Pescate, stop ai trasporti eccezionali: ‘botta e risposta’ tra FAI e De Capitani

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La FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani “in protesta” contro il sindaco Dante De Capitani. Il motivo? La recente ordinanza che impone il divieto di transito di trasporti eccezionali sullo svincolo in salita e in discesa da Pescate, sulla SS 36, che Anas ha lasciato da tempo in carico al Comune senza però – stando a quanto fatto presente dallo stesso primo cittadino – fornire disegni o relazioni di calcolo del sottostante passaggio pedonale e ciclabile. Il quale, realizzato insieme al ponte Manzoni nel 1985, ora necessita di lavori di manutenzione e messa in sicurezza.

“Un danno per l’economia del territorio” afferma Giorgio Colato, Segretario Regionale Lombardo della FAI. “Questa misura non solo limita la libertà di circolazione dei mezzi pesanti, ma danneggia gravemente le imprese e l’economia della zona, che si basa anche sull’efficienza del trasporto merci. Quando le amministrazioni comunali adottano decisioni simili senza un adeguato fondamento tecnico, finisce per essere l’intero territorio a pagarne il prezzo”.
Secondo la FAI, nonostante l’appello al Prefetto, alla Provincia e alla Camera di Commercio, le istituzioni competenti non sono intervenute con la necessaria tempestività per risolvere la situazione. “Il Prefetto, in particolare, ha risposto con una lettera che non fa altro che rimandare la questione, senza prendere una posizione chiara” sottolinea ancora Colato, mentre il Presidente Nazionale della FAI Paolo Uggè aggiunge: “Siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa utile non solo per il settore dell’autotrasporto, ma anche per il rilancio dell’economia della provincia di Lecco e dell’intera Regione Lombardia. La nostra priorità è garantire che le infrastrutture vengano utilizzate in modo efficiente e che non vengano adottate decisioni che possano ostacolare lo sviluppo e il benessere del territorio”.
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Non si è fatta attendere la replica di Dante De Capitani: “Gli Autotrasportatori hanno tutto il diritto di muovere le loro merci anche con i carichi eccezionali, ma un sindaco ha il dovere di tutelare la sicurezza, oltre che dei propri cittadini, anche dei pedoni, ciclisti e automobilisti che transitano sul proprio territorio, ed è quello che sto facendo”, il suo commento affidato a una nota. “È bastato chiedere alla mia Polizia locale di vietare il transito dei veicoli eccezionali sugli svincoli in salita e discesa del Ponte Manzoni e mi son tirato addosso le ire non solo della categoria degli Autotrasportatori anche a livello regionale e nazionale, con la “minaccia” di manifestazioni di protesta per lunedì prossimo. Peccato che in tutti questi anni non si siano mai mobilitati per avere la Lecco-Bergamo, per nuovi ponti sull’Adda, contro una viabilità locale da Terzo mondo o per le criticità dell’attraversamento di Lecco e la galleria per Ballabio che si allagano a ogni temporale. I carichi eccezionali devono essere autorizzati, e sotto gli svincoli del Terzo ponte c’è un passaggio ciclopedonale che Anas tempo fa ha lasciato a noi e che da 40 anni non vede interventi di manutenzione”.
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Il primo cittadino, poi, aggiunge: “Non abbiamo i disegni, i calcoli e i coefficienti di sicurezza di quel manufatto e nemmeno risultanze di prove di carico per testarne la resistenza. In più ci sono crepe trasversali evidenti sulla spalla nord e copriferri scoperti, sintomi di una sofferenza strutturale. Vogliamo continuare a farci passare sopra “bestioni” da oltre 200 tonnellate come ci è stato richiesto? Vogliamo tirare il collo a quel ponticello? Io dico di no, e siccome oltre ad essere professore di Fisica ho anche una laurea in ingegneria civile, non autorizzo più passaggi extra-carico. La soluzione? Quel tratto di strada deve tornare ad Anas, che ha la forza economica e tecnica per rimetterlo in sicurezza per i carichi eccezionali, che non può avere un Comune come il nostro. L’abbiamo chiesto alla Provincia, alla Regione e ad Anas stessa nell’ultima conferenza dei sindaci del circondario di Lecco, unitamente ad altre opere per 30 milioni di euro. Anche perché su quel sottopasso ciclopedonale passano i veicoli diretti o uscenti dal Terzo Ponte, ma ci passeranno anche quelli diretti al Quarto in fase di realizzazione, e la manutenzione non può essere lasciata al Comune di Pescate. La lasceranno a noi comunque? Ma io non sono obbligato a far transitare i veicoli fuori carico, e non voglio spendere i soldi dei cittadini per sistemare quel sottopasso e far transitare gli eccezionali, quindi si cerchino altre strade su cui passare. Faranno manifestazioni di protesta lunedì? Bene, io ne ho fatte cinque per il mio territorio in dodici anni. E trovare finalmente qualcuno che alza la testa e che si fa sentire per la situazione viabilistica locale, come ho fatto io, non mi dispiacerebbe affatto”.



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