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La Commissione europea risponde all’imposizione di “nuovi e ingiustificati” dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’Ue, con “contromisure rapide e proporzionate sulle importazioni statunitensi nell’Ue”. Una controffensiva da 26 miliardi di euro. A partire dal primo aprile.
Quali sono le contromisure della Ue
“La risposta della Commissione è attentamente calibrata e si basa su un approccio in due fasi: In primo luogo, la Commissione consentirà che la sospensione delle contromisure esistenti del 2018 e del 2020 contro gli Stati Uniti scada il primo aprile. Tali contromisure prendono di mira una gamma di prodotti statunitensi che rispondono al danno economico arrecato a 8 miliardi di euro di esportazioni di acciaio e alluminio dell’Ue”. “In secondo luogo, in risposta ai nuovi dazi statunitensi che interessano oltre 18 miliardi di euro di esportazioni Ue, la Commissione sta proponendo un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi. Entreranno in vigore entro metà aprile, dopo la consultazione degli Stati membri e delle parti interessate. Nel complesso, le contromisure dell’Ue potrebbero quindi applicarsi alle esportazioni di beni dagli Stati Uniti per un valore fino a 26 miliardi di euro, il che corrisponde alla portata economica dei dazi statunitensi”.
I prodotti americani che potrebbero essere colpiti
La lista, presentata ufficialmente dalla Commissione europea, è ancora in via di definizione, oggetto di consultazioni con gli Stati membri e le parti interessate, ma punta già in modo chiaro a settori ad alta valenza simbolica e politica per l’economia statunitense.
I prodotti inclusi:
- soia;
- carne bovina e pollame;
- forni,
- stufe,
- congelatori,
- tosaerba;
- le iconiche moto Harley-Davidson,
- prodotti in legno
- alimenti: dallo yogurt a diversi derivati del latte, dal ginger al curry fino alle salsicce di fegato
Von der Leyen: aperti a trattative
“Da questa mattina (12 marzo 2025, ndr) gli Stati Uniti applicano una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. L’Unione europea deve agire per proteggere i consumatori e le aziende. Le contromisure che adottiamo sono forti ma proporzionate. Mentre gli Stati Uniti stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro”, dichiara la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Ciò corrisponde alla portata economica delle tariffe statunitensi. Le nostre contromisure saranno introdotte in due fasi. A partire dal primo aprile e pienamente operative a partire dal 13 aprile. Nel frattempo, rimarremo sempre aperti alle trattative. Crediamo fermamente che in un mondo pieno di incertezze geopolitiche ed economiche, non sia nel nostro interesse comune gravare le nostre economie con tariffe. Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo. Ho incaricato il Commissario per il commercio Maros Sefcovic di riprendere i suoi colloqui per esplorare soluzioni migliori con gli Stati Uniti”, ha aggiunto.
Il commissario Sefcovic: gli Usa non ci hanno lasciato scelta
“L’amministrazione statunitense ha scelto di perseguire una strada dannosa di tariffe ingiustificate, lasciandoci senza altra scelta che rispondere, ed è esattamente ciò che stiamo facendo”. Lo ha dichiarato il commissario al Commercio, Maros Sefcovic, in un punto stampa con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, a Strasburgo. “Innanzitutto, da aprile, ripristineremo automaticamente le nostre attuali misure di riequilibrio sospese del 2018 e del 2020, che mirano effettivamente a 4,5 miliardi di euro di beni statunitensi esportati verso di noi. E in secondo luogo, la Commissione sta adottando misure decisive per il pacchetto di contromisure aggiuntive che si applicano a 18 miliardi di euro di esportazioni statunitensi verso l’Ue”, ha aggiunto. “Nelle prossime due settimane, ci consulteremo con le principali parti interessate per aiutarci a dare forma a questo nuovo pacchetto. L’obiettivo è controbilanciare l’aumento del valore commerciale influenzato dalle tariffe statunitensi, riducendo al minimo l’impatto sulle imprese e sui consumatori europei. Ma la perturbazione causata dai dazi è evitabile se l’amministrazione statunitense accetta la nostra mano tesa e lavora con noi per raggiungere un accordo. Quindi, sotto la guida della presidente, sono pronto a negoziare e siamo pronti a farlo accadere”, ha concluso.
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