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SI SONO BUTTATI PER POI FRENARE – Nonostante le previsioni di qualche anno fa, nel 2025 l’era della mobilità elettrica non è ancora arrivata e la richiesta dei motori a combustione (per quanto più o meno elettrificati) non accenna a diminuire. Quando il trend di elettrificazione era in forte crescita, molti costruttori si erano sbilanciati, fissando scadenze per un passaggio completo all’elettrico. Oggi, molti di quei costruttori stanno facendo marcia indietro, rivedendo le loro strategie per il futuro, almeno da qui al 2035, quando tutt’ora è fissata la fine dei motori a combustione per le nuove auto (ma la ridiscussione della questione in sede Europea è attesa a breve). Vediamo una panoramica delle strategie dei vari gruppi automobilistici per i prossimi anni.
GRUPPO BMW
BMW – La casa bavarese punta sull’elettrico, come dimostra la nuova piattaforma Neue Klasse che equipaggerà molte nuove vetture, ma parallelamente vuole continuare a sviluppare motori termici almeno fino al 2035. Lo stesso ceo Oliver Zipse ha dichiarato di trovare “ingenuo” il divieto dei propulsori a combustione fra 10 anni e spera che l’Unione Europea apra ai carburanti sintetici. Intanto il costruttore di monaco prosegue con l’elettrificazione: quasi un quarto delle vetture prodotte nel 2024 erano almeno parzialmente elettrificate e il 17,4% è stato completamente elettrico. La BMW prevede di arrivare al 50% delle proprie vendite con vetture puramente elettriche nel 2030.
MINI – Quest’anno la Mini lancerà l’ultimo suo modello con una variante a combustione, mentre tutti i nuovi lanci successivi saranno completamente elettrici per arrivare all’inizio degli anni ‘30 con un’offerta esclusivamente a batteria.
ROLLS-ROYCE – La Spectre, la prima auto elettrica della Rolls-Royce, è stata ben accolta dai clienti: il suo stile simile a quello della Wraith si sposa bene con l’alimentazione a batteria. Gli ultimi piani della casa inglese prevedono un passaggio completo all’elettrico a partire dal 2030.
MERCEDES-BENZ GROUP
MERCEDES – Dal 2025 la Mercedes intendeva progettare per l’elettrico tutte le nuove architettura, ma considerati i rallentamenti la casa di Stoccarda punta ora a continuare a sviluppare la tecnologia parallelamente ai motori tradizionali. Stando a quanto dichiarato dal ceo Ola Källenius, buona parte di un investimento di 14 miliardi di euro andrà proprio nello sviluppo dei motori a combustione, per fare in modo che la tecnologia rimanga attuale anche negli anni ‘30. Allo stesso tempo, la Mercedes vuole intende lanciare nuove auto elettriche che possano essere attraenti per i clienti, a partire dalla prossima CLA che sarà svelata presto.
SMART – Con la nuova gestione condivisa tra Mercedes e Geely, la Smart è diventata finora un marchio completamente elettrico. Del resto la casa produttrice della piccola Fortwo era stata la prima tra i costruttori maggiori ad annunciare l’abbandono dei motori termici a favore dell’alimentazione elettrica. Tuttavia ora torna sui suoi passi e a breve dovrebbe mostrare la versione a benzina della Smart #5, arriverà anche con motore ibrido plug-in.
FERRARI
Nell’autunno del 2025 la Ferrari svelerà la sua prima vettura elettrica, che potrebbe chiamarsi semplicemente Ferrari Elettrica (qui per saperne di più). La vettura sarà costruita nel nuovo e-building di Maranello che accoglierà la produzione anche delle altre vetture termiche e ibride dei prossimi anni, oltre a componenti per veicoli ibridi ed elettrici.
FORD
La Ford aveva programmato di diventare completamente elettrica dal 2030, ma anche l’ovale blu continuerà a produrre auto a combustione anche dopo quel termine. Nel 2023 la divisione dell’azienda che si occupa dei veicoli elettrici ha perso 1,3 miliardi di dollari. Nel 2024 ha aumentato gli investimenti riguardanti le EV più piccole, mentre ha cancellato i piani per una suv elettrica di grandi dimensioni con 3 file di sedili.
GM
La General Motors ha annunciato che dal 2035 punta a vendere solamente auto a zero emissioni.
HONDA
Rimasta fino a ora piuttosto in disparte sul fronte dell’elettrico, con la citycar “e” e la suv e:Ny1, entrambe poco diffuse, la Honda vuole lanciare 30 nuove auto elettriche entro il 2030. L’uscita dalla produzione di motori a combustione interna per la casa giapponese è fissata entro il 2040.
HYUNDAI MOTOR GROUP
Il gruppo coreano punta a essere nella top 3 dei principali produttori di veicoli elettrici entro il 2030, con un totale di 3,64 milioni di auto elettriche vendute in tutto il mondo. Per questo ha pianificato un investimento di circa 18 miliardi. Tuttavia non abbandona le tecnologie legate al motore a combustione, tradizionali ma anche ibride e a idrogeno. Porte aperte anche a tecnologie range extender.
HYUNDAI – La Hyundai abolirà tutti i veicoli a combustione in tutti i principali mercati mondiali entro il 2040, mentre in Europa il termina fissato è quello del 2035, a prescindere dagli sviluppi normativi a riguardo. Nel 2030, la casa prevede di avere un totale di 31 modelli elettrici, tra Hyundai, Ioniq e Genesis. Sono in corso ricerche anche in ambito di celle a combustibile alimentate a idrogeno, campo in cui la Hyundai è già presente in Europa con la Nexo e il camion Xcient Fuel Cell.
KIA – Anche la Kia punta molto sull’elettrico, promettendo 15 modelli a batteria sul mercato entro il 2030. Da qui ad allora, l’azienda spera di arrivare a superare il milione di consegne annuali di veicoli elettrici, vale a dire circa un quarto delle vendite totali. Entro il 2030, le auto elettrificate (elettriche ma anche ibride e plug-in) dovrebbero rappresentare il 58% dei veicoli venduti, pari a circa 2,58 milioni di unità.
JAGUAR LAND ROVER
Il gruppo JLR investirà nei prossimi anni 21 miliardi (invece dei 18 inizialmente previsti) per sviluppare piattaforme per auto elettriche e termiche, continuando quindi a puntare su diverse scelte. Alla nuova Jaguar GT basata su una nuova architettura elettrica, una berlina da turismo a quattro porte nella tradizione Jaguar, seguiranno altri due modelli nel 2025. La base più importante sarà quindi la piattaforma MLA Flex. È destinato alla Range Rover e può ospitare motori a combustione interna, ibridi ed elettrici. In realtà, tutti i veicoli con motore a combustione avrebbero dovuto essere eliminati contemporaneamente, ma ora la JLR ha fatto marcia indietro. Delle sei auto elettriche originali dei due marchi, ne restano quattro, la cui uscita sul mercato è prevista entro il 2026.
MAZDA
La Mazda sta avendo un approccio multi-soluzione affiancando alla trazione elettrica anche motori a combustione altamente efficienti: a tal proposito l’azienda ritiene che l’utilizzo di carburanti sintetici consentirebbe un grande risparmio di CO2. Il produttore giapponese punta alla neutralità climatica entro il 2050 e prevede di vendere un quarto delle sue auto a trazione completamente elettrica entro il 2030, con il restate composto da vetture parzialmente elettrificate. Il primo modello della nuova generazione è la berlina Mazda 6e, prodotta in collaborazione con la cinese Changan.
MITSUBISHI
La domanda di motori a combustione accessibili non sembra subire rallentamenti e per questo la Mitsubishi non intende eliminare i motori a benzina dalla sua offerta. Nei segmenti superiori, la casa giapponese prevede invece una richiesta maggiore di modelli ibridi plug-in.
NISSAN
La Nissn Leaf è stata la prima auto elettrica a proporsi come alternativa credibile per molti automobilisti. Insieme ai partner Mitsubishi e Renault, la casa giapponese ha elaborato un piano per i veicoli puramente elettrici e la mobilità connessa entro il 2030, tuttavia i buoni numeri della Qashqai e-Power hanno spinto i giapponesi a dotare anche altri veicoli di un range extender. La Nissan investirà 23 miliardi nella sua offensiva elettrica entro il 2026 e entro il 2030 verranno lanciati 35 nuovi modelli elettrici, quasi tutti basati su 5 piattaforme EV comuni per la maggior parte dei mercati.
GRUPPO RENAULT
RENAULT – Entro il biennio 2027/28, la Renault vuole ridurre ulteriormente i prezzi delle auto elettriche, per portalo al livello di quelle a combustione interna. Dopo la Renault 5 e 4, entro il 2031 l’offerta di veicoli elettrici sarà ampliata a 7, tra cui la Mégane E-Tech, la Scenic E-Tech e la Kangoo. In arrivo anche la nuova Twingo, con un prezzo di listino intorno ai 20.000 euro. Se la quota di vetture Renault elettrificate dovrebbe arrivare al 65% nel 2025, entro il 2030 la percentuale dovrebbe arrivare al 90%. L’azienda punta inoltre a raggiungere la neutralità climatica entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 nel mondo.
DACIA – La casa rumena equipaggerà le sue vetture con motori a combustione il più a lungo possibile, bilanciando la strategia elettrica della casa madre. La Dacia prevede di abbandonare l’uso dei combustibili fossili come carburante solo nel 2035.
STELLANTIS
ALFA ROMEO – Il piano di lanciare Alfa Romeo solo elettriche a partire dal 2027 è stato rimandato, tanto che la prossima Stelvio – prevista inizialmente solo a corrente – dovrebbe avere anche una versione elettrica con range extender (e quindi anche la Giulia che dovrebbe arrivare nel 2026), che si aggiungerà all’elettrica già annunciata.
CITROËN – La Citroën punta forte sulla mobilità elettrica e potrebbe abbandonare i motori a combustione entro il 2028. Intanto punta sulle famiglie, offrendo diverse versioni a batteria dei suoi modelli. Fondamentale per la strategia di elettrificazione è la ë-C3, citycar elettrica low cost che in Italia viene venduta a partire da 23.900 euro.
FIAT – Sono quattro i modelli elettrici della Fiat attualmente in produzione: la 500e, la 600e, la Grande Panda e la Topolino. L’obiettivo di diventare completamente elettrici è stato prorogato, come dimostra gli investimenti per modificare la piattaforma per la nuova Fiat 500 Ibrida, basata su un’architettura rivista proveniente dal modello elettrico.
LANCIA – La Lancia ha annunciato un piano decennale di rilancio iniziato con l’introduzione della Ypsilon, proposta sia come elettrica che in versione mild-hybrid. Nel 2027 lancerà l’ammiraglia elettrica Gamma, che tuttavia potrebbe essere anche ibrida, e anche la nuova Delta nel 2028.
MASERATI – Un grande punto di domanda caratterizza il futuro della Maserati: la casa ha sospeso lo sviluppo della Levante e della Quattroporte, che avrebbero dovuto essere lanciate nel 2025 ma che arriveranno non prima del del 2028, salvo ulteriori imprevisti. Previste come 100% elettriche, non si esclude che possano offrire anche varianti con motori a combustione.
OPEL – Il passaggio all’elettrificazione completa fissato per il 2028 ha subito un rallentamento e la casa continuerà anche in futuro a proporre una gamma flessibile in tema di alimentazioni. Il passo verso l’elettrificazione completa tuttavia è solo rimandato, non del tutto cancellato, senza però una nuova scadenza: già oggi il marchio una variante elettrica di ogni modello attualmente disponibile nella sua gamma
GRUPPO TOYOTA
Da qui al 2030 il gruppo Toyota lancerà 30 auto elettriche in tutto il mondo. Di certo, alcune di queste adotteranno la nuova batteria allo stato solido, che promette un’autonomia ci un migliaio di chilometri.
LEXUS – L’offerta elettrica della Lexus si ferma al momento alle sole UX 300e ed RZ (variante più raffinata della Toyota bZ4X), ma entro il 2030 il marchio premium del gruppo Toyota intende offrire in Europa una proposta elettrica per ogni modello. Su una Lexus debutterà anche una nuova batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni, in grado di essere ricaricata dal 10 all’80% in 20 minuti e capace di offrire fino a 800 km di autonomia.
TOYOTA – La Toyota ha fin dall’inizio puntato più sull’ibrido che sull’elettrico. Sulla scia del rallentamento della richiesta di auto elettriche, la casa giapponese ha rallentato la produzione di questo genere di vetture tagliandola del 30% rispetto a quanto previsto inizialmente. Alla fine di maggio 2024, Toyota ha presentato due nuovi prototipi di motori a combustione a quattro cilindri da 1,5 e 2,5 litri, in grado di bruciare biocarburanti, e-fuel, idrogeno e benzina. Sono compatti e progettati per la trazione ibrida. La Toyota è anche convinta che l’idrogeno sostituirà il diesel nei veicoli commerciali.
GRUPPO VOLKSWAGEN
AUDI – La casa dei quattro anelli ha deciso di rallentare la sua ambiziosa strategia destinata ai veicoli a corrente, che prevedeva il lancio di 10 nuovi modelli entro il 2026. I vetrici dell’Audi non escludono che i veicoli elettrici facciano parte della strategia a lungo termine del marchio, ma assicurano che ci sarà flessibilità nelle tempistiche.
LAMBORGHINI – L’elettrificazione in casa è iniziata con il lancio di alcuni modelli plug-in (Urus SE, Reveulto e Temerario), ma la prima vettura completamente elettrica non arriverà prima del 2028. La casa di Sant0Agata ha mostrato la concept car Lanzador come anticipazione di un futuro modello di serie a “pile”.
PORSCHE – Dopo aver lanciato la nuova Macan solamente con il motore elettrico e scottata da risultati al disotto delle attese, la Porsche è corsa ai ripari annunciando un investimento di circa 800 milioni di euro nel 2025 per la realizzazione di nuove versioni dotate di motori termici e plug-in. Il costruttore non ha dato ulteriori dettagli, ma dovrebbe trattarsi dell’aggiornamento delle versioni con motore a combustione delle suv Cayenne e Macan e della berlina Panamera. Tutti modelli che secondo il precedente piano di sviluppo nelle loro future generazioni avrebbero dovuto essere solo elettriche.
SKODA – Non c’è una data esatta per il passaggio completo all’elettrificazione della Skoda, anche se la casa ceca prevede di raggiungere entro il 2030 una quota del 50-70%.
VOLKSWAGEN – La Volkswagen puntava a diventare un marchio solo elettrico entro il 2033, ma le cose sono cambiate. Pur essendo convinta che i veicoli elettrici rappresentino il futuro dell’automobile, la casa tedesca continuerà a produrre auto con motore a combustione finché ci sarà richiesta. Nel frattempo il costruttore lavora per offrire nuovi modelli elettrici a prezzi competitivi, con la citycar elettrica erede della up! che dovrebbe avere un listino di circa 20.000 euro.
VOLVO
Entro il 2030, la Volvo punta a produrre dal 90 al 100% di auto elettriche: quel 10% rimasto per i motori a combustione, prodotti in versione ibrida, sarà riservato a quei mercati che a causa di una mancanza di infrastruttura non sono pronti per la mobilità completamente elettrica. A differenza di molte altre case automobilistiche, la Volvo auspica la fine completa dei motori a combustione interna a partire dal 2035. Nel frattempo, la casa tedesca di proprietà della cinese Geely, ha interrotto del tutto la produzione di motori diesel.
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