Termovalorizzatori, la Regione smentisce ritardi. E Schifani annuncia: «Bando per la progettazione tra marzo e aprile»

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RIFIUTI

«Tutti gli atti sono stati tempestivamente inviati all’Anac», dichiara Salvo Cocina in una nota alle agenzie di stampa

Di Luisa Santangelo |

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«Nessun ritardo, tutti gli atti della procedura sono stati tempestivamente inviati all’Anac e il presidente della Regione Schifani, quale commissario straordinario, ha già firmato il protocollo di vigilanza collaborativa aggiornato anche con gli importi per la direzione lavori, che è stato inoltrato a Invitalia per la sottoscrizione finale». Lo dice, in una nota diffusa alle agenzie di stampa, Salvo Cocina, responsabile dell’Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti. Il tema è quello della realizzazione dei termovalorizzatori di Palermo e Catania e della gara per la progettazione di fattibilità tecnico-economica, che dovrà essere pubblicata da Invitalia, e che – come ricordato stamattina dal quotidiano La Sicilia – era stata annunciata come imminente già a febbraio.

Parlando con la nostra testata, sabato pomeriggio, era stato lo stesso ingegnere Cocina a dichiarare: «Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ci sono molti adempimenti dovuti al protocollo firmato con l’Anac. Bisogna inviare loro tutti gli atti della procedura». «E gli atti all’Anac sono stati inviati?», era stata la domanda. «Non ancora», aveva replicato Cocina. Stamattina, però, è arrivata la smentita su ritardi e atti all’Anticorruzione, che invece sarebbero stati spediti a destinazione. In un intervento pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia, è lo stesso presidente della Regione, inoltre, a dettare il cronoprogramma: «Entro questo marzo/aprile bando per progettazione; entro settembre 2026 inizio lavori (durata diciotto mesi)», si legge nell’intervento firmato da Schifani sul quotidiano palermitano.

«La struttura commissariale – ha puntualizzato l’ingegnere Cocina nella nota alle agenzie di stampa – ha scelto sin dall’avvio dell’iter di attivare la vigilanza collaborativa con Anac per garantire trasparenza e integrità alle procedure di gara, operando con la massima tempestività e nel rispetto delle norme di settore. Garantiamo la legalità delle procedure per la realizzazione di questi impianti strategici essenziali per i siciliani e il loro futuro».

Invitalia, l’agenzia dello Stato che si occupa degli investimenti, è stata individuata come centrale di committenza delle gare per l’incenerimento dell’immondizia siciliana. I due impianti capaci di bruciare 600mila tonnellate di rifiuti l’anno, secondo lo stralcio legato ai rifiuti urbani del Piano regionale approvato da Schifani, dovranno essere completati entro il 2028. Per il primo appalto pubblico, quello legato ai progetti di fattibilità tecnico-economica, erano state date alcune scadenze: «Entro metà febbraio». Termine che adesso è lo stesso governatore a spostare un po’ più in là.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA






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