E’ stato tra i protagonisti di Milano Marittima, premio “Gianni Batani” all’ideatore del Cluny Bar

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Si è conclusa con successo la manifestazione fieristica “Riviera in Fiera”, che si è svolta nei giorni 3,4 e 5 marzo 2025 nel Magazzino del Sale Torre, organizzata dal Consorzio “Riviera in Fiera”, composto da dieci operatori che operano nel territorio cervese, che hanno  promosso l’evento. L’iniziativa era rivolta agli operatori della ristorazione e dell’ospitalità turistica e ha destato grande interesse e registrato grande partecipazione.

Un ruolo di rilievo l’hanno avuto le locali associazioni di categoria Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio. Non ci poteva essere scenario migliore dello storico Magazzino del Sale Torre per coniugare tradizione e innovazione. La manifestazione ha coinvolto come esperienza formativa anche alcune classi dell’Istituto Alberghiero Ipseoa Tonino Guerra di Cervia.

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Durante la fiera si è tenuto nel pomeriggio del 5 marzo, un evento di rilievo di carattere culturale, giunto alla sua quarta edizione: la consegna a Peppino Manzi del premio “Gianni Batani” una vita dedicata all’ospitalità”, un riconoscimento speciale alla memoria del grande imprenditore del settore turistico Gianni Batani, scomparso il 5 febbraio 2022. L’incontro è stato coordinato dalla giornalista Ilaria Bedeschi. Hanno portato il saluto a nome degli organizzatori: Matteo Scozzoli, presidente del “Consorzio Riviera in Fiera” e Mauro Bartolotti, Mattia Missiroli, sindaco di Cervia, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale.  

Renato Lombardi ha ripercorso con una videoproiezione di suggestive immagini storiche, la biografia di Peppino Manzi, uno dei protagonisti dello sviluppo di Milano Marittima con la sua storica esperienza del Cluny Bar, nato il 16 maggio1969 a Milano; un’esperienza condivisa con la moglie Luisa  e durata fino al 2004. In realtà l’esperienza del Cluny rappresenta l’apice di una vita professionale intensa. Peppino Manzi aveva iniziato da giovane  a lavorare girando per l’Italia (Cortina D’Ampezzo e Madonna di Campiglio) prima di avventurarsi in Europa tra Francoforte, Ginevra e Londra. Le esperienze lavorative giovanili furono la base da cui partire nella Milano Marittima degli anni Sessanta, che viveva la “grande trasformazione” e il passaggio al turismo di massa.

Una realtà che era caratterizzata dallo sviluppo degli insediamenti turistici e legati al turismo (alberghi, stabilimenti balneari, bar e ristoranti, strutture sportive e del divertimento, negozi). Nasceva il mito della “dolce vita” a Milano Marittima legata, anche ai suoi locali da ballo (Pineta e Woodpeacker). Peppino Manzi, aveva lavorato negli anni Cinquanta e Sessanta al Woodpaeker, quando ancora la sede era nel viale Due Giugno. Nel 1968  sarà alla direzione, per un anno, del nuovo Woodpeckear, trasferito in zona Bassona, prima dell’apertura del Cluny nel 1969. Nel 1965, per un anno, aveva vissuto l’esperienza dell’apertura del primo Ristorante Al  Caminetto di Milano Martittima.  

Le esperienze di lavoro erano condivise con il fratello Mario Manzi. Nel frattempo Peppino Manzi aveva maturato l’idea, il “sogno” come lo definiva lui, di creare un Piano Bar, per una clientela elegante e selezionata. Sogno che poi si realizzò nel 1969. Per descrivere queste atmosfere un cliente gli aveva dedicato una poesia, in cui descriveva il Cluny: “Splendido come ce ne sono pochi. In un angolo il piano a coda. Un pianista accarezza la tastiera. Sorseggio una bevanda dolce come la vita qui. Davanti a me un lento passeggio: uomini, donne, ragazzi, bambini. Il mondo cammina, ma qui sembra che il mondo si sia fermato in un’isola in mezzo all’oceano della vita”. 

Il piano bar era animato da personaggi importanti dello spettacolo: Renato Mattarelli, Thomas Nigel, Checco Marsella del complesso “I Giganti”. Tra i clienti celebri del Cluny:  Carla Fracci, Pippo Baudo, Ave Ninchi, Adriano Celentano e Barbara Bouchet.

L’accoglienza e la professionalità erano le caratteristiche del locale. La professionalità non è però disgiunta dalla formazione e dall’aggiornamento di chi opera nel settore. Per questo Peppino Manzi ha lavorato per venti anni, a partire dal 1971, come docente negli istituti alberghieri e professionali del settore turistico, a cominciare da quello di Cervia. Peppino è considerato il “maestro dei barman italiani”. Nel 1980 ha pubblicato il “Manuale del barman”, adottato negli Istituti alberghieri e più volte ristampato. Nel 1988 ha organizzato e condotto il 1° Corso professionale della Didattica del Bar. È una passione che gli è rimasta, dopo la chiusura forzata nel 2004 del suo locale (mancato rinnovo dell’affitto dei locali) e dopo una vita professionale ricca di soddisfazioni, ma anche di grandi difficoltà.

Sono decine le pubblicazioni cartacee e on line realizzate in questi ultimi anni da Peppino con il logo di “Cluny Edizioni”. Le pubblicazioni sono state pensate anche con una funzione didattica per le Scuole Alberghiere delle varie realtà regionali, esplorando i prodotti tipici del territorio, le ricette delle tradizioni gastronomiche, gli abbinamenti dei cibi coi vini. Su questi principi sono stati realizzati i libri su: La Cucina Costiera del Mediterraneo, La Guida Romagna-Emilia (non a caso mette in primo piano la sua Romagna!) e sulle Cucine regionali di Friuli-Venezia Giulia, Campania, Sardegna. Vari manuali sono stati realizzati negli ultimi due decenni: Storie di Bar, Terminologia culinaria: i Il Gin e i suoi segreti, Allestimento di Buffet e Cocktail Party, Il Manuale del Barista: la Caffetteria, I Vini d’Italia,  After Dinner: Amari e Liquori. I saperi e le esperienze professionali di Peppino Manzi trovano riscontro nelle sue pubblicazioni. E oggi, all’età di 86 anni (compiuti il 7 marzo), ha in cantiere una nuova pubblicazione sulla Liguria, con rinnovato entusiasmo e passione.  

Per 27 anni Peppino è stato presidente del sindacato dei pubblici esercizi dell’Ascom di Cervia.Tra i suoi vari riconoscimenti uno gli sta particolarmente a cuore: quello conferitogli dal Comune di Cervia il 14 agosto 2016, in occasione del 104° Compleanno di Milano Marittima, a firma del sindaco Luca Coffari, con la motivazione: “A Peppino Manzi. A riconoscimento di una lunga e brillante carriera come professionista dell’accoglienza e maestro per le nuove generazioni. Il suo operato ha contribuito all’affermazione di Milano Marittima come meta turistica ai vertici del panorama internazionale”.

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Il “Premio Gianni Batani”, è stato consegnato a Peppino Manzi da Luciana, mamma di Gianni Batani, dagli organizzatori, da Mattia Missiroli e Renato Lombardi. Il premio consisteva in una bella ceramica artistica personalizzata, opera di Elisa Grillini.



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