“Solo parole, servono fatti concreti”, accusa il leghista
Melasecche critica la Giunta – Il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Enrico Melasecche, attacca la Giunta regionale in merito alle politiche abitative, definendo le misure adottate finora come inefficaci e prive di una reale progettualità. Nel mirino del consigliere c’è l’operato dell’assessore Fabio Barcaioli, accusato di aver promesso una “rivoluzione” nel settore senza poi adottare interventi concreti.
“Tanta retorica, pochi risultati”
Melasecche critica in particolare la riduzione del requisito di residenza per l’assegnazione delle case popolari, passato da cinque a un anno. Secondo il capogruppo della Lega, tale scelta penalizza famiglie che da decenni attendono un’abitazione. Pur citando una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha colpito un provvedimento simile in Veneto, sottolinea che in Umbria non esisterebbe ancora alcun obbligo di modifica. “La Giunta Proietti ha deciso di anticipare i tempi senza necessità, danneggiando centinaia di nuclei familiari italiani in difficoltà”, afferma.
Un altro punto critico riguarda l’abolizione del vincolo che escludeva dagli alloggi popolari chi possiede proprietà all’estero. “Per quale motivo concedere una casa a chi potrebbe già disporre di immobili nel proprio paese d’origine, togliendo opportunità ai cittadini italiani che non hanno nulla?”, domanda Melasecche, evidenziando come il provvedimento non aumenti la trasparenza, bensì favorisca chi detiene patrimoni fuori dall’Italia.
Le questioni dei precedenti penali e degli alloggi inutilizzati
Un altro elemento contestato è la revisione delle norme sui precedenti penali per l’accesso agli alloggi pubblici. “È giusto non punire a vita chi ha commesso errori di lieve entità e ha saldato il proprio debito con la giustizia”, riconosce Melasecche, “ma non si può equiparare questi casi a chi ha compiuto reati ben più gravi”. Per il consigliere della Lega, questa scelta colpisce ingiustamente le famiglie che rispettano le regole e faticano a ottenere un’abitazione.
Un altro aspetto sollevato riguarda il numero di alloggi popolari disponibili. Melasecche rivendica il lavoro svolto durante il suo mandato come assessore, sottolineando che grazie ai suoi interventi oltre 600 abitazioni sono state assegnate o sono in fase di assegnazione. “Si tratta di un risultato senza precedenti in Umbria“, dichiara, sfidando Barcaioli a proseguire sulla stessa linea.
Il consigliere denuncia poi la presenza di numerosi appartamenti ancora inutilizzati a causa della carenza di fondi per la loro ristrutturazione. “Se l’assessore vuole davvero dare una risposta concreta ai cittadini, dovrebbe trovare le risorse per recuperare questi immobili, anziché fare scelte ideologiche che finiscono per penalizzare i più deboli”, accusa.
La proposta del partenariato pubblico-privato
Melasecche ricorda di aver più volte sollecitato l’ATER a intervenire, proponendo anche il ricorso al partenariato pubblico-privato per superare i limiti imposti dai fondi regionali. Questa soluzione, già adottata in altre regioni, consentirebbe di ristrutturare un numero maggiore di abitazioni, migliorando al contempo l’efficienza energetica degli edifici e riducendo i costi delle bollette per gli assegnatari.
“Le case popolari costruite negli anni in cui la sinistra governava la regione presentano gravi carenze strutturali, con conseguenti sprechi energetici e spese elevate per gli inquilini”, afferma. “Investire nella riqualificazione significa garantire un risparmio a lungo termine e migliorare la qualità della vita di chi vi abita”.
“Ora servono i fatti, non solo parole”
In conclusione, Melasecche lancia un ultimatum all’assessore Barcaioli, invitandolo a dimostrare con i fatti la sua capacità di amministrare. “Io mi sono assunto le mie responsabilità. Ora attendo che chi ha promesso cambiamenti dimostri di essere in grado di realizzarli. Servono azioni concrete, non slogan o passi indietro che danneggiano i residenti e premiano chi non ne ha diritto”.
Il consigliere chiude con una provocazione: “Il guanto è lanciato. Vediamo se l’assessore riuscirà a superare il numero di alloggi messi a disposizione durante il mio mandato, oppure se si limiterà a difendere scelte ideologiche che penalizzano gli umbri onesti e bisognosi”.
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