Collaborazione Italia-Germania per Terapie Neurodegenerative: Innovazione Farmaceutica e Intelligenza Artificiale nel 2025

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L’incontro tra Robert Nisticò, presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), e Karl Broich, a capo dell’Istituto federale tedesco per farmaci e dispositivi medici (BfArM), tenutosi a Bonn nel gennaio 2025, ha segnato una pietra miliare nella lotta alle malattie neurodegenerative. Questo dialogo bilaterale, arricchito dalla visita al Deutsches Zentrum für Neurodegenerative Erkrankungen (DZNE), il più grande centro di ricerca europeo nel settore, ha gettato le basi per una collaborazione strategica finalizzata a velocizzare lo sviluppo di terapie innovative e migliorarne l’accessibilità per i pazienti. L’iniziativa si inserisce in un contesto globale caratterizzato da progressi nella ricerca sui biomarcatori, nell’intelligenza artificiale (IA) e nella necessità di rispondere alla carenza di medicinali.

Il Vertice di Bonn: Un Ponte tra Innovazione e Regolamentazione

Il summit tra AIFA e BfArM ha affrontato tre pilastri fondamentali:

  1. L’armonizzazione dei processi regolatori europei per l’approvazione di farmaci.
  2. L’integrazione dell’IA nella ricerca e nella valutazione dei dati clinici.
  3. La condivisione di best practice per contrastare la frammentazione nell’accesso alle cure.

Nisticò ha sottolineato l’importanza di un ruolo centrale dell’AIFA nel panorama europeo, evidenziando come la partnership con la Germania permetta di sfruttare l’expertise tedesca in materia di accesso precoce all’innovazione. Dal canto suo, Broich ha ribadito l’impegno del BfArM nel sostenere modelli regolatori flessibili, capaci di coniugare rigore scientifico e velocità decisionale.

Intelligenza Artificiale: La Rivoluzione nei Processi Regolatori

Uno dei temi più discussi è stato il ruolo trasformativo dell’IA nella filiera farmaceutica. Entrambe le agenzie stanno implementando programmi pilota per utilizzare algoritmi predittivi nella:

  • Analisi di grandi dataset clinici, con focus su risposte ai trattamenti ed effetti collaterali.
  • Ottimizzazione delle sperimentazioni, riducendo tempi e costi attraverso simulazioni digitali.
  • Monitoraggio post-marketing, identificando segnali di sicurezza in tempo reale.

Il BfArM ha condiviso esperienze concrete nell’uso di strumenti di machine learning per valutare l’efficacia comparativa di terapie per l’Alzheimer e il Parkinson, mentre l’AIFA ha presentato i progetti IncreaseNET e CHESSMEN, finanziati dall’UE e mirati a creare reti di dati interoperabili tra Paesi membri.

Progetti Europei: IncreaseNET e CHESSMEN

IncreaseNET (Innovative Clinical Research Network for Europe) punta a standardizzare i protocolli di ricerca multicentrici, facilitando il reclutamento di pazienti con malattie rare come la demenza frontotemporaleCHESSMEN (Collaborative Health Ecosystem for Sustainable Solutions in Neurodegeneration), invece, sviluppa piattaforme di real-world evidence per valutare l’impatto a lungo termine delle terapie.

Questi programmi riflettono una visione condivisa: solo attraverso dati armonizzati e infrastrutture condivise è possibile accelerare la transizione dalla ricerca alla pratica clinica.

Il Ruolo del DZNE e l’Eccellenza Italiana nella Ricerca

La visita al DZNE, diretto dall’italiano Pierluigi Nicotera, ha offerto spunti cruciali sulle nuove frontiere della diagnostica. Il centro sta sperimentando tecniche di imaging avanzato combinate con biopsie liquide per identificare biomarcatori precoci di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e malattia di Huntington.

Nicotera ha evidenziato come la collaborazione transnazionale sia vitale per studiare sottopopolazioni di pazienti: “Grazie a progetti come CHESSMEN, possiamo aggregare dati da 15 Paesi UE, individuando pattern altrimenti invisibili su piccola scala”.

L’Accesso Precoce alle Terapie: Modelli a Confronto

Un capitolo dedicato ha confrontato il fascicolo AIFA per l’accesso compassionevole con il modello tedesco di “Frühe Nutzenbewertung” (valutazione anticipata del beneficio). Entrambi i sistemi consentono ai pazienti di accedere a farmaci non ancora approvati in casi di necessità, ma differiscono nei criteri di eleggibilità e nei tempi di revisione.

La sinergia Italia-Germania mira a:

  • Ridurre i duplicati nelle valutazioni tecniche.
  • Creare un repository comune di evidenze scientifiche.
  • Allineare i protocolli di farmacovigilanza post-autorizzazione.

Sfide e Opportunità: Dalla Carenza di Farmaci alla Sostenibilità

Il vertice ha affrontato anche il problema della carenza di medicinali, acuito dalla pandemia e dai conflitti geopolitici. Le strategie proposte includono:

  • Riserve strategiche transnazionali per principi attivi critici.
  • Incentivi alle aziende per riportare la produzione in Europa.
  • Piani di contingenza basati su modelli predittivi dell’IA.

Parallelamente, si è discusso di sostenibilità economica: l’introduzione di terapie ad alto costo (es. anticorpi monoclonali per l’Alzheimer) richiede modelli di rimborso innovativi, come i pagamenti a risultato legati a endpoint clinici verificabili.

Prospettive Future: Verso un’Agenzia Europea del Farmaco Rinforzata

Nisticò ha concluso con un appello a rafforzare il ruolo dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali), proponendo di:

  1. Istituire un Comitato Congiunto UE per le malattie neurodegenerative.
  2. Sviluppare linee guida unificate sull’uso dell’IA nel ciclo del farmaco.
  3. Promuovere studi indipendenti su efficacia comparativa, coinvolgendo centri accademici.

Conclusioni: Una Collaborazione che Fa Scuola in Europa

La partnership AIFA-BfArM rappresenta un modello di cooperazione regulatoria che potrebbe ispirare altri Paesi UE. Combinando eccellenza scientifica (con il DZNE), innovazione tecnologica (IA) e visione politica, Italia e Germania stanno scrivendo un nuovo capitolo nella cura delle malattie neurodegenerative – patologie che colpiscono oltre 14 milioni di europei.

I prossimi passi? L’avvio di trial clinici congiunti e l’adozione di un Digital Twin per simulare l’impatto socio-sanitario delle nuove terapie. Una sfida ambiziosa, ma necessaria per tradurre i progressi della ricerca in benefici tangibili per i pazienti.

Obiettivi della Collaborazione

La partnership tra AIFA e BfArM si concentra su diversi aspetti fondamentali:

  1. Sviluppo di nuove terapie: Favorire la ricerca e lo sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento di patologie come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.
  2. Accesso accelerato ai farmaci: Creare procedure armonizzate per velocizzare l’approvazione e la distribuzione di nuovi trattamenti, riducendo i tempi burocratici e garantendo maggiore disponibilità ai pazienti.
  3. Scambio di dati e conoscenze: Condividere informazioni tra i due enti regolatori per migliorare l’efficacia delle sperimentazioni cliniche e garantire la sicurezza dei nuovi farmaci.
  4. Supporto alla ricerca clinica: Promuovere studi clinici congiunti tra centri di ricerca italiani e tedeschi, incentivando la collaborazione tra università, istituti di ricerca e aziende farmaceutiche.

Fonti

Lavinia Giganti – Redazione


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