A Segni la riforestazione trasforma l’ex cava in un bosco

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Un intervento ambientale innovativo per la rinascita del territorio

L’area montuosa di Segni, segnata dal passato da un’ex cava dismessa e da un recente incendio, sta per trasformarsi in un vero e proprio polmone verde grazie a un’importante opera di riforestazione finanziata con i fondi del PNRR. Questa mattina, martedì 11 marzo 2025, si è svolta la visita ufficiale da parte dei rappresentanti di Città metropolitana di Roma Capitale e di Roma Capitale per monitorare l’avanzamento dei lavori.


Un progetto ambizioso per la sostenibilità ambientale

L’intervento di riforestazione riguarda un’area di oltre 37 ettari, situata sulla parete calcarea del rilievo montuoso in contrada Gradi. Qui vengono messe a dimora oltre 37 mila piante, tra specie arbustive e arboree, selezionate in base a criteri scientifici innovativi. Tra le specie impiegate vi sono aceri, frassini, lecci, roverelle e rosa canina, tutte particolarmente adatte alle condizioni del terreno e capaci di contribuire alla biodiversità e alla crescita naturale del bosco.

A causa della pendenza del terreno e della sua natura impervia, la messa a dimora delle piante avviene manualmente e il trasporto viene effettuato attraverso l’impiego di muli, rendendo il progetto un perfetto esempio di integrazione tra innovazione e tradizione.


Le istituzioni in prima linea per il verde pubblico

Alla visita hanno partecipato il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna, la Consigliera metropolitana Alessia Pieretti e l’Assessora all’Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

A fare gli onori di casa il Sindaco di Segni, Silvano Moffa, insieme alle autorità del territorio.

Nel corso dell’incontro, il Vicesindaco Pierluigi Sanna ha evidenziato come questa operazione di riforestazione rappresenti un’importante azione di mitigazione dell’inquinamento atmosferico, considerando la vicinanza dell’area industriale del distretto di Colleferro. Ha inoltre sottolineato il valore strategico della collaborazione con le Università e i Carabinieri del CUFA, grazie ai quali è stato possibile raccogliere semi autoctoni e sviluppare nuove piante presso l’azienda vivaistica regionale Umbraflor.


Un investimento sul futuro del territorio

Segni fa parte, insieme a Capranica Prenestina e Montelanico, del progetto “Rilievi orientali dei Monti Lepini e Prenestini“, che coinvolge un totale di 93,56 ettari e che rientra nel Bando MASE 2022. Questo è il più grande dei quattro progetti finanziati attraverso l’Avviso 2022, che include complessivamente 9 Comuni metropolitani, tra cui Roma Capitale, e prevede la realizzazione di 19 nuovi impianti boschivi.

La Consigliera Alessia Pieretti, delegata allo Sviluppo economico di Città metropolitana di Roma Capitale, ha sottolineato l’importanza della riforestazione per la compensazione delle emissioni atmosferiche dell’area industriale e per lo sviluppo di un’economia circolare e sostenibile. Ha inoltre ribadito il coinvolgimento delle associazioni locali, dei centri di ricerca e della cittadinanza nel processo di manutenzione delle nuove foreste, garantendo così la tutela a lungo termine del patrimonio verde.


Una sfida contro il cambiamento climatico

La riforestazione di Segni non è solo un’operazione ambientale, ma un vero e proprio investimento sul futuro. Grazie alla piantumazione e al monitoraggio costante per i prossimi cinque anni, il progetto contribuirà a rendere il territorio più resiliente alle sfide del cambiamento climatico. Il nuovo bosco non solo assorbirà inquinanti atmosferici, ma diventerà anche un “laboratorio a cielo aperto” per la ricerca sulla biodiversità e sulla rigenerazione ambientale.

Grazie a questa iniziativa, la Città metropolitana di Roma Capitale prosegue il suo impegno per la creazione di un milione di nuove piante tra Roma e gli altri 120 Comuni dell’area metropolitana, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e garantire un ambiente più sano per le generazioni future.



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