Cani in condominio: previste multe salatissime e reclusione fino a 3 mesi

Cani in condominio: attenzione a come si comporta il tuo animale domestico perché rischi multe salate e reclusione fino a 3 mesi.

Avere un cane in casa è un’esperienza bellissima e arricchente, non c’è dubbio su questo. I problemi però possono subentrare quando si vive in un condominio. Infatti, in questa circostanza bisognerà fare più attenzione a come si comporta il cane. Non deve infatti arrecare disturbo alla quiete pubblica degli altri abitanti del palazzo.

Sappiamo bene che i cani possono abbaiare e, a volte, questo loro comportamento può disturbare la quiete pubblica. Il cane ovviamente non ha la capacità di capire fin quando e quanto può abbaiare. Quindi la responsabilità del suo “verso”, ricade esclusivamente sul proprietario.

E le conseguenze sono molto “severe”: multe salatissime e reclusione fino a 3 mesi. Ovviamente per evitare il peggio, bisogna capire cosa il cane può e non può fare per non disturbare i condòmini.

Cani in condominio: come devono comportarsi secondo la legge

Abbaiare è per un cane un diritto essenziale dato che, con il suo verso, si “esprime”. Questo è quanto emerso da una pronuncia del Giudice di Pace di Rovereto dell’11 settembre 2006, chiamato a pronunciarsi su una lite tra due inquilini a causa del continuo abbaiare del cane di uno dei due condòmini.

Ciò è stato confermato anche dal giudice del Tribunale di Lanciano nella sentenza del 19 giugno del 2012, con la quale ha sancito il “diritto di abbaiare” dei cani, in particolar modo quando qualcosa o qualcuno tenti di avvicinarsi al loro territorio, sempreché non superino la soglia di tollerabilità prevista dall’art. 844 del codice civile. Dunque, il cane ha diritto ad abbaiare, soprattutto quando percepisce una minaccia al territorio che ritiene di sua appartenenza.

Però subentra un’altra questione: i cani con il loro abbaiare possono arrecare disturbi alla quiete pubblica. In genere il Codice Civile contiene una regola generale secondo cui i rumori che non superano la normale tollerabilità, non possono essere contestati né vietati, tenendo conto anche degli orari in cui vengono realizzati. In particolare, i rumori posti in essere non devono superare i 5 decibel dalle 6:00 alle 22:00 di sera, mentre nelle ore notturne non devono oltrepassare i 3 decibel.

Nel regolamento condominiale, comunque, vengono stabilite le ore in cui i cani possono abbaiare o meno. In altre circostanza, è il regolamento comunale a fissare divieti e limiti. Vi sono altri casi ancora in cui ci sono sia regolamenti condominiali che comunali che contengono il divieto esplicito di tenere animali da compagnia in casa, in giardino o nel cortile.

Questo divieto può essere superato con la richiesta all’ufficio comunale di uno speciale nullaosta con cui viene autorizzata la presenza del cane in quel luogo.

Le controversie per i cani condominio: il Tribunale decide per la risoluzione

Nel caso in cui ci fossero delle controversie fra condòmini che ruotano intorno ai disturbi causati dall’abbaiare dei cani, saranno i tribunali ad esprimersi. Infatti, quando i cani abbaiano molto forte e in modo continuativo, possono effettivamente arrecare un disturbo alla quiete pubblica, quindi ai vicini di casa e a tutti i residenti del condominio. Il proprietario, in tale ipotesi, rischia il pagamento di una sanzione pecuniaria fino a euro 309 e l’arresto fino a tre mesi.

È sufficiente la denuncia o la segnalazione di uno dei vicini per consentire alle forze dell’ordine di intervenire per porre fine al disturbo. Inoltre, previa autorizzazione del tribunale e se sussiste il pericolo di reiterazione del reato, le forze dell’ordine possono procedere al sequestro preventivo del cane.

Se invece il rumore del cane infastidisse solo poche persone, questo rappresenterebbe un illecito civile. Si potrà procedere con denuncia esclusivamente attraverso un legale che, raccolte le testimonianze, farà ricorso in Tribunale per chiedere di porre fine ai rumori con un provvedimento ad hoc (ad esempio l’insonorizzazione della casa).