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Torino. Colpo grosso all’Allianz Stadium. In questa corsa Scudetto l’Atalanta c’è, eccome, e non ha alcuna intenzione di mollare la presa: è questo che dice il perentorio 0-4 con cui i nerazzurri sbancano la casa della Juventus, un poker sacrosanto dopo una partita passata dalla Dea ad accumulare occasioni contro un avversario per lunghi tratti inerme, quasi da un ambiente demoralizzato e demoralizzante.
Non certo per i ragazzi di Gasperini però, che proseguono il loro trend lontano da Bergamo: 33 punti in 15 partite, miglior rendimento esterno in assoluto. Quasi il 57% dei punti totali raccolti, 58, che permettono di mettere 6 lunghezze di separazione rispetto ai bianconeri e consolidare il terzo posto, ma soprattutto di stare ancora a contatto con il Napoli (60) e l’Inter (61), con la capolista che tra una settimana arriverà a Bergamo. Ed è a portata di aggancio.
La scelta a sorpresa è quella dell’ex Cuadrado (fischiatissimo) nel tridente, mentre in difesa il rientro di Hien al centro restituisce profondità e sicurezza. E si vede, visto che Carnesecchi per un tempo non deve nemmeno sporcarsi i guanti, contrariamente a quanto invece accade al collega Di Gregorio dall’altra parte.
Per la verità la prima quasi mezz’ora non è proprio uno show a ritmi elevati, ma quando la palla carambola sul braccio di McKennie in piena area e Retegui realizza lo 0-1 – primo rigore segnato dopo tre mesi, quando De Ketelaere segnò al Real Madrid – il silenzio che già era piombato sullo Stadium al fischio d’inizio diventa ancora più tombale, con cori di protesta e nessun sostegno. Tanto che sono soprattutto i 400 bergamaschi nel settore ospiti a far sentire soprattutto la propria voce.
La tensione che si scrolla di dosso il 32 è quella di tutta la Dea, che acquisisce fiducia e finisce l’intervallo andando quattro volte vicina ad un raddoppio quasi sacrosanto, ma fermato dai pali e dal portiere avversario. L’intervallo anziché smorzare la carica la aumenta, visto che al rientro in campo – senza Cuadrado, out per un risentimento al flessore destro, rimpiazzato da Brescianini – De Roon mette in porta lo 0-2. Neanche la carta Koopmeiners giocata da Thiago Motta dà una scossa ai bianconeri, che ci prova pure con un triplo cambio.
Effetti sortiti: pochi, anzi, pochissimi. E infatti sulle ali dell’entusiasmo arriva il tris nerazzurro sull’asse Kolasinac-Zappacosta al giro di boa della ripresa, rendendo il resto dei minuti in campo una specie di passerella, tra cori di contestazione dai quarantamila bianconeri e di giubilo dei 400 bergamaschi, esplosi quando Lookman (abbracciato da Gasperini al momento dell’uscita dal campo) segna il pokerissimo che porta a 14 i gol nelle ultime 3 trasferte. Mancano ancora 10 giornate e una cosa è certa: l’Atalanta non vuole neanche pensare di mollare il suo sogno.
𝑺𝑾𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑺𝑯 🇳🇬🌟 pic.twitter.com/gb6DHcwjEG
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) March 9, 2025
Juventus-Atalanta 0-4
Marcatori: 29’ rig. Retegui, 46’ De Roon, 66’ Kolasinac, 77’ Lookman
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah (53’ Alberto Costa), Gatti (53’ Kalulu), Kelly, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Gonzalez (53’ Mbangula), McKennie, Yildiz (46’ Koopmeiners); Kolo Muani (75’ D. Vlahovic). A disp. Perin, Pinsoglio, Renato Veiga. All. Thiago Motta
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac (82′ Toloi); Bellanova, Ederson (80’ Pasalic), De Roon, Zappacosta; Cuadrado (46’ Brescianini), Retegui (61’ De Ketelaere), Lookman (80’ Samardzic). A disp. Rui Patricio, Rossi, Palestra, Ruggeri, Sulemana, Maldini, Vlahovic. All. Gasperini
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Hien (41’), Yildiz (44’) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 40.266 spettatori. Recupero tempo pt 2’, st 2′
I gol
0-1 rig. Retegui (29’) – Il fallo di mano di McKennie porta il numero 32 a battere dal dischetto: il suo destro a incrociare rasoterra è angolato e potente al punto giusto per diventare imprendibile per Di Gregorio.
0-2 De Roon (46’) – Lookman calcia da sinistra innescato da Ederson, poi Di Gregorio smanaccia su Retegui, la palla carambola su De Roon che tutto solo all’altezza del dischetto del rigore calcia in porta col sinistro.
0-3 Zappacosta (66’) – Dopo un primo triangolo, Kolasinac si inventa un colpo di tacco dalla linea di fondo per mettere il 77 in condizione di calciare sul secondo palo con il destro rasoterra tutto solo dentro l’area.
0-4 Lookman (77’) – L’ennesima discesa del numero 11 nelle praterie concesse dalla Juventus dopo una clamorosa slittata di Vlahovic si conclude con il destro alle spalle di De Gregorio.
I momenti chiave
Il braccio aperto di McKennie (27’) – Dopo un colpo di testa di Djimsiti, McKennie, che era a contrasto con lui, tocca il pallone con il braccio aperto e in posizione ritenuta non consona al movimento: Sozza chiama il rigore che cambia l’inerzia del match.
La quadrupla occasione nel recupero (45+2’) – Palo e miracolo di Di Gregorio: Lookman e Zappacosta, ma anche Ederson, vanno vicinissimi allo 0-2. Solo una questione di tempo, in ogni caso.
Il migliore in campo
Marten De Roon – Sceglie solo occasioni importanti per segnare: dopo l’Olimpico di Roma, l’Allianz Stadium di Torino. Dopo aver ripulito un numero di palloni che non si contano sulle dita di due mani.
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