EMPOLI – Il passato e il presente che si intrecciano e si raccontano attraverso gli occhi delle donne in un contest cittadino: il ‘Premio Contessa Emilia’. Un format promosso dal Comune di Empoli e voluto dalla Commissione Pari Opportunità di Empoli che in questi quattro anni ha saputo emozionare e coinvolgere un’intera comunità.
La quarta edizione del ‘Premio Contessa Emilia’ comincia con una dolcissima e delicata introduzione a cura della prima arpa nell’Orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago, Annalisa Desantis che collabora anche con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Quel ‘timbro’ ha accompagnato tutta la cerimonia con brani di Enaudi, Morricone e Pescetti.
Le ‘premiate’ sono quattro donne. Sul ‘podio’ dell’ascolto, della narrazione, le belle imprese di queste donne che sono state premiate e raccontate con professionalità e molta sensibilità. I lunghi applausi del numeroso pubblico presente, appassionato e attento, le hanno incorniciate come quadri di vita e di valore per l’impegno profuso nella loro comunità.
Ecco i loro nomi: per la sezione ‘Donna del passato’, Naire Cartechini, una vita a servizio della comunità, ha ritirato il premio la nipote Arianna; per la sezione ‘Donna del presente’, Stefania Caparrini, imprenditrice che mette al centro le donne. Due sono state invece le donne a cui è stata assegnata la menzione d’onore.
Hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento: Claudia Fiaschi – scomparsa il 4 marzo 2024, presidente di Coeso, ex portavoce del Forum del Terzo settore -. Claudia aveva dedicato la sua vita alla cooperazione sociale, con particolare attenzione al mondo dell’educazione e dell’infanzia. Per lei a ritirare la pergamena, la sorella Silvia; la seconda menzione è stata conferita a Maya Albano, presidente della Commissione Pari Opportunità di Empoli dal 2020 al 2024.
L’evento si è svolto come da tradizione nella ‘Giornata internazionale della donna’, sabato 8 marzo 2025 nella bellissima e suggestiva Sala Maggiore della biblioteca comunale Renato Fucini (via Cavour, 36). La cerimonia di consegna è apparsa fin da subito rinnovata con un tocco di freschezza ‘musicale’ anche nei racconti delle storie delle candidate, sia per la sezione del ‘passato’ che del ‘presente’. Le voci narranti dei racconti di vita sono state quelle delle componenti della Commissione Pari Opportunità che hanno regalato emozioni autentiche, quelle che il pubblico ha percepito e ritrovato anche in una nuova incursione musicale davvero particolare.
Protagoniste della performance alcune ospiti della RSA Chiarugi di Empoli, nell’ambito di un progetto di animazione musicale appena cominciato all’interno della struttura, a cura del musicista e musicoterapeuta Nicola Corti, che hanno cantato le storie di Renata e Giovanna, professione ‘bottegaie’ della nostra città. Bellissimo momento a cornice dell’annuncio del nome della ‘Donna del presente’.
Il momento più importante è stato quello delle premiazioni. La consegna delle due spille che rappresentano un capolavoro artigianale di storici orafi di Empoli, un manufatto prezioso della gioielleria Alino Mancini, è stata per mano del sindaco Alessio Mantellassi, dell’assessora Valentina Torrini e della presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Cira d’Antuono.
Quattro donne, quattro visioni di futuro che hanno lasciato un segno importante nella città di Empoli. Le ‘premiate’ sono state sostenute da decine di segnalazioni: per la sezione ‘Donna del passato,’ oltre a Naire Cartechini, le altre candidate segnalate sono state Vanna Lavezzo, Le Bottegaie di Empoli, Claudia Fiaschi (menzione d’onore 2025 insieme a Maya Albano), le Sorelle Paci Dilva, Maria Sira e Adelma e Vera Viti.
Invece per la sezione ‘Donna del presente’, le donne segnalate sono state: Serena Sostegni, Irene Fallani, Maila Fulignati, Vanna Boschetti, Luciana Galbusera, Antonella Ninci, Stefania Caparrini (premiata di questa edizione).
In sala erano presenti fra gli altri il senatore Dario Parrini, il consigliere regionale Enrico Sostegni, rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale di Empoli.
La cerimonia si è conclusa con un brindisi finale, tutte e tutti insieme, per festeggiare la Festa della donna.
LE MOTIVAZIONI – A Naire Cartechini è stato assegnato il Premio Contessa Emilia 2025 “per il suo impegno a favore dell’integrazione e dell’inclusione, sia nell’ambito della disabilità sia nell’ambito dell’immigrazione. Per la sua umiltà e la sua determinazione ad aiutare la comunità, nate dalla convinzione che nessuno si salva da solo. Per il suo contributo lavorativo nei servizi sociali dell’Empolese Valdelsa e per come si è generosamente spesa anche nel mondo del volontariato”.
L’altra premiata, Stefania Caparrini ha ricevuto il ‘Premio’ “per il suo modo illuminato di fare impresa, che gli è valso premi e riconoscimenti prestigiosi, alimentato dalla convinzione che ogni imprenditore abbia anche una forte responsabilità sociale e umana nei confronti della comunità nella quale opera, a partire dalle proprie lavoratrici e dai propri lavoratori. Per aver saputo rendere la sua azienda un luogo di riattivazione per persone in difficoltà perché vittime di violenza, perché troppo adulte per il mondo del lavoro, perché fragili o con disabilità. Per il suo attento e costante ascolto dei bisogni di cittadine e cittadini e per la sua volontà di dare risposte concrete ed efficaci, in modo silenzioso e rispettoso e con grande umanità. Per il suo costante dialogo con il mondo dell’associazionismo, così da creare occasioni di crescita, inclusione e sostegno all’autonomia e da migliorare la qualità della vita delle persone”
La Commissione Pari Opportunità di Empoli ha conferito la menzione d’onore per la ‘Donna del passato’ a Claudia Fiaschi, “brillante professionista, donna e madre determinata e coraggiosa, portavoce del terzo settore, che credeva profondamente nel capitale umano. Questo riconoscimento intende valorizzare l’impegno quotidiano e costante della cooperazione delle persone che insieme, a piccoli passi, possono rivoluzionare civilmente il mondo per renderlo più giusto, più equo” e a menzione d’onore per la ‘Donna del presente’ a Maya Albano “per la grande dedizione e professionalità, per la sua capacità di ascolto, condivisione e mediazione con cui si è contraddistinta come presidente della Commissione Pari Opportunità dall’anno 2020 al 2024, riuscendo a dare voce e a valorizzare ciascuna delle donne che hanno avuto il piacere di collaborare con lei, per la grande attenzione rivolta alle Donne e per l’aiuto concreto che dona ogni giorno alla comunità”.
LE DICHIARAZIONI
“Oggi rinnoviamo un premio che ormai è tradizione per Empoli, quello dedicato alle donne del presente e del passato, oserei dire anche del futuro – spiega il sindaco Alessio Mantellassi –. Perché è grazie alla dedizione di queste figure che Empoli si arricchisce di valori. Grazie alla Commissione Pari Opportunità raccogliamo e raccontiamo donne grandi nella loro quotidianità e nel loro lavoro da diventare esempi per tutta la città. Due di queste non ci sono più, Claudia Fiaschi e Naire Cartechini, e hanno lasciato il segno nella nostra comunità. Stefania Caparrini e Maya Albano ci raccontano due storie importantissime: per Caparrini l’imprenditoria femminile che opera in un contesto sano, con un occhio attento all’ambiente e al benessere di chi lavora in azienda. Per Albano un instancabile impegno a favore delle donne, con 4 anni di presidenza nella Commissione Pari Opportunità. Mi congratulo con tutti i presenti e le organizzatrici, a partire dall’assessora Torrini e dalla presidente d’Antuono, per un’altra memorabile edizione del Contessa Emilia”.
“Ancora non si è compreso che, per raggiungere la parità di genere, dobbiamo andare avanti tutte e che se una di noi molla, perdiamo e rallentiamo tutte – afferma l’assessora alle Pari Opportunità, Valentina Torrini –. Per questo credo che sia importante raccontarsi e narrare le storie delle donne che ce l’hanno fatta, perché queste ci sosterranno il giorno in cui qualcuna di noi si sentirà dire ” non ce la puoi fare”. Ce la possiamo fare, come ce l’hanno fatta le donne a cui abbiamo consegnato il Premio Contessa Emilia, è la società che deve organizzarsi perché siano effettivamente garantite pari opportunità a tutte e tutti”.
“Questo Premio nasce per fare emergere le storie delle donne che tanto hanno costruito per tutte e tutti noi e che rischiano di essere dimenticate – conclude la presidente della Commissione Pari Opportunità di Empoli, Maria Cira d’Antuono –, come è accaduto alla Contessa Emilia, perché viviamo in una società che ancora fa emergere gli uomini, nascondendo le donne. Le donne che abbiamo raccontato stasera ci aiuteranno a costruire una narrazione diversa e a migliorarci. Grazie alle persone che hanno inviato le segnalazioni e alle componenti della Commissione Pari opportunità, che tanto hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.
VOCE ALLE PREMIATE
“Naire era una donna apparentemente semplice ma non scontata – sottolinea la nipote Arianna -, tenace ma non invadente, impegnata ma non ambiziosa. Nella semplicità ha intessuto rapporti, nella tenacia ha perseguito i suoi ideali, nell’impegno ha lavorato. Con profonda attenzione e grande umanità ha sempre ascoltato ed accolto tutti nella sua vita”.
“Empoli è qualcosa di molto importante per me – afferma Stefania Caparrini -. Mio figlio Andrea porta volutamente il nome del Santo Patrono. Non sono mai riuscita a pensarmi in un territorio differente, neppure quando sarebbe stato conveniente. A ogni passo ho ricordi che mi fanno compagnia, ancora oggi quando sono preoccupata cammino in centro fino al Torrione di Santa Brigida e resto lì e trovo la pace. Racconto questo per far comprendere il valore di questo premio per me: è una ventata d’amore che mi tocca veramente nel profondo perché questa città è la mia città. Sapere che sono entrata nel cuore di qualcuno, tanto da candidarmi a questo riconoscimento, è una grande vittoria per la quale sono grata tanto quanto non sono certa di sapere esprimere”.
IL PREMIO – Il Premio Contessa Emilia è nato nel 2022 dal contest ‘Tracce di donne’ con l’obiettivo di valorizzare il contributo di donne, ‘del passato’ e ‘del presente’, che si sono contraddistinte per il loro impegno verso la comunità, per questo meritevoli di menzione. È un premio dedicato alle donne, per il quale è stato scelto un nome a memoria di colei, ovvero la Contessa Emilia, che nel 1119 concesse, in qualità di moglie del conte Guido Guerra, la realizzazione dell’incastellamento di Empoli intorno alla Pieve di Sant’Andrea, in seguito diventata la Collegiata. Fu grazie a lei che gli empolesi ebbero una porzione di suolo dove poter costruire le proprie case ed edificare un nuovo castello. E, in quel tempo, ebbe origine Empoli, successivamente cinta di mura.
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