Ex Macello, causa persa. Il Comune dovrà altri soldi?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito


Sull’ex Macello la Cassazione ha confermato la sentenza che dava torto al Comune, condannando Monza a risarcire la Hi-Senses (2,3 milioni di euro erano già stati pagati). Ma non si è chiusa così la querelle giudiziaria che ha tenuto in scacco per anni il terreno dell’ex Macello. Perché ora potrebbe riaprirsi la causa civile e l’azienda potrebbe chiedere altri soldi al Comune.

Ex Macello, altra causa in partenza

La brutta notizia è che oltre al risarcimento che il Municipio ha già versato alla società ha dovuto pagare anche le spese legali quantificate in 12mila euro.  E potrebbe non essere l’unica cifra che il Municipio dovrà versare. Nel 2017, infatti, Hi Senses aveva ricorso contro il Comune di Monza avanti il Tribunale di Monza per ottenere il risarcimento di danni ulteriori asseritamente subiti a seguito della intervenuta risoluzione contrattuale per fatto e colpa del Comune. Il giudizio però era stato sospeso nel maggio 2018 a seguito della proposizione, da parte del Comune di Monza, di ricorso avanti la Suprema Corte di Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano.

E adesso che la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del Comune, confermando, pertanto, le sentenze di primo e secondo grado; il 27 gennaio 2025 la società HI Senses S.r.l. rappresentata e difesa dall’avvocato Filippo Bucchi, ha fatto notificare al Comune di Monza  la riassunzione
della causa avanti il Tribunale di Monza.

Il rischio concreto è che nella sentenza ci sono delle pieghe che potrebbero portare Hi Senses a chiedere un’ulteriore compensazione economica al progetto non avviato. Il che significa un altro esborso per il Comune, che ora ha ridato mandato all’avvocato per resistere alla causa.

C’è anche una buona notizia

La buona notizia invece, come spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Egidio Longoni è che «finalmente si è chiusa la vicenda e i terreni tornano nella disponibilità del Comune che ora deve decidere cosa farci». La vicenda risale all’era del sindaco Marco Mariani ed è relativa alla riqualificazione dell’ex Macello. Inizialmente si sarebbe dovuta occupare dell’intervento di recupero, la società Euro Group (che si era aggiudicata la concessione per realizzare la riqualificazione in project financing), alla quale poi era subentrata la Hi- Senses.
Il progetto esecutivo era stato approvato nel 2009 e l’anno successivo era stata sottoscritta la convenzione nella quale era prevista a carico del concessionario la progettazione e l’esecuzione di una serie di impianti, mentre il Comune si impegnava a concedere al privato una serie di aree e di edifici a titolo di corrispettivo.

La vicenda di Hi-Senses

Ma già nel 2010 erano sorti i primi problemi. La Hi-Senses aveva denunciato la mancata liberazione di diverse aree e manufatti, ma aveva anche segnalato la realizzazione di «nuove opere incompatibili col progetto oggetto della convenzione», come si legge nella documentazione. Il Comune, da parte sua, aveva riconosciuto alla società una compromissione del piano economico-finanziario per cui, con due delibere di Giunta, aveva in primis esteso il diritto di superficie a favore della concessionaria e in secondo luogo aveva stabilito che, nel caso di mancata ottemperanza agli impegni entro la fine del 2012, le avrebbe corrisposto un indennizzo di 3mila euro al giorno, riconoscendole infine il diritto a chiedere la risoluzione del contratto una volta raggiunta la soglia di 300mila euro di penale. Delibere sospese poi dall’Amministrazione insediatasi nel 2012 (guidata da Roberto Scanagatti) che aveva anche voluto rivedere gli accordi.
Ne era nato un braccio di ferro finito con la Hi-Senses che aveva deciso di portare il Comune in Tribunale per ottenere la risoluzione della convenzione e il risarcimento dei danni. Tre anni dopo, nel 2015, il Comune era stato condannato a risarcire la società con un danno quantificato in otre due milioni 200 mila euro.

Cosa succederà ora all’Ex Macello?

La sentenza era stata confermata in Appello e quindi in Cassazione. Proprio in questa complessità è naufragata l’idea di edificare all’ex Macello il nuovo polo scolastico, un compito non facile visto che continuava a insistere il vincolo del diritto di superficie vantato da Hi-Senses.
Ora che la nuova scuola Bellani sorgerà accanto alla vecchia, l’idea di utilizzare l’ex Macello per l’edificazione scolastica è ormai superata.
Il terreno quindi torna a disposizione e la caccia alle idee è aperta. Da questo punto di vista il vicesindaco non si sbilancia: «La progettualità è tutta da costruire». Intanto, sembra escluso del tutto il residenziale, mentre resta in auge l’ipotesi di inserirvi il comando della Guardia di Finanza che alla ricerca di un terreno per la sede provinciale sarebbe stata portata dal sindaco Paolo Pilotto proprio all’ex Macello nei mesi scorsi.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link