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La confederazione sindacale Ugl ha inviato una lettera alla Regione Veneto e al Consiglio regionale per chiedere lo stop all’utilizzo di infermieri e operatori socio-sanitari (OSS) alla guida dei mezzi di soccorso. Una pratica che, nonostante le critiche, si è consolidata in molte aziende sanitarie della regione, distogliendo i professionisti sanitari dalle loro mansioni primarie e compromettendo la qualità dell’assistenza.
La situazione attuale.
Già nel 2021, una sperimentazione aveva visto gli infermieri dell’ULSS 7 alla guida delle automediche. Oggi, questa dinamica è diventata una prassi in diverse aziende sanitarie del Veneto, sollevando preoccupazioni tra i sindacati e i professionisti del settore.
Secondo l’Ugl, gli infermieri e gli OSS sono figure chiave nell’assistenza ai pazienti, e assegnare loro il ruolo di autista significa distrarli dalle loro responsabilità principali. Inoltre, gli OSS non hanno alcuna formazione specifica per la guida in emergenza, mentre gli autosoccorritori seguono corsi di formazione e aggiornamento dedicati proprio a questo compito.
Le critiche dell’Ugl.
Nella lettera inviata alla Regione, l’Ugl sottolinea diversi punti critici:
- Mansioni non appropriate: gli infermieri e gli OSS sono professionisti sanitari il cui compito è assistere i pazienti, non guidare mezzi di soccorso.
- Mancanza di formazione: gli OSS non hanno la preparazione necessaria per gestire la guida in emergenza, esponendo a rischi sia il personale che i pazienti.
- Qualità dell’assistenza compromessa: distogliere infermieri e OSS dalle loro mansioni primarie riduce l’efficienza e la qualità delle cure prestate.
- Rispetto della normativa: la guida dei mezzi di soccorso dovrebbe essere affidata esclusivamente agli autosoccorritori, figure previste e formate dalla normativa vigente.
Le conseguenze per il sistema sanitario.
L’utilizzo di infermieri e OSS alla guida dei mezzi di soccorso non solo compromette la qualità dell’assistenza, ma crea anche un sovraccarico di lavoro per questi professionisti, già sottoposti a turni estenuanti e a una carenza cronica di personale.
«Assegnare agli infermieri e agli OSS compiti che non rientrano nelle loro mansioni è un errore», ha dichiarato un rappresentante dell’Ugl. «Questo approccio non solo mette a rischio la sicurezza dei pazienti, ma mina anche la motivazione e il benessere del personale sanitario».
Le richieste del sindacato.
L’Ugl chiede alla Regione Veneto di:
- Interrompere immediatamente l’utilizzo di infermieri e OSS alla guida dei mezzi di soccorso.
- Rafforzare il ruolo degli autosoccorritori, garantendo che siano loro a occuparsi della guida in emergenza.
- Investire nella formazione e nel reclutamento di personale dedicato alla guida dei mezzi di soccorso.
- Rispettare la normativa vigente, che prevede l’impiego di figure specifiche per la guida in emergenza.
La pratica di utilizzare infermieri e OSS alla guida dei mezzi di soccorso rappresenta un problema strutturale del sistema sanitario veneto, che rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti. L’appello dell’Ugl alla Regione Veneto è un passo importante per riportare l’attenzione sulle reali esigenze del personale sanitario e garantire un servizio di soccorso efficiente e sicuro.
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