a Shelton il derby con Nakashima, de Minaur si incarta contro Cerundolo

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Seconda giornata di ottavi di finale al BNP Paribas Open di Indian Wells, primo 1000 stagionale. I primi due incontri del singolare maschile sono stati giocati sullo Stadium 2 e hanno visto incrociarsi il primo i due idoli di casa Ben Shelton e Brandon Nakashina, mentre nel secondo si sono dati battaglia Alex de Minaur e Francisco Cerundolo. Di seguito, entrambi i match nel dettaglio.

[11] B. Shelton b. [32] B. Nakashima 7-6(6) 6-1

Una partita durata sostanzialmente un set. Brandon Nakashima si è sciolto sotto il sole di Indian Wells di fronte a un Ben Shelton ispirato. L’undicesimo favorito del torneo si è imposto 7-6(6) 6-1 dopo un’ora e trentaquattro minuti sullo Stadium 2. Il primo parziale ha visto un buon livello da parte di entrambi, con un Brandon preciso e un Ben esplosivo. Al tie-break, però, l’esuberanza del 22enne di Atlanta gli ha permesso di salire in cattedra e da quella posizione sopraelevata Shelton non si è più mosso, mettendo poi in tasca il secondo parziale (il primo così netto) contro uno sfiduciato Nakashima, che nei primi otto disputati contro il connazionale aveva sempre conquistato almeno cinque giochi.

Nessun set vinto però per lui (0-9), uscito sconfitto per la quarta occasione su quattro contro il numero 12 al mondo (per la prima volta a livello ATP Ben ha vinto quattro partite che lo hanno visto opposto al medesimo giocatore). Shelton ha chiuso la sfida con più di due punti vinti su tre sia con la prima che con la seconda di servizio e ben 26 vincenti contro i soli 9 del conterraneo – arresosi per la 13esima volta nelle ultime 16 contro un tennista mancino -, non brillante come nel match contro Matteo Arnaldi al turno precedente. Quantomeno, Nakashima da lunedì potrà consolarsi con il best ranking di numero 32.
Dopo Shanghai 2023 e Cincinnati 2024, Shelton accede ancora una volta a un quarto di finale 1000 e tiene così vive le speranze dei tifosi di casa, che nelle ultime otto edizioni (fatta eccezione quella del 2019) hanno sempre potuto vedere un loro giocatore nel turno dei migliori otto. E questa volta stiamo parlando del più giovane tennista a stelle e strisce a riuscire nell’impresa da un 21enne di nome Andy Roddick nel 2004. Il pubblico adesso vuole un altro derby, ma prima il numero 1 americano Taylor Fritz dovrà sconfiggere agli ottavi il primo giocatore britannico Jack Draper.

IL MATCH – Sin dalle prime battute dell’incontro Shelton vuole far sentire la sua pesantezza di palla, specialmente dal lato del dritto. Nel game d’apertura, rispondendo profondo con questo colpo, arriva a doppia palla break, ma Nakashima si aggrappa al servizio ed è bravo a salvarsi ai vantaggi. Pasticcia, poi, l’undicesimo favorito del torneo nei pressi della rete. Nel secondo gioco offre anche lui due palle break, ma allo stesso modo in cui le aveva cancellate l’avversario – con il colpo di inizio gioco – si risolleva e conquista l’1-1. Poco dopo si esalta da fondocampo. La pallina schiocca perfettamente nell’impatto con la racchetta e termina in zone di campo non copribili dall’ultima testa di serie in tabellone, che nel quinto game finisce per cedere il servizio a 0. I vincenti di Ben lo hanno sotterrato.
Ci mette però un attimo il mancino americano a cambiare drasticamente la tonalità del suo tennis. Gratuiti su gratuiti, la maggior parte con il dritto, insieme a un eccesso di smorzate – peraltro neanche tanto ben eseguite – servono su un piatto d’argento il contro break al 23enne di San Diego, che in seguito cavalca l’onda del momentum e avanza sul 4-3. Si arriva presto al tie-break, dopo che entrambi i tennisti sono riusciti a tenere con autorità i propri turni di servizio. Trascorsi sessantatré minuti, a seguito di un tie-break tiratissimo senza esclusione di colpi, Shelton sigilla il parziale 7-6(6) al secondo set point grazie a un dritto colpito male da Nakashima terminato a metà rete.

Il match riprende dopo un medical time-out del 22enne di Atlanta, assentatosi qualche minuto per curare delle vesciche sulla mano sinistra. Parte con sicurezza sull’1-0 il semifinalista dell’Australian Open, ancora euforico dalla fine della prima frazione. La sua esuberanza, accompagnata da un momento un po’ di sconforto di Brandon, gli permette di intascarsi un break e in un attimo Ben si trova sul 3-0. Inebriato dalla propria potenza, efficace anche quando è costretto a rincorrere negli scambi, Shelton strappa per l’ennesima volta la battuta allo sfidante e in breve tempo firma il successo 7-6(6) 6-1.

[25] F. Cerundolo b. [9] A. de Minaur 7-5 6-3

Ottavi di finale stregati. Alex de Minaur si è fermato per la quarta volta al turno dei migliori sedici nel 1000 californiano. Francisco Cerundolo lo ha gestito, dopo un’ora e cinquanta minuti sullo Stadium 2, con il punteggio di 7-5 6-3. Troppo discontinuo il nono tennista del tabellone per tutta la durata dell’incontro. Inconsistente al servizio (59% e 27/% di realizzazione rispettivamente con prima e seconda) e falloso da fondocampo (39 gratuiti per entrambi, ma l’argentino ha 13 vincenti in più), il primo tennista australiano ha giocato un tennis piuttosto nervoso che è riuscito solo a tratti a impensierire il solido Francisco, il quale, dopo aver cancellato un set point nel primo parziale, ha visto piano piano la sua strada divenire sempre più in discesa.
Vendetta servita quindi dopo la sconfitta patita a gennaio all’Australian Open. Seconda resa per il 26enne di Sydney contro un tennista fuori dalla top 20 nel 2025 (dopo quella subita per mano di Marin Cilic a Dubai), a fronte di quindici affermazioni. Ma soprattutto, dopo sette successi filati contro tennisti argentini, Demon è uscito dall’ottava partita con un pugno di mosche in mano. Cerundolo torna così in parità nei testa a testa anche con i top 10 (ora 13-13), contro cui nei 1000 è però letale (6-1). Sale poi virtualmente alla 24esima posizione nel ranking mondiale e strappa il quinto quarto di finale 1000 nei Masters, il terzo su cemento outdoor e il primo a Indian Wells. Attenderà ora il vincente del match tra Carlos Alcaraz e Grigor Dimitrov.

IL MATCH – Piuttosto imballato de Minaur in avvio di incontro. Svariati errori in lunghezza regalano subito il break a Cerundolo, che nel gioco successivo regala qualcosa e concede svariate palle break al numero 10 ATP. Quest’ultimo però non riesce a trasformarne tre e permette così all’argentino di portarsi sul 2-0. Torna di nuovo a palla break il 26enne di Sydney nel quarto gioco. Dopo enormi difficoltà e molti errori di Cerundolo, de Minaur riesce a conquistare il break alla settima chance. Il sudamericano tenta però subito di riconquistare il vantaggio. Si procura una palla per portarsi sul 3-2 e servizio, ma Demon rimane sull’attenti e ai vantaggi completa il sorpasso dopo ben trentadue minuti di tennis. Torna poi a farsi sentire il finalista del 250 di Buenos Aires, che entra con coraggio dentro al campo e viene a prendersi di carattere l’ennesimo break.

Un completo passaggio a vuoto argentino lancia de Minaur a una moltitudine di palle break nell’ottavo gioco. Le prime quattro non vanno, la quinta sì. È ancora equilibrio (se così si può chiamare con 15 opportunità di break complessive in otto giochi): siamo 4 giochi pari. Al momento di servire per rimanere nel parziale, Cerundolo trattiene un po’ i suoi colpi e concede spesso all’avversario le redini degli scambi. Il tennista aussie giunge a set point, ma qui Francisco sale bene con il dritto sopra la palla, cancella l’opportunità dello sfidante e lo raggiunge sul 5-5. Come se non bastasse, Alex commette poi qualche gratuito, il 26enne di Buenos Aires trova un paio di righe e ribalta gli equilibri strappando ancora una volta la battuta al finalista del 500 di Rotterdam. Dopo settantaquattro minuti, ecco che il parziale giunge al termine. Cerundolo si fa prima annullare tre set point filati, ma al quarto l’australiano stecca di rovescio e porge il set al sudamericano con il punteggio di 7-5.

La musica non cambia in apertura di seconda frazione. La nona testa di serie sbaglia più palle in avanzamento verso la rete, l’argentino ne approfitta e scappa così subito in vantaggio sull’1-0 con break. Si porta poi sul 30-0, ma de Minaur non ha alcuna intenzione di mollare. Rientra in gara con pazienza e un tennis disciplinato che gli permette di riprendersi il servizio. Ma presto finisce per essere ancora una volta vittima un po’ del suo stesso gioco e un po’ delle traiettorie alte disegnate dall’avversario, che nel quinto gioco acciuffa il break a 0. Senza più cattiveria agonistica Demon si avvia piano piano verso la sconfitta, che arriva con l’ennesimo break subito che conferisce la vittoria per 7-5 6-3 al suo sfidante.





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