accesso 10.140€, calcolo su 6.500€

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L’aumento della soglia di reddito familiare a 10.140 euro per l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI) ha generato molta confusione tra i cittadini. Molti si chiedono se questo nuovo valore venga utilizzato anche per calcolare l’importo del sussidio.

La risposta è no: la soglia di 10.140 euro riguarda solo il requisito di accesso per i nuclei familiari che vivono in affitto. Il calcolo dell’importo mensile dell’ADI, invece, si basa ancora sulla soglia di 6.500 euro (o 8.190 euro in alcuni casi), moltiplicata per la scala di equivalenza.

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Qual’è la differenza tra la soglia di accesso e la soglia per il calcolo dell’importo?

L’errore più comune riguarda la confusione tra:

  • limite di reddito per l’accesso all’ADI, che serve solo a determinare chi può richiedere il sussidio;
  • soglia utilizzata per calcolare l’importo spettante, che definisce quanto verrà erogato ogni mese.

Ecco quali sono le soglie di accesso aggiornate al 2025:

  • per chi vive in affitto, la soglia di reddito familiare per accedere all’ADI è stata alzata a 10.140 euro annui;
  • per chi non vive in affitto, la soglia di accesso è di 6.500 euro annui.

Tuttavia, come riportato nel messaggio INPS 595 del 17 Febbraio 2025, questi valori non vengono utilizzati per il calcolo dell’importo per chi vive in affitto. Infatti, una volta verificato che il reddito familiare rientri nei limiti di accesso, l’importo dell’ADI viene calcolato sulla base di una soglia fissa di 6.500 euro annui (o 8.190 euro per nuclei con persone anziane o con disabilità grave), moltiplicata per la scala di equivalenza.

Come si calcola l’importo dell’Assegno di Inclusione?

L’ADI si compone di due quote distinte:


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  1. integrazione al reddito familiare:
    • si parte da una soglia di 6.500 euro annui (oppure 8.190 euro per nuclei composti interamente da over 67 o persone con disabilità grave);
    • questa soglia viene moltiplicata per la scala di equivalenza, che varia in base al numero di componenti e alle loro condizioni;
    • l’importo erogato corrisponde alla differenza tra questo valore e il reddito familiare effettivo. Se il reddito è pari o superiore alla soglia di 6.500 euro, questa quota non viene riconosciuta.
  2. integrazione per il canone di locazione:
    • viene riconosciuta solo ai nuclei familiari che vivono in affitto;
    • l’importo massimo è di 3.640 euro annui;
    • l’integrazione è proporzionale al canone di locazione dichiarato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).

L’importo finale dell’ADI è la somma delle due quote integrative, con un massimo erogabile di 10.140 euro annui per i nuclei in affitto.

Esempi di calcolo dell’Assegno di Inclusione

Per comprendere meglio il funzionamento del calcolo, vediamo tre esempi concreti.

Esempio 1: reddito familiare pari a 0 euro e canone di locazione di 4.500 euro annui

  • integrazione al reddito: 6.500 euro;
  • integrazione per l’affitto: 3.640 euro;
  • importo totale annuo: 10.140 euro;
  • importo mensile: 845 euro (541,67 € quota reddito + 303,33 € quota affitto).

Esempio 2: reddito familiare pari a 6.500 euro e canone di locazione di 3.000 euro annui

  • integrazione al reddito: 0 euro (il reddito familiare è pari alla soglia di 6.500 euro);
  • integrazione per l’affitto: 3.000 euro;
  • importo totale annuo: 3.000 euro;
  • importo mensile: 250 euro (solo quota affitto).

Esempio 3:reddito familiare pari a 8.140 euro e canone di locazione di 3.640 euro annui

  • integrazione al reddito: 0 euro (reddito superiore alla soglia di 6.500 euro);
  • integrazione per l’affitto: 3.640 euro;
  • importo totale annuo: 3.640 euro;
  • importo mensile: 303,33 euro (solo quota affitto).

Più famiglie possono accedere all’ADI, ma l’importo non cambia

L’aumento della soglia di reddito per l’accesso all’Assegno di Inclusione a 10.140 euro per chi è in affitto ha un unico effetto: permettere a più famiglie di richiedere il beneficio. Tuttavia, il calcolo dell’importo segue sempre la soglia di 6.500 euro (o 8.190 euro in caso di anziani o persone con disabilità grave).

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Quindi, se un nucleo familiare ha un reddito tra 6.500 e 10.140 euro, potrà accedere all’ADI, ma riceverà solo l’integrazione per l’affitto e non l’integrazione al reddito.



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