Consulenti del Lavoro – Le Novità Normative della Settimana dal 3 marzo 2025 al 9 marzo 2025

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Introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica


la Gazzetta Ufficiale n. 52 del 4 marzo 2025, la Legge 17 febbraio 2025, n. 21, con la modifica all’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l’introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica.


La legge persegue la finalità di garantire la diffusione, nelle istituzioni scolastiche, delle conoscenze di base del diritto del lavoro e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso le testimonianze di vittime di infortuni sul lavoro, per contribuire a formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore.


 


INPS


Incentivo al posticipo del pensionamento: presentazione domande online


Con il messaggio 5 marzo 2025, n. 799, l’INPS comunica che il servizio online, che gestisce le domande di pensione, è stato implementato per consentire la presentazione della domanda di incentivo al posticipo del pensionamento, previsto dalla legge di bilancio 2023 (art. 1, legge 29 dicembre 2022, n. 197) e modificato dalla legge di bilancio 2025 (art. 1, legge 30 dicembre 2024, n. 207).


La verifica del requisito di accesso al posticipo di pensionamento può essere chiesta:


 


Norme pensionistiche nella Legge di Bilancio 2025: le istruzioni Inps


L’INPS, con la circolare n. 53 del 5 marzo 2025, rende noto le indicazioni riguardanti alcune delle novità pensionistiche introdotte dalla L. n. 207/2024. Tra le altre l’Inps conferma che la Legge di Bilancio ha ulteriormente arricchito lo sconto sull’età pensionabile delle lavoratrici madri che accedono alla pensione con il sistema cd. contributivo. Lo sconto ora è pari a quattro mesi per ciascun figlio nel limite massimo di 16 mesi in presenza di quattro o più figli (prima il massimo era di 12 mesi), mentre resta invariato il beneficio alternativo in base al quale la lavoratrice può optare per un aumento del coefficiente di trasformazione maggiorato di un anno in presenza di uno o due figli o di due anni in presenza di tre o più figli.


Per l’anno 2025 vengono inoltre prorogate di un anno Opzione donna, Ape sociale e Quota 103.


 


Bonus psicologo: dal 15 Aprile 2025 scatta lo scorrimento graduatorie


L’INPS, con il messaggio n. 811 del 5 marzo 2025,rende noto lo stanziamento di ulteriori risorse a valere sui fondi 2023 per il Bonus psicologo, in attuazione di quanto previsto dall’art. 22-bis, D.L. n. 145/2023.


In particolare, l’INPS comunica che, con Decreto interministeriale 17 dicembre 2024, sono stati stanziati ulteriori 5 milioni di euro per l’anno 2023, destinati alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano per finanziare sessioni di psicoterapia.


Le graduatorie verranno aggiornate dal 15 aprile 2025, individuando gli ulteriori beneficiari in base a:


• ordine stabilito dalla graduatoria per ciascuna Regione e Provincia autonoma;


• importo complessivo risultante sia dalle risorse di nuova attribuzione, sia dalle risorse non utilizzate alla scadenza del 7 aprile 2025.


 


Lavori usuranti: scadenza domanda per l’accesso alla pensione anticipata


L’INPS, con il messaggio n. 801 del 5 marzo 2025,ha fornito le istruzioni per la presentazione, entro il 1° maggio 2025, delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori usuranti, per i soggetti che perfezionano i requisiti agevolati per il trattamento pensionistico nell’anno 2026.


L’opportunità è rivolta non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche a quelli del settore privato che hanno accumulato contributi in gestioni speciali per lavoratori autonomi. È fondamentale che la documentazione necessaria venga presentata telematicamente, utilizzando il modulo AP45 e includendo la documentazione specificata nel decreto del Ministro del lavoro.


I requisiti per accedere al trattamento pensionistico variano a seconda della categoria di lavoratori. Ad esempio, i lavoratori dipendenti devono avere almeno 35 anni di anzianità contributiva e un’età minima di 61 anni e 7 mesi, mentre i lavoratori autonomi devono avere un’età minima di 62 anni e 7 mesi.


Per poter beneficiare del riconoscimento dei lavori faticosi e pesanti, l’INPS rammenta che la presentazione della domanda oltre il termine stabilito comporterà un differimento della decorrenza della pensione


 


Reddito di Libertà: indicazioni per presentare la domanda


Con la circolare INPS n. 54 5 marzo 2025, l’Inps illustra la disciplina del Reddito di Libertà e fornisce le indicazioni per la presentazione delle domande nel periodo transitorio e a regime, a seguito dell’entrata in vigore, dal 4 marzo 2025, del decreto 2 dicembre 2024 del Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell’Economia e delle finanze.


Il Reddito di Libertà è un contributo economico stabilito nella misura massima di 500 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, per contribuire a sostenerne l’autonomia ed è compatibile con altri strumenti di sostegno come l’Assegno di Inclusione.


Il decreto prevede un “regime transitorio” per la ripresentazione delle domande non accolte per insufficienza di budget.


Le domande non accolte per insufficienza di budget possono essere ripresentate all’INPS dal 5 marzo al 18 aprile 2025 per il tramite dei Comuni, al fine di comprovare la permanenza dei requisiti per il riconoscimento del contributo e hanno la priorità sulle nuove domande.


 


Cassetto previdenziale del contribuente: novità per lavoratori autonomi


L’INPS, nel  messaggio 5 marzo 2025, n. 798, descrive nel dettaglio le funzioni della nuova comunicazione bidirezionale. Inoltre, informa gli interessati che è stata implementata l’Agenda Appuntamenti, sempre con riferimento allo scambio comunicativo tra l’Istituto e i lavoratori autonomi (o i loro intermediari


Nel Cassetto previdenziale del contribuente, nella sezione dedicata ai lavoratori autonomi, è stata sviluppata la nuova funzione “Comunicazione Bidirezionale”, che facilita l’interazione dei lavoratori autonomi, degli artigiani e dei commercianticon l’Istituto e con le sue strutture territoriali, consentendo la storicizzazione delle comunicazioni e la diminuzione dei tempi di risposta.


 


Riforma dell’accertamento della disabilità: ulteriori indicazioni


L’INPS, con il messaggio n. 766 del 3 marzo 2025, l’Istituto commenta le ulteriori novità introdotte nella riforma dell’accertamento della disabilità introdotte dal d.l. 202/2024, convertito dalla legge 15/2025.


In particolare, a partire dal 30 settembre 2025, le attività di sperimentazione sono estese alle seguenti province:


  • Alessandria;

  • Aosta;

  • Genova;

  • Isernia;

  • Lecce;

  • Macerata;

  • Matera;

  • Palermo;

  • Teramo;

  • Vicenza;

  • Provincia Autonoma di Trento.


L’elenco delle patologie interessate dalla sperimentazione dei nuovi criteri di valutazione di base è stato ampliato, includendo anche le disabilità connesse all’artrite reumatoide, alle cardiopatie, alle broncopatie e alle malattie oncologiche.


Inoltre, la fase di sperimentazione, iniziata il 1° gennaio 2025, si concluderà il 31 dicembre 2026.


 


Gestione credito: apertura dei termini di adesione


Con la circolare INPS 3 marzo 2025, n. 49, l’Inps rende noto che è stata introdotta l’apertura strutturale dei termini di adesione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito), per cui, a decorrere dal 12 gennaio 2025, tale facoltà può essere esercitata senza alcun vincolo temporale.


L’adesione è irrevocabile e le relative prestazioni possono essere richieste decorso un anno dall’iscrizione.


I destinatari della nuova disposizione sono:


  • pensionati, già dipendenti pubblici, che fruiscono di trattamento pensionistico a carico delle casse della Gestione Dipendenti Pubblici, riconducibili alle seguenti categorie:


    • vecchiaia;

    • anzianità;

    • anticipata;

    • inabilità


che non abbiano già aderito in precedenza alla Gestione credito.


 


Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per l’anno 2025


L’Inps, con circolare n. 50 del 4 marzo 2025, comunica che a partire dal 1° gennaio 2025 sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o della riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni stessi.


Le indicazioni fornite con la predetta circolare trovano applicazione nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare, ossia nei confronti dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e dei pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione).


 


Certificato medico introduttivo disabili: tutorial per i medici


Con il messaggio n. 764 del 3 marzo 2025, l’INPS rende noto che è disponibile che nella pagina Certificato medico introduttivo – invalidità civile, sezione Documentiun tutorial utile alla predisposizione, da parte dei medici certificatori del nuovo certificato medico introduttivo per l’invalidità civile.


 


MINISTERO DEL LAVORO


Da aprile l’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE


Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’INPS, in accordo con la Consulta Nazionale dei CAF forniscono chiarimenti riguardo all’esclusione dal patrimonio mobiliare, ai fini ISEE, per un importo massimo di 50mila euro per nucleo familiare. Tale novità è prevista dall’articolo 1, comma 1, lettera d), numero 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2025, n. 13, entrato in vigore in data odierna. Il medesimo decreto recepisce quanto introdotto dall’articolo 1, comma 183, della legge 30 dicembre 2023, n. 213.


A partire dal mese di aprile, in seguito all’approvazione del nuovo modello tipo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e delle relative istruzioni per la compilazione sarà possibile escludere dai calcoli dell’ISEE i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e i libretti di risparmio postale.


In particolare si precisa che il nuovo modello tipo della DSU sarà disponibile da aprile e comunque entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del d.P.C.M. n. 13/2025.


Le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, ferma restando la facoltà di richiedere, a seguito dell’approvazione della nuova modulistica ISEE, una nuova attestazione ISEE calcolata secondo le modalità di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.


 


INAIL


Dal 4 marzo 2025 gli ispettori Inl possono accedere al Registro infortuni telematico dell’Inail


L’Inail comunica che a partire dal 4 marzo 2025 gli ispettori dell’Ispettorato nazionale del lavoro possono accedere anche al Cruscotto infortuni dell’Inail, ora denominato Registro infortuni telematico. La novità rientra nell’ambito di quanto previsto dalla Convenzione per l’accesso ai servizi Flussi informativi, Registro delle esposizioni e Cruscotto infortuni, sottoscritta con l’Inl nel 2022. Gli ispettori Inl potranno effettuare le ricerche su tutto il territorio nazionale mentre gli ispettori territoriali potranno accedere ai dati relativi alla propria area di competenza.  


Il Registro infortuni raccoglie i dati che riguardano le denunce di infortunio pervenute telematicamente all’Istituto a partire dal 23 dicembre 2015 e quelli relativi alle comunicazioni di infortunio effettuate dal 12 ottobre 2017, ai soli fini statistici e informativi, da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private.


Il servizio è stato arricchito con nuove funzionalità e l’interfaccia grafica è stata resa conforme ai nuovi standard dell’Istituto. Tutti gli utenti abilitati ad accedere al Registro infortuni, inoltre, potranno effettuare il download dei dati sia in formato Excel che Ppf. Per maggiori dettagli è disponibile il manuale utente al link indicato in basso. 


 


AGENZIA DELLE ENTRATE


Codice fiscale per i neonati, la richiesta si fa sul sito dell’Agenzia


LAgenzia delle entrate, con il provvedimento del 5 marzo 2025, dà la possibilità ai neogenitori di richiedere onlineil codice fiscale del neonato all’interno della propria area riservata del sito dell’Agenzia. Non sarà, quindi, più necessario recarsi fisicamente presso un ufficio dell’Agenzia per ottenere il codice fiscale, necessario, per esempio, per effettuare la scelta del pediatra.


Novità anche per chi ha la necessità di visualizzare la tessera sanitaria o di richiederne il duplicato, ad esempio in caso di smarrimento o di mancata ricezione: sempre attraverso l’area riservata è ora possibile stampare la copia dell’ultima tessera valida, ma anche chiederne il duplicato, verificando ed eventualmente modificando l’indirizzo di recapito. Infine, in attesa di riceverla, è possibile stampare l’immagine della tessera appena richiesta.


 


Friuli-Venezia Giulia: pubblicati i codici tributo per il miglioramento della competitività delle imprese


L’Agenzia delle entrate,  con la risoluzione n. 17 del 7 marzo 2025, istituisce i codici tributo “7073” e “7074”. Dovranno essere utilizzati dai beneficiari dei contributi e degli incentivi per il miglioramento della competitività delle imprese e per le erogazioni liberali relative a progetti di promozione e organizzazione di attività culturali e di valorizzazione del patrimonio culturale per la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia


 


Bonus Edilizi: soppressione del codice identificativo “10”


Con la risoluzione n. 18 del 7 marzo 2025, l’Agenzia delle entrate ha soppresso il codice identificativo “10” denominato “cessionario/fornitore”: codice da indicare nel modello F24 Elide, per versare, con la remissione in bonis, la sanzione ridotta in caso di mancato invio della comunicazione dell’opzione per lo sconto in fattura o la prima cessione del credito da bonus edilizi. Concluso l’adempimento, il codice non serve più.


In particolare, il codice identificativo doveva essere riportato nell’omonimo campo della “sezione” “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” insieme al codice fiscale del primo cessionario o del fornitore che aveva acquistato il credito.  nel campo doveva essere indicato il codice fiscale del primo cessionario o del fornitore che aveva acquistato il credito.


 


Nuovi codici tributo per l’adesione agli atti di recupero dei crediti indebitamente compensati


Con la risoluzione n. 14 del 4 marzo 2025, l’Agenzia delle entrate ha istituito i codici tributo per consentire il versamento tramite F24 delle somme dovute a seguito di adesione agli atti di recupero dei crediti indebitamente compensati (articolo 1, comma 1 del Dlgs n. 218/1997). Questa forma di adesione, è stata introdotta l’anno scorso dal decreto legislativo n. 13/2024, istitutivo, tra l’altro, di alcune novità nel campo dell’accertamento tributario in attuazione della legge delega di riforma fiscale.


In particolare, a seguito dell’intervento normativo è ora previsto che il recupero dei crediti indebitamente compensati, non dipendente da un precedente accertamento, possa essere definito con adesione del contribuente.


 


Istituite nuove causali contributo per il versamento agli enti bilaterali


L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 15 del 4 marzo 2025,  ha pubblicato le causali per il versamento, tramite F24, dei contributi all’Inps da destinare al Fondo assistenza sanitaria integrativa Confapi Enfea, al Fondo di assistenza sanitaria Fass e al Fondo Salus. 


Con convenzioni stipulate tra Inps e gli Enti bilaterali, i Fondi e le Casse dotati dei caratteri di bilateralità (articolo 2 del decreto legislativo n. 276/2003), infatti, viene regolato, mediante il modello F24, il servizio di riscossione dei contributi all’Inps, che provvede poi a riconoscere agli stessi Enti bilaterali delle somme di rispettiva competenza.


 


AGENZIA DELLE ENTRATE – INTERPELLI


Risposta n. 69 del 7 marzo 2025 – Investimenti in beni strumentali: l’invio della comunicazione preventiva


Per gli investimenti effettuati a decorrere dall’entrata in vigore del decreto­legge n. 39 del 2024 (in data 30 marzo 2024), il contribuente è tenuto alla preventiva comunicazione, in via telematica, del loro ammontare complessivo e della presunta fruizione negli anni del credito. A tale scopo, va compilato e inviato l’apposito modulo disponibile sul sito del Gestore dei servizi energetici (anche, GSE) e alla trasmissione, una volta completati gli investimenti, di un’altra comunicazione al GSE, per aggiornare le informazioni fornite in via preventiva.


 


 


Risposta n. 67 del 7 marzo 2025 – Reddito agevolato del ricercatore, non rileva per le detrazioni familiari


Una ricercatrice, che nel 2022 si è trasferita in Italia dopo aver lavorato all’estero presso il Consiglio nazionale di ricerca, fruendo delle agevolazioni fiscali previste per docenti e ricercatori, potrà essere considerata fiscalmente a carico del coniuge se la parte residua del reddito percepito per la professione svolta, da assoggettare a tassazione, è inferiore a 2840, 51 euro.


 


Risposta n. 66 del 6 marzo 2025 – Impatriati: non più necessario il collegamento funzionale


Un cittadino italiano che dopo quattro anni trascorsi all’estero rientrerà in Italia per lavorare con contratto a tempo indeterminato a partire da aprile 2025 presso un nuovo datore di lavoro potrà fruire del regime sugli impatriati a partire da tale data, a nulla rilevando la circostanza che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2025 lavorerebbe in smartworking o come frontaliero per l’attuale datore di lavoro estero. Chiaramente per il primo trimestre 2025 non potrà beneficiare dell’agevolazione considerando che la normativa prevede un periodo di permanenza all’estero maggiore, precisamente sei o sette periodi d’imposta, se con il trasferimento il datore di lavoro rimane lo stesso.


 


Risposta n. 64 del 4 marzo 2025 – Stabile organizzazione in Italia e acquisti intracomunitari


In tema di territorialità dell’Iva, le prestazioni di servizi legati a beni immobili, come l’intermediazione nella vendita e la consulenza legale per la cancellazione di un’ipoteca, vanno tassate nel Paese in cui l’immobile si trova.


 


Risposta n. 63 del 4 marzo 2025 – rilevanza fiscale della correzione degli errori contabili


La correzione di un errore contabile di classificazione di componenti negativi, commesso da una società in un esercizio non soggetto a revisione legale, ha rilevanza fiscale sia per l’Ires che per l’Irap. In tal caso è sufficiente che l’esercizio in cui avviene la correzione sia soggetto a revisione legale.


 


Risposta n. 60 del 3 marzo 2025 – Bonus Industria 4.0: prenotazione, oneri accessori non preventivabili e limiti


il credito d’imposta 4.0 è un’agevolazione per le imprese che investono in beni strumentali destinati alla trasformazione digitale dei processi produttivi.


La Legge di Bilancio del 2021 (articolo 1, commi da 1051 a 1063) specifica che se l’impianto principale è stato correttamente prenotato nel 2021, il credito d’imposta spetta nella misura del 50%, mentre per il macchinario 2 acquistato nel 2022, il credito è del 40%, così come per gli oneri accessori non preventivabili sostenuti nel 2022.


L’Agenzia specifica che anche questi ultimi, in caso di aumento del costo rispetto a quanto originariamente pattuito, possono essere agevolati, come già chiarito in relazione all’iperammortamento nel 2019.


 


Risposta n. 58 del 3 marzo 2025 – Trattamento fiscale dei premi per i ritrovamenti di beni culturali


Il premio corrisposto per il ritrovamento di beni culturali non è un indennizzo, ma una forma di remunerazione per l’attività collaborativa al servizio dell’interesse pubblico e rientra tra i redditi diversi.


 


Risposta n. 56 del 3 marzo 2025 – Interessi da ravvedimento speciale non deducibili


Gli interessi versati per il ravvedimento speciale non sono deducibili dal reddito di lavoro autonomo.


Diversamente, sono deducibili quelli dovuti a seguito di atto di adesione o di conciliazione tributaria, perché sono compensativi del ritardo nell’esazione dei tributi e non di natura risarcitoria.



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