L’ammiraglio Credentino: “Fino ad ora abbiamo portato l’Italia nel mondo, oggi il Vespucci porta il mondo in Italia”. Tappa finale a Genova il 10 giugno
Trieste – Il rombo delle Frecce Tricolori ha salutato sabato a Trieste il ritorno in Italia della nave Amerigo Vespucci, rientrata a casa dopo un giro del mondo di 20 mesi, durante i quali il veliero della Marina militare ha percorso 46 mila miglia. La nave scuola ha attraccato nel pomeriggio alla Riva del Mandracchio assaggiando il soffio della bora, che ha movimentato la boat parade organizzata dalla Barcolana: alcune centinaia gli scafi usciti a salutare “la nave più bella del mondo”. La prossima settimana il Vespucci partirà di nuovo, dando inizio al tour del Mediterraneo, che toccherà 15 porti italiani e quelli esteri di Durazzo e La Valletta: tappa finale a Genova il 10 giugno. Tradizione e innovazione hanno caratterizzato la giornata, perché a pochi metri si trovava la nave Trieste, ultima arrivata della Marina Militare, la più grande unità da guerra mai costruita da Fincantieri.
Il viaggio attorno al mondo del Vespucci è servito a esportare il brand dell’Italia nei cinque continenti e ha fornito al governo Meloni la possibilità di consolidare le relazioni internazionali, come testimoniano gli accordi istituzionali e commerciali firmati con India e Arabia Saudita durante la permanenza della nave in quei Paesi. Nel corso della cerimonia organizzata nella pancia della Trieste, il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha ricordato come “in 20 mesi l’Amerigo Vespucci ha accolto centinaia di migliaia di visitatori e numerose autorità permettendo loro di conoscere le eccellenze e le tradizioni italiane. Il binomio Vespucci-Villaggio Italia ha permesso di costruire ponti e rafforzare legami istituzionali”.
“Oggi – ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Enrico Credendino – comincia un’avventura nuova. Fino ad ora abbiamo portato l’Italia nel mondo, oggi il Vespucci porta il mondo in Italia. Saranno 17 tappe per parlare di mare, per ricordare agli italiani che siamo marinai, che siamo un Paese marittimo. Il Villaggio Italia, che ora diventa il Villaggio “in” Italia è stata un’idea assolutamente vincente”.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, costretto a casa da una polmonite, ha sottolineato che “il tour ha raccontato l’Italia al mondo, confermando la nostra nazione quale modello di umanità e relazioni basate sul rispetto reciproco. Ora, con il tour mediterraneo, vogliamo raccontare il mondo all’Italia, rendendo ogni tappa momento di confronto, crescita e condivisione”.
Presenti all’evento i vertici di Fincantieri. “È una bellissima giornata – ha detto il presidente Biagio Mazzotta – e per noi è un grande orgoglio essere qui. Ci sono due perle del mare, costruite da Fincantieri, una storica che serve alla formazione degli allievi dell’Accademia navale e Nave Trieste che è simbolo dell’innovazione, delle tecnologie”. L’ad Pierroberto Folgiero ha annotato come “la nave Vespucci rappresenta la nostra tradizione con 130 anni di storia, con 7 mila navi costruite dal più grande produttore in Europa; la Nave Trieste è invece una unità che poche nazioni al mondo hanno. Poche nazioni al mondo sanno costruire una nave così, un esempio di capacità industriale, ingegneristica e di filiera di tecnologia italiana”.
Non sono mancate riflessioni sulla politica estera. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha dichiarato che “Nave Vespucci rappresenta il simbolo di amicizia tra i popoli. L’Italia ha legami fraterni con ogni paese del mondo”, poi “ovviamente le dinamiche geopolitiche di questi giorni ci preoccupano molto, ma ancora una volta l’appello è a non dividere, ma a unire l’Europa e gli Stati Uniti, ricordare che abbiamo una storia lunghissima in comune che non va assolutamente perduta. È la storia dell’Occidente, di un’unione tra le due sponde dell’Atlantico che sarebbe impensabile mettere in discussione”.
Il Vespucci rimarrà davanti a piazza Unità fino a lunedì, tirando il fiato dopo una navigazione che ha toccato 35 porti in 30 Paesi. Il veliero è aperto alle visite, ma le prenotazioni sono andate esaurite ancora prima dell’arrivo a Trieste. Lungo il molo è in funzione il Villaggio in Italia, con eventi e dibattiti che ripercorreranno l’esperienza del tour mondiale arricchiti da iniziative legate al made in Italy e all’enogastronomia.
Caratteristica la scorta d’accoglienza raccolta dalla Barcolana Special Edition: centinaia di barche a vela, a motore, a remi e piccole derive uscite in mare sfidando il vento rafficato a 30 nodi. Tra i protagonisti, la velista due volte oro olimpico Caterina Banti con Giovanna Micol, l’equipaggio a vela delle Fiamme gialle, insieme a canottieri, velisti con disabilità a bordo della classe Hansa 303 e una flottiglia dei velisti più piccoli sugli Optimist. L’arrivo a Trieste “è stato bellissimo, un’accoglienza travolgente”, ha detto alla stampa ha il comandante del Vespucci, il capitano di vascello Giuseppe Lai.
Nella foto l’Amerigo Vespucci e la portaerei Trieste
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