Rottamazione quater o quinquies? Pace fiscale in dubbio per i riammessi

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Fare domanda di riammissione alla rottamazione quater o attendere la quinquies? I contorni della nuova pace fiscale non sono ancora definiti e crescono dubbi e interrogativi

Rottamazione quater o quinquies? La possibile nuova e più conveniente edizione di pace fiscale crea dubbi sulle “vie” da perseguire.

I decaduti dalla definizione agevolata hanno a disposizione due possibili soluzioni, una certa e l’altra ancora “in fase di costruzione”.

A fronte però di una discussione sempre più accesa, e con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che si è detto favorevole alla rottamazione quinquies, c’è chi si chiede se convenga attendere.

Tra i dubbi e gli interrogativi, è tuttavia chiaro che chi presenterà domanda di riammissione alla rottamazione quater entro il 30 aprile non potrà salire sul treno dei beneficiari dell’edizione quinquies, qualora venisse approvata.

Lo si evince dalla lettura del disegno di legge n. 1375 attualmente al vaglio del Senato, ma potrebbe trattarsi solo di una mancanza dovuta a questioni di tempistiche. Resta in ogni caso il dubbio sul rapporto tra le due definizioni agevolate, con incertezza sul da farsi.

Rottamazione quater o quinquies? Le valutazioni tra vecchia e nuova pace fiscale

Per i decaduti dalla rottamazione quater alla data del 31 dicembre scorso, entro il 30 aprile sarà necessario scegliere se aderire alla riammissione introdotta in fase di conversione del DL Milleproroghe 2025.

La presentazione della domanda di riammissione all’Agenzia delle Entrate Riscossione consentirà di saldare il debito residuo in un massimo di 10 rate, di cui la prima entro il 31 luglio 2025, senza l’applicazione di sanzioni e interessi.

Un’opportunità di rimettersi in regola e non perdere i vantaggi della definizione agevolata, che fa però i conti con la possibile introduzione di una rottamazione quinquies dalle regole più blande.

La riammissione alla rottamazione quater corre infatti in parallelo alla discussione in corso in Senato sulla gestione del magazzino dei crediti in capo all’AdER e sul disegno di legge n. 1375 sulla rateizzazione a lungo termine dei crediti fiscali, contributivi e degli enti locali.

Una nuova pace fiscale che, rispetto alla rottamazione quater, prevede la possibilità di pagare il debito maturato con tempi più lunghi, 120 rate dovute in 10 anni, con l’aggiunta della possibilità di saltare fino a 8 scadenze senza incorrere nel rischio decadenza.

Rottamazione quinquies, ad oggi sono esclusi i riammessi alla quater

Le valutazioni sulla convenienza della rottamazione quinquies rispetto alla quater necessitano di guardare però anche alle regole su chi potrà aderire alla nuova pace fiscale, qualora venisse approvata.

Dalla lettura del DdL emerge che la rateizzazione lunga riguarderebbe anche i debiti dal 2000 al 2022, inclusi in precedenti definizioni agevolate e anche in caso di decadenza.

Una regola che però lascia al momento fuori i riammessi ai sensi dell’articolo 3-bis del DL Milleproroghe n. 202/2024, convertito nella legge n. 15 del 21 febbraio 2025.

Il comma 16 dell’articolo 1 prevede infatti che possono essere estinti a condizioni agevolate, in 120 rate e senza sanzioni e interessi, anche i debiti relativi a cartelle affidate dal 2000 al 2022 per i quali è stata presentata domanda di definizione agevolata ai sensi:

  • dell’articolo 6, comma 2 del DL n. 193/2016, con il quale è stata introdotta la prima rottamazione delle cartelle;
  • dell’articolo 1, comma 5, del DL 148/2017, relativo alla rottamazione bis;
  • dell’articolo 3, comma 5, del DL n. 119/2018, relativo alla rottamazione ter;
  • dell’articolo 16-bis, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, relativo alla riapertura della rottamazione ter;
  • dell’articolo 1, comma 235, della legge n. 197/2022, relativo alla rottamazione quater.

L’assenza di riferimenti alla riapertura della rottamazione quater è però anche motivata dal disallineamento dei tempi di approvazione, rispetto a quelli di presentazione del DdL sulla nuova pace fiscale.

Il disegno di legge sulla rottamazione quinquies è stato presentato in Senato l’11 febbraio. La legge di conversione del DL Milleproroghe è stata approvata il 21 febbraio. Non si esclude quindi una correzione, per allineare la norma alle novità.

Questo uno dei dati da considerare in fase di valutazione, ma resta tuttavia poco chiaro il rapporto tra vecchia e nuova rottamazione, così come al momento non è certo che sarà approvato il DdL all’esame del Senato.

Le due forme di definizione agevolata “su carta” dovrebbero correre in parallelo ma ad oggi, nei fatti, rischiano di creare solo confusione e indecisione su come gestire al meglio le cartelle pregresse.



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