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Lagosanto. “Le piste ciclabili, o turismo lento, possono essere strumenti strategici per la promozione del territorio”. Così la pensa il gruppo consigliare di minoranza Lagosanto che si muove.
“Una pista ciclabile – scrivono – dovrebbe mettere in comunicazione due località significative per il territorio su cui si estende. Possono essere due paesi vicini, parchi, aree culturali, spazi golenali, zone pic-nic, aree naturalistiche, museI, ecc. Insomma tutto ciò che è di interesse e richiamo per tutte le persone che apprezzano questo settore”.
Il gruppo ha notato “che un c’è in atto un ragionevole sforzo da parte della regione per interventi sul fronte dell’efficacia energetica, percorsi di inclusione sociale e investimenti su ciclabili e turismo lento”. E che “in questa progettualità, che riqualificherebbe la zona del basso ferrarese, coinvolge anche il comune di Lagosanto”. Si riferiscono al progetto Stami “ed è stata tracciata una linea di partenza proprio ad una riunione tenutasi qualche giorno fa a Codigoro, dove Lagosanto era tra i comuni invitati”.
“Gli sforzi – scrivono – per incentivare sempre più il turismo lento e quindi il favorire la nascita di sempre più ciclabili, per Il collegamento tra rete di itinerari quotidiani e rete di itinerari durante il tempo libero, dovrebbe essere prioritaria tra le linee di un percorso corretto di transizione ecologica. Bisognerebbe arrivare a perfezionare un reticolato di ciclabili che possano unire le aree più periferiche del paese, come possono essere b.tombe, villaggio San Giuseppe, trattati di roma, perché no anche boschetto, collegatte tra esse con il centro e con l’attuale bellissima ciclabile che arriva a marozzo e prosegue per la via del sale”.
Secondo il gruppo “bisognerebbe mettere tra gli obiettivi anche uno studio di fattibilità che porti alla realizzazione di ciclabili che possano collegare località adiacenti tra esse, favorendo un impatto green alla movimentazione su bicicletta e favorendo anche uno sviluppo del cicloturismo lento, tanto cercato oggi da tutti”.
“Questo nuovo orizzonte – affermano -, che oramai tanti comuni mettono come obiettivo tra le priorità di programma, potrebbe oggi avere la fortuna di essere favorito da fondi provenienti dal Pnrr, naturalmente solo previo adeguati progetti di fattibilità. Questi progetti verrebbero sostenuti da tutti, ma hanno bisogno di una sinergia tra diverse realtà, cosa forse più difficile ma non impossibile. Serve volontà e progettualità , in resto viene di conseguenza”.
“Per il paese – concludono -, sarebbe un bel salto di qualità, avere una serie di investimenti che ruotassero a 360° attorno alle esigente green della comunità. Negli ultimi anni abbiamo visto, nel nostro piccolo, quanto vengano apprezzate, il difficile poi è il loro mantenimento perché deve esserci un’attenta programmazione di manutenzione, che la mantenga sempre efficiente e che non la lasci decadere. Una buona rete di piste ciclabili nella strategia di promozione del territorio quindi diventa un valore aggiunto. Permette di valorizzare i tesori artistici, storici, naturalistici e gastronomici, promuovendo una forma di turismo sostenibile sia sul piano economico che ambientale e, non meno importante, favorendo stili di vita salutari. Quindi perché non vedere di sfruttare al massimo questo Stami?”
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