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Insieme ad alcune persone della società civile abbiamo scritto questa lettera al Presidente della Repubblica che potete firmare scrivendomi a landres75@gmail.com
Egregio presidente della Repubblica
scriviamo per porre alla Sua attenzione il nostro sconcerto e smarrimento, come cittadini italiani e come convinti sostenitori delle istituzioni internazionali, rispetto all’accoglienza da Lei espressa verso il presidente di Israele Herzog, la cui presenza in Italia Lei ha sostenuto essere un “onore per l’Italia”.
Ricordiamo che Israele è un paese attualmente alla sbarra per genocidio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), tribunale riconosciuto dai 193 paesi ONU. Ricordiamo inoltre che è governato da ministri su cui pende un mandato di arresto internazionale emanato da un altro tribunale internazionale, la Corte penale di giustizia (ICC), riconosciuta dalla gran parte dei paesi tra cui l’Italia. Ricordiamo che il 19 luglio 2024 la ICJ ha riconosciuto come apartheid il sistema che Israele mette in atto nei confronti dei palestinesi. Ha altresì stabilito, con un pronunciamento storico, che l’occupazione in Cisgiordania è illegale e la comunità internazionale deve fare tutto il possibile per porvi fine al più presto. Tutte le iniziative economiche e diplomatiche devono essere volte a ottenere questo, stando a quanto scritto nel pronunciamento del 19 luglio scorso.
Un suo predecessore, Sandro Pertini, dopo i massacri di Sabra e Chatila, in cui Israele era pienamente coinvolto, arrivò a chiedere pubblicamente l’estromissione di Israele dalle Nazioni Unite. Da 15 mesi stiamo assistendo: a uno sterminio con dichiarato intento di pulizia etnica, commesso direttamente dall’esercito occupante israeliano e di magnitudine almeno dieci volte superiore a Sabra e Chatila, all’uccisione di oltre 200 giornalisti (due terzi di quelli uccisi nel mondo l’anno scorso), alla distruzione di un sistema sanitario, a oltre 18000 bambini uccisi, alcuni anche in questi giorni di “cessate il fuoco”, all’apartheid e alla distruzione che in questi giorni vede in Cisgiordania un incremento mai visto. E in parallelo registriamo con dolore e sgomento la totale passività diplomatica da parte dell’istituzione che Lei rappresenta e persino un sentimento di vicinanza verso uno stato che è arrivato a mettere al bando agenzie ONU come l’UNRWA, a stracciare la carta delle Nazioni Unite davanti ai delegati ONU e a dichiarare persona non grata il segretario ONU Guterres e la relatrice speciale Francesca Albanese, la quale è tra l’altro nostra connazionale e dovrebbe essere motivo di orgoglio per il nostro paese con il suo straordinario lavoro in difesa della giustizia e del diritto internazionale.
Davanti a questa enorme distanza tra la realtà sopraelencata e le parole che hanno accompagnato l’arrivo di Herzog, Le chiediamo : di esprimersi con chiarezza a sostegno delle istituzioni ONU e del pronunciamento della Corte Internazionale di giustizia del 19 luglio 2024, chiedendo ufficialmente la fine dell’apartheid e dell’occupazione in Cisgiordania, e respingendo a nome dell’Italia le ipotesi di pulizia etnica e di deportazione di massa a Gaza.
Crediamo che solo in questo modo l’Italia contribuirebbe a fugare ogni ambiguità sul proprio convinto sostegno alle istituzioni internazionali e al diritto internazionale, unica alternativa alla degenerazione bellica e alla violenza.
In fede,
Andrés Lasso
Pier Luigi Caramelli
Alessia Mascherini
Maurizio Dolfi
Silva Rusich
Claudia Daurù
Loredana Magri
Manuela Giugni
Gruppo “le dee vulnerabili”
Antonietta Federici
Fiorella Giuntoli
Saverio Benedetti
Silvia Dossi
Gigliola Paolucci Ragni
Francesco Cavalieri
Graziella Guidugli
Elisabetta Rosati
Luca Brogioni
Leonardo Cappellini
Giuseppe Bettenzoli
Laura Marcheselli
Olivier Turquet
Gisella Filippi
Moreno Biagioni
Comunità dell’isolotto
Sandra Carpi Lapi
Francesca Logli
Carlo Consigli
Massimo Torelli
Eleonora Colucci
Marcello Noferini
Cristina Mascalchi
Giovanni Commare
Romina Savio
Antonella Coppola
Paolo Mazzinghi
ARCI Città Vivibili APS
Leonhard Schaefer
Gaia Pedrolli
Antonio Desideri
Firenze Città Aperta
Stefano Santini
Francesco Torrigiani
Marco Fantechi
ANPI Isolotto
Filippo Zolesi
Chiara Giunti
Pierpaolo Loi
Gruppo “In cammino per la Pace”
Comitato fiorentino fermiamo la guerra
(firme aggiornate al 3 marzo ore 16:30)
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