torna l’incubo dei latinos a Cinecittà

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Un incubo mai finito. Nonostante lo sgombero Cinecittà continua a essere alle prese con le occupazioni da parte dei latinos. Da un ex hotel ad un “b&b”. Sono decine i cittadini perlopiù sudamericani che dopo essere stati sgomberati lo scorso mese di settembre da via Eudo Giulioli hanno fatto le valigie e si sono trasferiti a pochi metri dalla precedente dimora, proprio di fronte all’ex Hotel Cinecittà. Non occupazioni fisse, ma temporanee, con un continuo ricambio di inquilini da un complesso residenziale documentati settimanalmente dagli abitanti del Tuscolano che pensavano di essersi lasciati la questione alle spalle. Un crescendo, con le richieste d’intervento alle forze dell’ordine in aumento. Due nel fine settimana con la prima richiesta di aiuto per una “furibonda lite” e la seconda per “schiamazzi, musica alto volume e festini clandestini tutta la notte”. 

Di hotel in hotel

Ma andiamo per ordine. Era lo scorso 24 settembre quando una maxi operazione interforze determinò lo sgombero dell’ex Hotel Cinecittà di via Eudo Giulioli. Una situazione arrivata oramai al limite con gli abitanti della strada “ostaggio nelle proprie abitazioni”. Risse, accoltellamenti, lanci di mobili contro i residenti, spaccio, ricettazione e soprattutto schiamazzi notturni e notti in bianco. Finita l’estate il blitz – successivo a diversi censimenti – con l’allontanamento dalla struttura di 168 persone. Poi le prime trasmigrazioni: prima in un ex centro d’accoglienza di via Silicella (oggi sede di casa di riposo per anziani Casa Carlotta) a Torre Maura. Liberata anche l’occupazione nella periferia est della Capitale il trasloco, poco distante e sempre in un hotel in disuso, il Petra di via Sante Vandi alla Romanina. Anche qui stesso copione, prima il censimento e poi lo sgombero (il 22 ottobre). Come un gatto che si morde la coda gli occupanti trovano altre case, ancora al Tuscolano, in un ex magazzino di via Alimena dove oltre agli “sfollati” di Cinecittà si aggiungono anche altri latinos, rom e cittadini dell’est Europa provenienti da un magazzino di via Melibeo (a Tor Cervara) distrutto da un vasto incendio la notte dello scorso 25 novembre.

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Dall’ex hotel al b&b

Occupazioni rumorose di hotel in hotel ma non solo. Molti dei latinos allontanati dall’ex hotel Cinecittà sono infatti rimasti in zona, anzi, nella stessa via. Come noto anche alle forze dell’ordine già da ottobre si sono registrati veri e propri traslochi in una parte di un complesso residenziale che si trova sempre in via Eudo Giulioli, dall’altra parte della strada. Dimore utilizzate come tetti momentanei, come documentato dagli stessi abitanti che notano da allora un continuo ricambio di abitanti con trasporti di materassi, mobili e persone con i rispettivi bagagli. 

Incubo latinos a Cinecittà

Ma se per molti la soluzione alloggiativa è di passaggio, per altri non lo è. Sono infatti decine i latinos che con il passare dei mesi si sono stanziati nelle nuove occupazioni. Dove da qualche settimana si sta riproponedo quanto aveva determinato lo sgombero dell’ex hotel Cinecittà. Due gli interventi degli agenti del commissariato Romanina di polizia nel fine settimana appena trascorso. La prima chiamata al 112 alle 7:00 del mattino di sabato 1 marzo, quando il gestore di un bar della strada ha chiamato la polizia per far allontanare due sudamericani “molesti e ubriachi”, che dopo essersi rifiutati di uscire dal locale hanno dato vita a un’animata lite in strada mattutina. Il giorno dopo (domenica 2 marzo) ancora una chiamata al numero unico per le emergenze “per schiamazzi notturni e musica ad alto volume”. 

Prigionieri nelle nostre case

A denunciare quanto sta accadendo un abitante della stessa via Giulioli che oramai rassegnato ha contattato il nostro giornale: “Vi scrivo perché siete l’ultima speranza per noi cittadini della zona abbandonati da Roma capitale e dalle forze dell’ordine. Come dicevo l’ex hotel Cnecitta è stato sgomberato lo scorso settembre dai latinos ma da allora nulla è cambiato. Hanno solo traslocato nelle casette di fronte (che non si capisce chi sia il proprietario, sembrerebbe un non meglio precisato ente dei ragionieri). E così come facevano nell’ex hotel ora fanno in queste case occupate: spaccio, prostituzione, schiamazzi, musica ad alto volume con festini clandestini tutta la notte e racket delle occupazioni. Siamo totalmente abbandonati. La via è in mano a questa banda di delinquenti e nessuno fa niente. Nonostante le segnalazioni, mail, denunce, non interviene nessuno. Mi chiedo come possa Roma capitale tollerare che una parte del suo territorio sia sostanzialmente una zona franca, senza regole senza legalità, in cui regna il crimine. Vi chiedo per favore di denunciare questa situazione affinché qualcuno di competente faccia qualcosa e intervenga”. 

Per le vostre segnalazioni a RomaToday il numero WhatsApp è 3451709348. La mail romatoday@citynews.it



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