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L’Assegno Unico Universale (AUU) è una misura di sostegno economico destinata alle famiglie con figli a carico. Per i figli disabili, l’assegno è riconosciuto senza limiti di età, a differenza dei figli normodotati per i quali il beneficio decade al compimento dei 21 anni, salvo il rispetto di determinate condizioni.
Nel 2025, l’INPS ha aggiornato gli importi dell’Assegno Unico per i figli con disabilità, introducendo nuove soglie ISEE. Scopriamo insieme chi ne ha diritto, come presentare o aggiornare la domanda dopo i 21 anni e quali sono gli importi previsti.
Chi ha diritto all’Assegno Unico senza limiti di età?
L’Assegno Unico può essere richiesto per figli disabili di qualsiasi età, a condizione che siano fiscalmente a carico della famiglia ai fini ISEE.
A differenza dei figli normodotati, per i quali l’assegno si interrompe al compimento dei 21 anni salvo determinate condizioni (es. frequenza scolastica o reddito inferiore a 8.000 €), per i figli con disabilità il beneficio non ha scadenza e continua anche oltre questa soglia.
In particolare, l’assegno è riconosciuto nei seguenti casi:
- figli minorenni con disabilità, per i quali il contributo è sempre garantito senza limitazioni;
- figli disabili tra i 18 e i 21 anni, che continuano a ricevere l’assegno senza dover rispettare i requisiti previsti per i coetanei normodotati (ad esempio, non è necessario essere studenti o avere un reddito sotto una certa soglia);
- figli disabili con più di 21 anni, per i quali l’assegno viene erogato in misura fissa, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa o di studio.
L’importo spettante varia a seconda dell’ISEE familiare e del grado di disabilità, ma il diritto a ricevere l’assegno non viene mai meno.
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Quando un figlio è considerato “a carico”?
Per rientrare nel nucleo familiare ai fini ISEE, un figlio deve:
- essere incluso nell’ISEE del genitore richiedente;
- avere un reddito personale annuo inferiore a 4.000 € se ha meno di 24 anni, o 2.840,51 € se ha più di 24 anni.
Come fare domanda per l’Assegno Unico per figli disabili dopo i 21 anni?
Se il figlio disabile compie 21 anni, l’Assegno Unico continua a essere erogato, ma è necessario aggiornare la domanda per confermare il diritto al beneficio. I passaggi per aggiornare la domanda sono i seguenti:
- accedere al portale INPS con SPID, CIE o CNS;
- modificare la domanda già presentata, selezionando l’opzione che certifica la presenza di una disabilità;
- indicare il grado di disabilità, scegliendo tra: media, grave, non autosufficienza;
- verificare l’ISEE, per calcolare l’importo esatto dell’assegno;
- inviare la domanda aggiornata per evitare l’interruzione del pagamento.
L’aggiornamento o la nuova richiesta può essere inoltrata da:
- il genitore o tutore legale del figlio disabile;
- il figlio stesso, se maggiorenne e incluso nell’ISEE della famiglia.
Se il figlio con disabilità vive autonomamente, è necessario verificare la sua posizione ISEE, perché l’uscita dal nucleo familiare può incidere sul diritto al beneficio.
Importi aggiornati per l’Assegno Unico con figli disabili
Oltre all’importo base dell’Assegno Unico, le famiglie con figli disabili possono beneficiare di specifiche maggiorazioni. Questi supplementi variano in base al grado di disabilità e all’età del figlio.
Le maggiorazioni sono riconosciute per i figli disabili minorenni e maggiorenni fino a 21 anni, secondo il seguente schema:
- 120,6 € al mese per figli non autosufficienti;
- 109,1 € al mese per figli con disabilità grave;
- 97,7 € al mese per figli con disabilità media.
Queste somme si aggiungono all’importo base dell’Assegno Unico e non sono influenzate dall’ISEE.
Maggiorazione per figli disabili oltre i 21 anni
Per i figli disabili con più di 21 anni, non è prevista una specifica maggiorazione legata al grado di disabilità. Tuttavia, l’Assegno Unico continua a essere erogato senza limiti di età, con un importo massimo di 120,6 € al mese per ISEE basso e un minimo di 60,4 € per ISEE di 45.365,31 €.
Altre maggiorazioni compatibili
Oltre alle maggiorazioni specifiche per disabilità, le famiglie con figli disabili possono cumulare altre maggiorazioni previste dall’Assegno Unico:
- maggiorazione per figli successivi al secondo: 23,0 € al mese;
- maggiorazione per madri con meno di 21 anni: 34,4 € al mese;
- bonus per il secondo percettore di reddito: fino a 30,0 € al mese, in base all’ISEE.
Queste agevolazioni possono sommarsi alle maggiorazioni per disabilità, aumentando ulteriormente l’importo percepito dalle famiglie.
Assegno Unico e compatibilità con altre prestazioni
L’Assegno Unico è compatibile con altri contributi per la disabilità, tra cui:
- indennità di accompagnamento;
- pensione di invalidità civile;
- altre misure regionali o comunali di assistenza economica.
Grazie agli importi aggiornati per il 2025, i nuclei con figli disabili possono beneficiare di un assegno che varia in base all’ISEE e al grado di disabilità. Per maggiori informazioni o per inoltrare la domanda, è possibile accedere al sito INPS o rivolgersi a un CAF o patronato per assistenza.
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