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È andata in scena online dal 20 febbraio al 5 marzo la prima asta tematica organizzata da Christie’s unicamente con opere generate dall’AI. Un focus sull’intelligenza artificiale con artisti di punta di questo settore, a cavallo tra ricerca, sperimentazione e utilizzo di nuove tecnologie. Intitolata Augmented Intelligence e accompagnata da una mostra presso le gallerie del Rockefeller Center di New York, la vendita ha raccolto complessivamente quasi 684.000 dollari tra dipinti, sculture, opere digitali, immersive e interattive.
I record della prima asta da Christie’s a tema AI
Quello dell’arte generata dall’intelligenza artificiale è ancora un collezionismo di nicchia, che solleva numerosi dibattiti sulla rilevanza estetica e culturale delle sue immagini e sui confini del diritto d’autore. “L’asta ridefinisce il rapporto tra arte e tecnologia – ha dichiarato in una nota Nicole Sales Giles, la vicepresidente e direttrice di digital art della major britannica –, mostrando ai collezionisti la capacità di agire dell’essere umano nell’era dell’intelligenza artificiale nell’arte. Dalla robotica alle GAN fino alle esperienze interattive, gli artisti incorporano l’AI nelle loro pratiche originali sotto molti aspetti”. In vista di record futuri, ecco quali sono stati i 5 risultati migliori raggiunti all’interno di questo atteso appuntamento.
Daughter
Dietro il nome Claire Silver si nasconde un’artista anonima che “collabora” con l’AI per produrre “arte trascendentale, che evoca nello spettatore una verità senza parole”. I temi al centro delle sue opere (principalmente NFT) sono “la vulnerabilità, il trauma, la disabilità, le gerarchie sociali, l’innocenza e la divinità, e l’interrogarsi sul ruolo che avranno nel nostro futuro transumanista”. Questo NFT è un file PNG eseguito nel 2025 e mintato il 4 febbraio scorso, per rappresentare l’evoluzione tecnica e concettuale del rapporto dell’umanità con l’intelligenza artificiale. Nonostante l’hype, il risultato è stato sotto le aspettative: il martello si è fermato a 35.000 dollari.
The Dissolution Waiapu
Artista e compositore multimediale neozelandese, Jesse Woolston è un nome noto per le opere d’arte digitali realizzate per Dior, l’aeroporto di Shanghai e il boulevard futuristico The Link all’interno dell’hotel One&Only One Za’abeel di Dubai. I suoi lavori si basano su simulazioni computazionali, tecnologie di apprendimento automatico, scansioni LiDAR, tecniche classiche e partiture musicali per restituire elementi, colori e movimenti naturali. Questa scultura ibrida del 2025 (acciaio e tela digitale) è stata modellata sul fiume Waiapu a Gisborne e “incarna la tensione tra fluidità e rigidità, natura e tecnologia, arte e macchina”. L’AI, in questo caso, non ha generato direttamente l’opera ma ha aiutato l’artista nella programmazione e nella semplificazione delle simulazioni. Le palette da Christie’s si sono alzate fino a 40.320 dollari.
Bspline Men
Nato nel 1922 a Grant Town, in Virginia, e morto nel 2022 all’età di 99 anni, Charles Csuri è stato il pioniere della computer art. Docente di educazione artistica e informatica presso la Ohio State University, l’artista statunitense ha scandagliato sin dagli anni Sessanta la pittura con algoritmi. Bspline Men risale al 1966 ed è un’opera storica e rivoluzionaria perché una delle prime sperimentazioni di Csuri con una funzione matematica chiamata B-spline. Il dipinto degli uomini con la barba, generato con un computer IBM 7094 e un plotter Calcomp, è stato battuto per 50.400 dollari, con pagamento in criptovaluta.
Embedding Study 1 & 2 (da xhairymutantx)
La statunitense Holly Herndon e il britannico Mat Dryhurst, attivi a Berlino, esplorano le interazioni tra essere umano e macchina in una serie di lavori a cavallo tra musica, arte e manipolazione tecnologica. Primi artisti digitali invitati da OpenAI a esplorare prompt di testo-immagine tramite l’algoritmo DALL-E, la coppia è protagonista della serie xhairymutantx, commissionata dalla Whitney Biennial 2024 e dedicata al tema dell’identità. In questi PNG, l’intelligenza artificiale modifica continuamente l’immagine caratteristica di Herndon (capelli rosse, trecce e occhi azzurri) a partire da prompt che vengono suggeriti online da chiunque voglia partecipare alla creazione, generando così un archivio di Holly sempre diverse e in continua mutazione. Pezzo forte dell’asta, questo doppio NFT ha superato la stima tra i 70.000 e i 90.000 dollari per raggiungere il prezzo finale di 94.500 dollari.
Machine Hallucinations – ISS Dreams – A
Il top lot di Augmented Intelligence non poteva essere che un lavoro di Refik Anadol, uno dei new media artist più famosi al mondo e di tendenza sul mercato. Nel corso del 2021, l’artista turco-statunitense, pioniere dell’architettura post-digitale e dell’utilizzo sperimentale dell’AI, ha elaborato un set di 1,2 milioni di immagini catturate dall’ISS, la Stazione spaziale internazionale. Combinando questi frames con riprese satellitari della Terra in una composizione dinamica generata dall’intelligenza artificiale, Anadol ha voluto esplorare il subconscio dell’AI, costruendo con una rete generativa avversaria (la GAN) un’inedita e avventurosa cartografia machine-driven. Partita da una stima iniziale tra i 150.000 e i 200.000 dollari, l’opera (due video della durata di 16 minuti e 55 secondi) ha strappato una vendita da 277.200 dollari.
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