Fiorentina battuta a Napoli (2-1) ma nel finale sfiora il pareggio. Viola in ripresa: segnali per il Pana. Pagelle

NAPOLI – Fa palpitare Napoli, fino agli ultimi istanti del recupero, la Fiorentina. Perde 2-1, ma fa affiorare segnali positivi, soprattutto in vista del ritorno di Conference contro il Panathinaikos. Intendiamoci: la squadra di Conte ha meritato di vincere, soprattutto per un primo tempo arrembante, dove avrebbe potuto fare assai di più. Ma le partite sono fatte di episodi: il gol di Lukaku, al 26′, è stata, se vogliamo, una mezza papera di De Gea, che poi ha salvato la sua porta in almeno altre 3-4 occasioni disperate. Quel gol, forse, è stato viziato da un fallo precedente su Kean sul quale, come si diceva una volta, l’arbitro ha “sorvolato”. Nion basta: il raddoppio di Raspadori, nella ripresa, è arrivato per una distrazione di Pongracic, entrato da poco al posto di Ranieri. Ha sbagliato movimento, Pongracic, girandosi dalla parte sbagliata e permettendo all’attaccante del Napoli d’infilare De Gea senza scampo.

KEAN – Quindi la reazione della Fiorentina. Che sembra essersi svegliata proprio quando è andata sotto di due gol. Kean, sempre guardato a vista da tre difensori, ha toccato felicemente di tacco mettendo Gudmundsson in condizione e di metterla dentro, riaprendo, di fatto, la partita. Gudmundsson, che, come un po’ tutta la squadra, nel primo tempo si era visto pochissimo. Anzi l’avevo inquadrato nella modalità “turista”, come ad Atene. Il gol lo ha scosso, forse anche troppo, visto che ha rischiato l’espulsione per doppia ammonizione. Però è rientrato nel vivo dell’azione. Aiutando la Fiorentina a pressare il Napoli, a tenerlo in asia fino alla fine.

FAGIOLI – Grazie anche a un Fagioli “todocampista”, giocatore di qualità, generoso nel primo tempo, quando c’era da arginare il Napoli, e trascinatore quando c’è stato da tentare il colpaccio. Palladino? Mi ha lasciato perplesso le sostituzioni dei due difensori: Moreno per Comuzzo e Pongracic per Ranieri. Proprio a Pongracic rimprovero l’errore di movimento sul secondo gol del Napoli. Come non salvo la difesa, troppo pasticciona. Nemmeno Cataldi merita la sufficienza. Kean? Troppo isolato, ma bravo su ogni pallone giocato, vedi il tacco per il gol di Gudmundsson. In ogni caso, e lo ribadisco, la Fiorentina del secondo tempo, dopo aver incassato la seconda sberla, ha realmente messo in difficoltà il Napoli. E lo interpreto come un segnale in vista del ritorno col Panathinaikos, partita ormai fondamentale per tenere in piedi la stagione.

CONTE – La partita pesa, Conte lo sa. E ripropone la coppia d’attacco composta da Lukaku e Raspadori, con McTominay che stringe i denti centrocampo insieme a Lobotka e Gilmour confermato. Nella Fiorentina, Palladino ritrova Kean in attacco insieme a Gudmundsson mentre a centrocampo confermato Fagioli, con Cataldi e Ndour. Come prevedibile è il Napoli a fare la partita, la squadra di Conte si riversa subito nella metà campo viole e inizia a martellare la porta di De Gea. Ci provano in particolare Spinazzola e Politano con i loro inserimenti dalle fasce, ma l’occasione più ghiotta in avvio capita a Raspadori che a tu per tu con De Gea calcia centralmente.

LUKAKU – E’ il preludio al gol che arriva al 26′ firmato da Lukaku, il belga è puntuale a ribadire in rete un tiro di McTominay respinto centralmente da De Gea. Rete convalidata dopo un check del Var. Il Napoli non si accontenta e prima dell’intervallo sfiora in almeno tre circostanze il raddoppio, prima con Raspadori, poi con una traversa clamorosa di Di Lorenzo da fuori area e infine con Spinazzola che da posizione defilata calcia in diagonale ma questa volta De Gea non si fa sorprendere.

RASPADORI – Nella ripresa, almeno nel primo quarto d’ora, la musica non cambia. Con il Napoli ancora pericoloso prima con Raspadori e poi con Rrhamani. La Fiorentina prova a reagire trascinata da Kean e Fagioli, ma la difesa azzurra fa buona guarda. Al 15′ la squadra di Conte trova poi il raddoppio firmato da Raspadori, bravo ad incunearsi in area su un assist di Lukaku e a battere De Gea da corta distanza. Pongracic sbaglia movimento ed è la frittata.

GUDMUNDSSON – La Fiorentina, però, si sveglia: e sei minuti dopo accorcia le distanze con Gudmundsson bravo a battere Meret su assist del sempre vivo Kean. La sfida si accende, i viola credono nella rimonta e provano ad alzare il loro baricentro. Il Napoli, a sua volta, non vuole correre rischi e continua a spingere, sfiorando il tris prima con Politano e poi nel finale con Simeone che, con i viola protesi in avanti, si invola tutto solo verso De Gea ma calcia debole e centrale tra le braccia del portiere spagnolo.

NDOUR – In pieno recupero chance per la viola di pareggiare con Ndour, che in mischia su calcio d’angolo svirgola alto da centro area. Il Maradona tira un sospiro di sollievo, il Napoli resta agganciato all’Inter. La Fiorentina esce a testa bassa, ma convinta di poter fare molto meglio: a cominciare da giovedì contro il Pana.

Tabellino e pagelle

NAPOLI (3-5-2): Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 6, Buongiorno 6; Politano 6.5 (37’st Oliveira sv), Gilmour 6.5, Lobotka 6.5, McTominay 6.5 (41’st Billing sv), Spinazzola 6.5 (46’st Jesus sv); Lukaku 7.5, Raspadori 7 (42’st Simeone sv).Allenatore: Conte 6.5.

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Comuzzo 5 (29’st Moreno 5), Mari 5, Ranieri 5.5 (14’st Pongracic 5); Dodo 5.5, Fagioli 6.5, Cataldi 5.5 (36’st Beltran sv), Ndour 6, Parisi 5.5 (13’st Gosens 5.5); Gudmundsson 6.5, Kean 6.Allenatore: Palladino 5.5

Arbitro: Colombo di Como 5.5

Marcatori: 26’pt Lukaku; 15′ st Raspadori, 21′ Gudmundsson

Ammoniti: Buongiorno, Gudmundsson, Pongracic

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