Ucraina, Musk minaccia di spegnere Starlink e insulta il ministro polacco: “Zitto ometto”. Poi precisa: “Non spegniamo i terminali”

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Musk: “Starlink non spegnerà i suoi terminali”

“Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine collasserebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio”. Così Elon Musk su X torna sulla connessione di Starlink all’Ucraina.

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Mosca: “Abbiamo conquistato altri tre villaggi nel Kursk”

Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue truppe hanno riconquistato altri tre villaggi occupati dalle forze ucraine nella regione di confine di Kursk. In una dichiarazione, Mosca ha rivendicato di aver “liberato” i villaggi di Malaya Loknya, Cherkasskoye Porechnoye e Kositsa, dopo che già ieri aveva riferito di aver ripreso il controllo di tre insediamenti nella regione.


Salvini: “Il governo dovrebbe firmare contratto con Starlink”

“Sbagliano quelli che a sinistra dicono di no a Musk a prescindere. Secondo me il governo italiano avrebbe l’interesse domani mattina a firmare un contratto con Starlink che ha 7.000 satelliti in orbita, ma non perché mi sta simpatico Musk o perché tifo per Trump, perché ne andrebbe del miglioramento della sicurezza nazionale italiana. Sicuramente di mettermi in mano dei francesi non ho nessuna voglia e nessuna intenzione”. Così il vicepremier Matteo Salvini durante un gazebo della Lega a Milano, sottolineando anche che Musk – parlando dell’uscita della Nato degli Usa – “da questo punto di vista sbaglia”.


Salvini: “Musk sulla Nato sbaglia”

“Noi stiamo bene nella Nato. Musk da libero cittadino fa bene a suggerire quello che ritiene e io ritengo che l’Alleanza Atlantica sia fondamentale per garantire la pace. Secondo me da questo punto di vista sbaglia come sbagliano quelli che a sinistra dicono di no a Musk a prescindere. Secondo me il Governo avrebbe l’interesse domani mattina a firmare un contratto con Starlink che ha 7.000 satelliti in orbita, ma non perché mi sta simpatico Musk o perché tifo per Trump, perché ne andrebbe del miglioramento della sicurezza nazionale italiana. Sicuramente di mettermi in mano dei francesi non ho nessuna voglia e nessuna intenzione”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, dopo che nei giorni scorsi aveva attaccato il presidente francese dandogli del “matto”.

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Musk contro il ministro polacco: “Stai zitto ometto”

“Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink”. Ha risposto così Elon Musk su X al post del ministro degli Esteri polacco Sikorski secondo cui è Varsavia a pagare i servizi Starlink per l’Ucraina. “A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se SpaceX si dimostrerà un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”, aveva scritto Sikorski.


Rubio: “La Polonia inventa, nessuno vuole spegnere Starlink”

“Semplicemente inventando cose. Nessuno ha minacciato di tagliare fuori l’Ucraina da Starlink”. Lo scrive su X Marco Rubio, segretario di Stato Usa, in risposta al post del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski relativo alle dichiarazioni di Elon Musk su Starlink e l’Ucraina. “E dite grazie perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso la guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia ora”.

“Starlink per l’Ucraina è pagato dal ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”, ha scritto Sikorski in un post, commentando il fatto che Elon Musk aveva a sua volta dichiarato su X: “Il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell’esercito ucraino. L’intera linea del fronte crollerebbe se lo spegnessi”.

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Trump: “Zelensky ha preso soldi da Biden come le caramelle da un bambino”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “ha preso soldi da questo Paese, sotto Biden, come caramelle da un bambino”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista a Fox News. “Non credo che sia grato”, ha aggiunto, ricordando che “sono stato io a dargli i Javelin che sono stati in grado di mettere fuori combattimento tutti i carri armati. Obama non ha dato nulla”.


Rubio in Arabia Saudita per le trattative con Kiev

Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, sarà a Jeddah, Arabia Saudita, da lunedì a mercoledì di questa settimana per incontrare le controparti ucraine. Lo ha annunciato domenica il Dipartimento di Stato. Durante il viaggio, Rubio incontrerà funzionari ucraini “per promuovere l’obiettivo del presidente” Trump “di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina”, secondo la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce. Lo riporta Cnn.

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La Polonia pronta ad abbandonare Starlink in Ucraina

La Polonia, che paga Starlink in Ucraina, potrebbe cercare un’alternativa al servizio internet se la società di Elon Musk si dimostrasse “inaffidabile”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri dopo che il miliardario ha ipotizzato di disattivare l’accesso al sistema nel Paese invaso dai russi. “Starlinks per l’Ucraina è pagato dal ministero polacco della digitalizzazione al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno”, ha scritto il ministro polacco Rados Sikorski su X. “A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”.


Per gli Usa non basterà l’accordo sui minerali per far ripartire gli aiuti a Kiev

La firma dell’accordo sui minerali fra gli Stati Uniti e l’Ucraina non sarà sufficiente a far ripartire gli aiuti e la condivisione di intelligence con Kiev. Lo ha detto Donald Trump ai suoi consiglieri, secondo quanto riportato da Nbc. Il presidente infatti vuole vedere un cambio di atteggiamento da parte di Volodymyr Zelensky, e qualche passo in avanti verso le elezioni e forse verso anche le sue dimissioni.

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