle città per le quali da un algoritmo fra tasso incidentalità, spesa pro capite e altri indicatori si arriva a definire l’indicatore di pericolosità stradale (IPS) e Bologna (dati Istat del periodo 2016-2024) si è posizionata al sesto posto: risultato che ha incuriosito l’assessore ai lavori pubblici Simone Borsari, da cui è nata l’opportunità di tracciare una mappa attuale degli uomini al lavoro sulle strade e uno sguardo a medio, lungo termine.
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Una classifica posiziona Bologna al sesto posto per “buche e strade insicure”: quale il significato?
“Di classifiche ne vengono stilate continuamente e quella che abbiamo visto in questi giorni, nello specifico, chiaramente va letta in un contesto complessivo, inquadrata in un ampio programma di trasformazioni che stiamo apportando alla città. E’ in atto un programma di manutenzione strade molto importante che stiamo continuando a portare avanti”.
(Il grafico mostra l’incremento di risorse destinate alla manutenzione delle strade nel corso del mandato. La lettura del dato relativo al triennio in programmazione va fatta tenendo presente che una parte delle risorse utilizzate vengono finanziate in corso d’anno con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, quindi il dato è destinato a crescere. Nel 2025 sono stati aggiunti 3,5 mln circa di reinvestimento dei rimborsi rendicontati nell’ambito dell’alluvione 2023 e già finanziati con risorse del
Comune di Bologna).
Dunque, a che punto possiamo dire di essere oggi?
“Lasciando per un momento da parte il tema dei cantieri per le linee del tram, che fra l’altro è di competenza dell’assessore collega alla mobilità, possiamo tracciare una mappa dei programmi di manutenzione strade, per i quali ogni anno stanziamo delle risorse importanti che vanno a impattare sul patrimonio stradale e sui marciapiedi, le cui criticità e priorità fra l’altro vengono condivise anche con i quartieri. Per fare un esempio: l’anno scorso, quindi nel 2024, solo per rifacimento strade marciapiedi concordate con i quartieri siamo intervenuti con 550 mila euro e quest’anno abbiamo in programma di investirne 570 mila. Poi ci sono anche tutti gli interventi che abbiamo messo e che stiamo mettendo in campo sugli effetti disastrosi delle alluvioni che hanno flagellato il nostro territorio negli ultimi anni, non certo preventivati ed effetto di una quantità di pioggia del tutto straordinaria: nel ’23 ci siamo attivati in via di somma urgenza con 1 milione di euro e poi sono stati messi in campo oltre 7 milioni, tra il ’24 e il ’25 per il ripristino di tutta la viabilità collinare (per cui ci sono degli interventi che sono già completati, altri che sono ancora in corso) e in più per l’ultima alluvione abbiamo attivato ulteriori interventi per un importo di 1 milione e 200 mila euro. Ecco, questo per dire che sul tema c’è grandissima attenzione. Aggiungo che abbiamo avuto anche l’opportunità, con il Tour de France, per rifare completamente il manto stradale di una parte del nostro del nostro patrimonio. Stiamo inoltre perfezionando la programmazione con i gestori dei sotto servizi per evitare che vengano rotte le pavimentazioni appena rifatte, salve ovviamente le situazioni di emergenza imprevedibili su cui si deve intervenire.
Tra l’altro abbiamo anche un programma di abbattimento barriere architettoniche previsto nel 2025 che implica interventi importanti su alcuni marciapiedi della nostra città, per un totale di oltre 900 mila euro. Quindi stiamo parlando, in generale, di u’attenzione del Comune di Bologna rispetto alla manutenzione strade che è assolutamente capillare, Chiaro che le programmazioni debbano essere concordate, tenere conto anche dei cantieri già in essere, ma ecco, diciamo che andiamo a intervenire pian piano su tutto il nostro patrimonio stradale”.
Da dove arrivano le segnalazioni per gli interventi necessari?
“Le segnalazioni arrivano dai quartieri e dai cittadini, le situazioni prioritarie vengono concordate anche in base ad alcuni indici che i nostri tecnici di riferimento hanno raccolto sulla base di protocolli operativi molto avanzati: scivolosità della superficie, degrado e deformazione del rivestimento, degrado strutturale e degrado delle riparazioni già fatte sono i parametri che costituiscono la base per il giudizio sull’ammaloramento del manto stradale”.
C’è un aumento sensibile delle risorse sulla manutenzione del patrimonio stradale l’anno in corso: perché?
“Perché partivamo da una situazione (nel 2022) che precedeva 9,7 milioni di euro da mettere sul patrimonio stradale, la manutenzione strade ordinaria e straordinaria. Poi nel 2023 siamo arrivati a 17,7 milioni e nel 2024 a 19,5 milioni. Nel 2025 siamo a un programma di 23,7 milioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio stradale. Stiamo parlando di un passaggio da 19 a 23 milioni dal 2024 e 2025. Cifre importanti che confermano un’attenzione crescente rispetto al nostro patrimonio stradale, I risultatii li vedremo e si vedranno.
“Nel corso del mandato la manutenzione ordinaria è aumentata di circa 2 milioni di euro passando da 17,7 a 19,7 mln di euro (+12%). La previsione del triennio di bilancio va letto considerando una strutturale destinazione in corso d’anno di una parte degli avanzi di amministrazione, pertanto il 2025 ma soprattutto gli anni seguenti sono
destinati a crescere”
Quali sono le strade che si “consumano” di più?
“Le strade che si ammalorano di più sono le strade che sono soggette al traffico pesante e al trasporto pubblico perché è del tutto evidente che più c’è carico di mezzi pesanti e più il manto stradale ne risente. Questo è un dato assolutamente oggettivo”.
Fra quelli che sono i punti da segnare nel 2025, quali sono i progetti che la inorgogliscono di più?
“Sono particolarmente orgoglioso dei lavori che si fanno sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Un tema assolutamente strategico che si sta concretizzando proprio in questi giorni con l’approvazione del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Ci saranno dei lavori già da subito e fra le aree coinvolte posso citare per esempio via Abba, via Pasubio, via Battindarno e via Antonio Di Vincenzo in Bolognina. E questi sono interventi che hanno secondo me un significato politico ancora più importante perché è chiaro che tutti gli interventi di manutenzione strade e marciapiedi devono abbattere le barriere architettoniche, però ultimamente si è sviluppata una sensibilità sempre maggiore dell’amministrazione comunale rispetto ai temi dell’accessibilità e i nostri progetti cercano di essere sempre più qualificati perché chiaramente tutto viene fatto a norma. Ci sono due tipi di intervento che la manutenzione si fa carico. Vorrei spiegarlo: uno è la chiusura delle buche che scatta nel momento in cui il cittadino, la Polizia Locale o chiunque altro ci segnala il problema e prevede un intervento immediato e poi ci sono quegli interventi di rifacimento strade e marciapiedi nuovi che necessitano di una programmazione e anche di risorse diverse.
Un’altra cosa importante da sapere è che ci sono anche tanti interventi che sono meno visibili o che addirittura non si vedono. Ma che spesso portano a grandi benefici per la cittadinanza. Faccio l’esempio del tombinamento in Piazzetta della Pioggia”.
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